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Re Artù:La verità oltre la leggenda

il Sabba delle streghe

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lunedì 29 giugno 2020

Pooka

Pooka


Senza dubbio tra i Folletti di indole maligna,noti per far parte di oscure leggende,e di orribili misfatti,un posto d'onore va riservato al Folletto Pooka

il  Pooka è un folletto di origine irlandese,appartenente alla famiglia dei Goblins,per tanto da sempre è ritenuto essere una creatura crudele,malvagia,folle,ed estremamente dispettosa,abile nel concepire ed attuare scherzi particolarmente orribili.
Il suo nome deriva dal termine celtico "Pok" che significa Capra,è  famoso per la sua capacità di assumere varie forme e sembianze,infatti, molte leggende che lo riguardano narrano che a volte apparisse con sembianze di un cavallo,altre volte da cane,di un toro,o di un asino,e altre volte ancora in forma di Capra.
altre volte invece,per spaventare ancor più le persone,capitava che assumesse la forma di una creatura spaventosa appunto,con un volto demoniaco,orecchie lunghe e appuntite,naso piccolo e largo,occhi fiammeggianti,bocca larga con denti affilati,quasi sempre sghignazzante,un ciuffetto di peli sul mento,il capo sormontato da una peluria ispida e da lunghe corna caprine,alta circa un metro,fisicamente descritto con un corpo slanciato,coperto da un sottile peluria marroncina,e dotato di una lunga coda anch'essa ricoperta di peli,che ricordava un po'quella di un cavallo,le sue gambe dalla forma particolarmente adatta alla corsa,erano robuste,pelose,e con dei piedi grossi muniti di grossi artigli simili a quelli di un leopardo,che usava per avere una maggiore aderenza sul terreno durante la corsa.
Tale aspetto lo annovera tra i primi posti delle creature spettrali di stampo fiabesco.


Prima abbiamo accennato ad alcune delle leggende che lo riguardano,che descrivono alcune delle forme da lui assunte a seconda dell'occorrenza,leggende che,parlano di alcune sue caratteristiche comportamentali davvero macabre,come quella che lo vedrebbero strappare le teste degli uomini per poi giocarci a palla,oppure correre in mezzo ai mercati sferrando violenti calci alle giovani donne,oppure rapire bambini al solo scopo di divertirsi a vederli piangere,per poi lasciarli liberi appena prima dell'alba.altro aspetto che,riguarda i bambini,a quanto si racconta,è il fatto che,insieme al bestiame fosse il suo cibo preferito.

Secondo quanto si racconta,pare che il Folletto  Pooka appaia sovente durante particolari notti,la notte di Halloween ad esempio,o la notte di vigilia di Calendimaggio (30 aprile), o ancora durante la notte del Solstizio d' Estate,o la notte di San Giovanni,detta anche notte di mezza estate,tutte notti particolari,notti durante le quali,secondo la tradizione il velo che separa il mondo soprannaturale da quello degli uomini si fa più sottile e le creature fatate e gli umani possono passare facilmente da un regno all’altro.
Ed è proprio durante queste notti che,a quanto si racconta, il Pooka compisse alcuni dei suoi scherzi più dispettosi e malvagi ai viandanti che si perdevano nei boschi,e che avevano la sfortuna di imbattersi in lui. Tali scherzi consistevano nel fingersi un docile cavallo agli occhi di questi viaggiatori stanchi che si smarrivano nei boschi,ed offrire lui un passaggio fino a casa,tutto pur di farli salire sulla sua groppa,e quando questi abboccavano e li montavano in dorso per cavalcarlo,il Pooka partiva al galoppo,lanciandosi in una corsa spericolata tra dirupi e fiumi gelati,quando poi si stancava,riportava il malcapitato lì dove lo aveva trovato,o in un qualsiasi altro luogo solitario nei boschi,lo lasciava lì a terra,e si allontanava galoppando e ridendo di gusto.
Talvolta accadeva che a cadere preda di questi suoi terrificanti scherzi fossero ubriaconi troppo sbronzi per poter camminare.


 A tal proposito vi è una storia tipica della contea di Kerry,che parla di un Santo che,una notte fu sorpreso in un bosco da un Pooka:

Il santo era appena arrivato in quel luogo, quando un cavallo (il Pooka)  lo raggiunse e gli chiese di montare sulla sua schiena, così lo avrebbe riportato a casa. Il santo fu felice dell’invito, ringraziò il pooka e disse che gli sarebbe montato sul dorso. Non appena gli salì in groppa, il Pooka cominciò a correre nella foresta. Corse attraverso grandi mucchi di erica e cespugli. Il povero santo non riusciva a scendere e il Pooka balzava attraverso valli e precipizi e ogni posto era peggiore del precedente, e il santo pensava che sarebbe morto da un momento all’altro. Comunque, il Pooka continuò a correre così fino al mattino e lasciò scendere il santo solo quando il sole era ormai alto. Una volta a terra, il sant’uomo si concesse un lungo riposo prima di rimettersi in cammino, perché lo spavento della notte passata non lo aveva ancora abbandonato.




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