<bgsound src='URL_MP3' loop='infinite'>

Re Artù:La verità oltre la leggenda

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

il Sabba delle streghe

La Magia della Luna

La Magia della Luna

Da lei, dal suo immortale capo,
un diffuso chiarore si spande sulla Terra
e una sovrumana bellezza appare sotto la sua luce: l’aria buia si fa luminosa di fronte
alla sua corona dorata,
e i raggi splendono quando dall’Oceano,
lavate le belle membra, indossata la veste lucente,
la divina Selene,
aggiogati i bianchi puledri dal collo robusto,
lancia in avanti il cocchio splendente appare,
dopo il tramonto, al culmine del mese.”

Inni Omerici




“Sin dai tempi antichi Luna, Sole, Stelle e Pianeti sono stati venerati e invocati per pratiche magiche e religiose. In particolare, la Luna e le sue fasi davano origine a ciò che oggi chiamiamo Magia Celeste. Una magia potente, simbolo di tutto ciò che è ciclico e naturale.

Molti aspetti del mondo naturale sono influenzati da questo splendido satellite. Il suo grande potere è più visibile nel fenomeno delle maree, nel quale la Luna attira le acque a sé, creando dislivelli che possono raggiungere anche 15 metri. Meno visibile è invece la sua influenza sul moto terrestre e quindi sulla lunghezza delle giornate e sulle stagioni.

Ma la Luna agisce anche sul mondo vegetale, stimolando la germinazione. Quando è piena attira la vita verso di sé, che sboccia nel profumo dei fiori e nei principi attivi delle erbe. Nella Sua fase calante affonda nelle profondità, inducendo la crescita delle radici. Quando è nera tutto cambia improvvisamente, sorgendo con nuovi progetti.




La Luna rappresenta un archetipo molto complesso e nel suo mistero avvolge tutto ciò che è vivente. La donna è strettamente legata al ciclo lunare tramite il sangue, dal quale sboccia tutta la vita, e che fece di lei un simbolo divino. Gli antichi veneravano la Dea Madre nel suo triplice aspetto, dove tutto nasce, cresce e muore, per poi ritornare alla vita e iniziare un nuovo ciclo, proprio come la Luna mostra facce differenti: la fanciulla, la madre, l’anziana. Ogni volta che la Luna raggiungeva la sua pienezza, uomini e donne si riunivano per onorarla, già prima che questi rituali fossero chiamati Esbat. E così, in modo del tutto naturale, la Luna è entrata a far parte della vita microcosmica, proprio come la sua controparte: il Sole, la cui collaborazione è necessaria affinché la vita continui.”



Luna e Sole erano anticamente chiamati “occhi del cielo”, vigilanti di ciò che si compiva sulla terra e nella natura. La Luna governa le acque e il suo potere si manifesta anche sui liquidi del corpo, riflettendosi sulla nostra psiche, o spirito. Lo possiamo notare durante le fasi lunari. La Luna piena rappresenta l’apice dell’energia che influenza la terra. La nostra sensibilità aumenta, inducendoci a comportamenti più istintivi. Si tende a prendere decisioni affrettate, infatti è meglio rimandare i cambiamenti e i nuovi progetti in fase di Luna nera, o nuova, momento in cui si tende ad essere più riflessivi e ad assorbire meglio le energie. La magia segue le influenze lunari tanto quanto quelle solari quindi, quando vogliamo interagire con le energie che ci circondano, dobbiamo tenere conto degli influssi che Luna e Sole ci inviano dal punto in cui si trovano. Come esistono fasi lunari che ci proiettano energie differenti nell’arco del mese, esistono fasi solari che determinano influssi diversi nell’arco della giornata.





Ci sono tredici Lune in un anno solare e, in queste particolari occasioni chiamati Esbat, si celebra la grande Dea, che nel Suo triplice aspetto si presenta a noi come Madre. Durante la Luna piena si può lavorare in solitario, decorando l’altare con fiori notturni e di stagione, dolci a base di farina e vino. Si usa fare bagni sotto i raggi lunari o, in caso on sia possibile, mettendo nella vasca da bagno una moneta d’argento, come simbolo lunare. L’influenza della Luna coinvolge 7 giorni, i tre giorni prima e i tre giorni dopo la sua pienezza. Durante gli Esbat si praticano rituali legati alla fertilità e all’ambiente, per scopi benefici e di equilibrio.

Esbat Lunari


Gli Esbat sono rituali religiosi pagani dedicati al principio femminile della divinità.
Sono associati alle fasi lunari, per cui si festeggiano ogni 28 giorni, seguendo il ciclo lunare.
Ogni tradizione festeggia un momento diverso del ciclo lunare, molte congreghe tendono a festeggiare nella prima notte di luna piena.

