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Re Artù:La verità oltre la leggenda

il Sabba delle streghe

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Cernunnos Dio della Natura

CERNUNNOS
Dio della Natura


CERNUNNOS: IL DIO DELLA NATURA, SIGNORE DEGLI ANIMALI, DELLA CACCIA, DEGLI ALBERI, E DELLA FERTILITÀ, MA NON SOLO..

Per i Celti,era forte l'adorazione verso la natura,e in base a questa venerazione,essi popolarono la terra di spiriti,di divinità legate appunto alla natura,alla vegetazione,agli alberi,agli animali,alla caccia,ai raccolti,e alla fertilità.
Una di queste Divinità era Cernunnos,Dio della natura, della fertilità,della virilità maschile,e della rigenerazione,protettore degli animali,e delle foreste,signore della caccia,degli alberi,tanto sacri ai Pagani,e,in particolare alla casta dei Druidi. Considerato come un tutt'uno con le pietre,le piante,gli animali,gli esseri umani,con le gerarchie angeliche e il ciclo delle stagioni,nonché, colui che favorisce la comunicazione con ogni spirito della natura. Dio, spesso presente nei siti archeologici celtici. Il nome Cernunnos,significa "Colui che ha le corna" ritenuto anche dispensatore di abbondanza,e conoscenza,in alcune culture,era considerato anche come "Il signore della morte" colui che presiedeva ai viaggi ultraterreni,e conduceva le anime dei morti negli inferi,per gli stessi motivi,alcuni culti pre-pagani,lo adoravano durante le loro pratiche di stregoneria.

Nel Pantheon delle Divinità celtiche,Cernunnos, le cui origini si perdono nei più remoti ricordi del mondo,era quindi, senza dubbio una delle figure più importanti,e singolari,raffigurato in forma maschile,metà uomo,metà cervo,con una folta barba,e corna di cervo appunto,alle quali,vengono attribuite poteri quali la rigenerazione delle foreste,e quindi associate,al ciclo di trasformazione della natura,e al suo continuo rinnovamento, rappresentato seduto su di un tronco d'albero,o in mezzo all'erba,con le gambe incrociate,quasi in posizione da joga.

Come essere strettamente legato alla natura un altro nome ad egli associato è "il Dio verde"donatore di doni, e signore della danza.

La sua figura e la sua storia hanno ispirato molti autori di letteratura fantastica del XX secolo per le loro grandi qualità. È il caso del libro di Margaret Murray “Il Dio delle Streghe”, scritto nel 1931 e che racconta la storia di Herne, un cacciatore che rappresenta appunto Cernunnos.

La storia racconta di un Dio che combatte per proteggere la vegetazione e gli animali, poi muore quando la terra diventa arida, ma una volta in primavera rinasce e diventa il grande protettore della foresta e di tutte le specie. Tuttavia, la chiesa lo considera un simbolo neo-pagano perché in uno dei suoi dipinti appare con grandi corna e un pene eretto,per gli stessi motivi,egli spesso viene identificato come Lucifero,una figura legata al male,e alla blasfemia.

Le prime rappresentazioni conosciute di Cernunnos furono rinvenute nella Val Camonica, nel nord Italia, che era sotto l'occupazione celtica dal 400 a.C. circa, ma le scene più famose raffiguranti Cernunnos, circondate da vari animali, si trovano sul Calderone di Gundestrup .

Cernunnos era adorato principalmente in Gran Bretagna, anche se ci sono tracce del suo culto in Irlanda,dove però,come già detto,la Chiesa cristiana si oppose fortemente a lui a causa della sua potente influenza pagana. Come detto prima egli fu usato come simbolo dell'Anticristo e come tale figurato nei manoscritti e nell'arte medievali cristiana.

Molte raffigurazioni di Cernunnos lo mostrano anche con un pentagramma. Una figura di pietra scolpita trovata a Reims raffigura Cernunnos con un cervo e un toro che beve da un flusso di monete Si ritiene che questa rappresentazione significhi che i cervi sono associati alla ricchezza.

Le sue origini possono essere rintracciate fin dal paleolitico e lo dimostra l’arte ruprestre all’interno delle caverne francesi, come la grotta dei Trois Frères, abitata 13.000 anni fa, in cui appare la più antica raffigurazione di una divinità dalle sembianze antropomorfe, dell’altezza di circa 4 m, con corna di cervo e barba lunga, nell’atto di performare una danza, connessa con le prime forme sciamaniche di religione. Più attuali, risalenti al IV secolo a.C., sono invece le incisioni italiane rinvenute in Val Camonica, che mostrano anche qui una figura umana con corna di cervo, che reca in una mano qualcosa di molto simile a un torques, gioiello simbolo di nobiltà fra i Celti, e nell’altra un serpente.

E dunque, è il cervo l'animale che risulta essere connesso più intimamente con il Dio Cernunnos,animale che da sempre viene considerato anch'esso come signore delle foreste,inoltre il cervo è un animale dei boschi, veloce e sessualmente aggressivo.

Interessante la postura a gambe incrociate che assume, simile alla posizione yogica meditativa del loto, che lo mette a confronto con l’immagine di un’altra divinità, incisa su un sigillo, rinvenuta nella valle dell’Indo. Si tratta, secondo alcuni, del vedico Pashupati, un epiteto del dio Rudra che in un periodo successivo verrà assegnato a Shiva, il cui nome in sanscrito significa proprio signore degli animali, anch’egli rappresentato con le corna ed è attorniato da quelli che sembrano essere elefanti, rinoceronti e bufali.

Anche Pan è associato a Cernunnos. Egli è il dio della fertilità, dei campi, del gregge e dei pastori, legato alla luna ed alle forze della terra. Alcuni miti lo vedono seduttore di Selene, alla quale si presenta nascondendo il pelo di capra sotto un velo bianco, per non farsi riconoscere e per trarla in inganno affinché giaccia con lui.

Ma è nelle leggende medievali che parlano di Merlino, contenenti molti richiami alla mitologia celtica, dove è possibile ritrovare gli echi di questa antica divinità. Nella Vita Merlini, infatti, Merlino diventa proprio il signore degli animali, completo di corna e di un vasto gregge di capre e cervi al suo capezzale. Sembra quindi che il potente ruggito di questo signore dei boschi sia giunto a noi sotto innumerevoli forme, portando con sé il bagaglio di un lontano passato che ancora sopravvive e che è parte delle radici che affondano nelle terre d’Europa.

Cernunnos è uno degli esempi più singolari di divinità celtica semi-zoomorfa, così straordinariamente affine agli esseri che passano magicamente dalla forma umana a quella animale. Un altro animale che spesso affianca Cernunnos è il serpente, spesso con corna d'ariete, che si avvolge intorno al suo corpo, mangia dalla sua mano.Il serpente,altro animale molto connesso al Dio Cernunnos,poiché esso è ritenuto simbolo di rinnovamento,e di rigenerazione.

In fine,possiamo dire che,il Dio Cernunnos, in quanto signore degli animali,aspetto questo,evidenziato sopratutto dalla sua immagine di Uomo-Dio e Bestia, è spesso ritratto in compagnia appunto di molti animali,selvaggi,e domestici,ad esaltazione del suo simbolismo di dio della natura selvaggia e di quella domata, della fecondità e della benevolenza nei confronti di ogni creatura


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