Così come per Mabon è tempo di equilibrio e dopo l’estate e le vacanze ci si prepara a tornare a lavoro.
Una volta si ringraziava Madre Terra per i frutti dati che venivano conservati per poter affrontare l’invero, anche noi, ringraziamo, per quello che abbiamo raccolto però a livello spirituale.
È l’ultimo raccolto, insieme all’uva ci sono gli ultimi frutti.
È giunto il momento di rilassarsi, magari indossando qualcosa di viola colore del 7 chakra, dedicandosi all’armonia tra corpo e spirito, tornando il più possibile a contatto con la natura.
Sin dai tempi antichi, Luna, Sole, Stelle e Pianeti sono stati venerati e invocati per pratiche magiche e religiose. In particolare, la Luna e le sue fasi davano origine a ciò che oggi chiamiamo Magia Celeste. Una magia potente, simbolo di tutto ciò che è ciclico e naturale.
Molti aspetti del mondo naturale sono influenzati da questo splendido satellite. Il suo grande potere è più visibile nel fenomeno delle maree, nel quale la Luna attira le acque a sé, creando dislivelli che possono raggiungere anche 15 metri. Meno visibile è invece la sua influenza sul moto terrestre e quindi sulla lunghezza delle giornate e sulle stagioni.
Ma la Luna agisce anche sul mondo vegetale, stimolando la germinazione. Quando è piena attira la vita verso di sé, che sboccia nel profumo dei fiori e nei principi attivi delle erbe.
La Luna rappresenta un archetipo molto complesso e nel suo mistero avvolge tutto ciò che è vivente. La donna è strettamente legata al ciclo lunare tramite il sangue, dal quale sboccia tutta la vita, e che fece di lei un simbolo divino. Gli antichi veneravano la Dea Madre nel suo triplice aspetto, dove tutto nasce, cresce e muore, per poi ritornare alla vita e iniziare un nuovo ciclo, proprio come la Luna mostra facce differenti: la fanciulla, la madre, l’anziana. Ogni volta che la Luna raggiungeva la sua pienezza, uomini e donne si riunivano per onorarla, già prima che questi rituali fossero chiamati Esbat. E così, in modo del tutto naturale, la Luna è entrata a far parte della vita microcosmica, proprio come la sua controparte: il Sole, la cui collaborazione è necessaria affinché la vita continui.”
Luna e Sole erano anticamente chiamati “occhi del cielo”, vigilanti di ciò che si compiva sulla terra e nella natura. La Luna governa le acque e il suo potere si manifesta anche sui liquidi del corpo, riflettendosi sulla nostra psiche, o spirito. Lo possiamo notare durante le fasi lunari. La Luna piena rappresenta l’apice dell’energia che influenza la terra. La nostra sensibilità aumenta, inducendoci a comportamenti più istintivi. Si tende a prendere decisioni affrettate, infatti è meglio rimandare i cambiamenti e i nuovi progetti in fase di Luna nera, o nuova, momento in cui si tende ad essere più riflessivi e ad assorbire meglio le energie. La magia segue le influenze lunari tanto quanto quelle solari quindi, quando vogliamo interagire con le energie che ci circondano, dobbiamo tenere conto degli influssi che Luna e Sole ci inviano dal punto in cui si trovano. Come esistono fasi lunari che ci proiettano energie differenti nell’arco del mese, esistono fasi solari che determinano influssi diversi nell’arco della giornata.
Ci sono tredici Lune in un anno solare e, in queste particolari occasioni chiamati Esbat, si celebra la grande Dea, che nel Suo triplice aspetto si presenta a noi come Madre. Durante la Luna piena si può lavorare in solitario, decorando l’altare con fiori notturni e di stagione, dolci a base di farina e vino. Si usa fare bagni sotto i raggi lunari o, in caso on sia possibile, mettendo nella vasca da bagno una moneta d’argento, come simbolo lunare. L’influenza della Luna coinvolge 7 giorni, i tre giorni prima e i tre giorni dopo la sua pienezza. Durante gli Esbat si praticano rituali legati alla fertilità e all’ambiente, per scopi benefici e di equilibrio




GENNAIO: LA LUNA DEL LUPO

Questa Luna ci ricorda le difficoltà che freddo e gelo possono portare. I lupi soffrono la mancanza di cibo e sono costretti a spingersi fino ai villaggi per trovare qualcosa da mangiare, ma non abbandonano il loro branco, anzi, si sostengono a vicenda. Dipendono dalla famiglia per affetto, conoscenza, sostegno morale e sopravvivenza. Questa Luna ci consiglia di stare con la famiglia e di ritrovare l’affetto e il calore di chi ci vuole bene.

La Luna del Lupo è la prima Luna Piena dell’anno, essa riferita al lupo ci ricorda appunto come, nei freddi e nevosi inverni, I branchi composti da questi fantastici e misteriosi animali si avicinassero maggiormente ai villaggi in cerca di cibo, facendo risuonare il loro incondondibile ululato.

Questa Luna è detta del Lupo per due motivi: innanzitutto si presenta in quel periodo dell’anno in cui il cibo dei predatori è scarso, e questo induceva quindi, come già detto i lupi ad avvicinarsi alle case e ai villaggi.

Il secondo motivo è quello che ha anche acchefare  con la famiglia e lo spirito di solidarietà tipico di questi animali che vivono in branchi, e che restano con una famiglia per tutta la vita. Non solo dipendono dal branco per affetto, la conoscenza e il sostegno morale, ma anche per sopravvivere. Senza branco, molti lupi finiscono per struggersi e morire.

Perché i lupi sono così fortemente associati alla Luna piena di gennaio?

La risposta più ovvia è perché i lupi sono molto più rumorosi e più presenti a Gennaio, quando inizia la stagione riproduttiva. I lupi iniziano a ululare più frequentemente e in modo aggressivo per stabilire il loro territorio, ammonendo vicini e nemici di stare lontano dai loro terreni di riproduzione. Un piccolo branco di lupi può persino provare a sembrare un branco più grande ululando insieme. Mentre un lupo solitario può sostenere un ululato per la durata di un singolo respiro, un intero branco può ululare all'unisono per più di due minuti durante la stagione riproduttiva.

Gli esseri umani potrebbero aver iniziato ad associare i lupi alla luna semplicemente perché sono animali notturni e quindi molto attivi di notte. Inoltre, i lupi alzano la testa in direzione del cielo in modo che i loro ululati possano viaggiare su lunghe distanze per raggiungere i loro compagni di branco mentre vagano in giro. Invece di cantare alla luna, in realtà stanno cantando ai loro amici.

I Sioux hanno chiamato il plenilunio di gennaio “la luna in cui i lupi corrono insieme”. Il lupo è spesso visto come un simbolo di lealtà e protezione in molte culture. La Luna Piena di Gennaio è detta anche Luna del Grande Inverno, Luna dei Ghiacci, o Vecchia Luna

Secondo la mitologia celtica, il lupo è infuso di potere lunare, che si riferisce alla sua capacità di fiutare intuizioni o conoscenze nascoste e di scovare fonti di pericolo inaspettate. In alcune leggende, il lupo ingoia addirittura il Sole per potersi così crogiolare nel traboccante potere della Luna! La Luna Piena del Lupo è un ottimo momento per pianificare in modo intelligente il raggiungimento dei tuoi obiettivi per trascorrete un po’ di tempo con i componenti della famiglia. Ringraziateli, mostrando il vostro affetto. Offrite il vostro aiuto.

Questo periodo richiama un tempo in cui l’antica gente, dopo una faticosa e fredda giornata, usava riunirsi attorno al focolare ma il crepitio del fuoco e il silenzio delle enormi distese di neve circostanti, venivano interrotti dal minaccioso ululato dei lupi e le famiglie si stringevano intorno.


FEBBRAIO: LA LUNA IMMACOLATA…

La Neve ricopre ancora molte regioni, bianca, pura, immacolata, da qui il termine Luna Immacolata.

Ma proprio in riferimento alla neve, e al ghiaccio, che in molte zone del mondo ancora imperversano durante il mese di Febbraio, la Luna Piena di Febbraio appunto, è nota anche con l’appellativo di Luna del Ghiaccio, o Luna della Neve, mentre un terzo appellativo (Luna della Fame) fa riferimento al periodo durante il quale questa Luna fa la sue comparsa, un periodo di scarsità di cibo, in cui le risorse andavano razionate proprio a causa del clima rigido.

Ma la Luna piena di Febbraio, è anche una Luna che porta dei cambiamenti,un rinnovo interiore che si manifesterà con le fioriture di Primavera che poi seguiranno. Una Luna quella Immacolata, che ci suggerisce di ridere, correre e giocare, iniziare un nuovo capitolo della nostra vita con gioia e ottimismo, poiché il peggio è passato, rappresentato dall’gelido e buio inverno che ormai volge al termine.

Pratiche rituali per il Plenilunio di Febbraio

- chi ha un orto potrà accompagnare all'attività di raccolta di verdure, o alle operazioni di conserva di frutta, anche un esercizio spirituale, ponendosi le seguenti domande: che cosa ho compreso negli ultimi sei mesi? Che cosa ho imparato ad accettare da settembre in poi? Sono riuscita/o a rendere la mia vita più flessibile dall'autunno in poi?

- lo stesso esercizio si può ripetere mentre si sistemano armadi, cassetti e scrivanie



MARZO: LA LUNA DELLA SEMINA…

Madre Terra si risveglia e tutta la natura è in fermento. La sua energia prorompente invita a migliorare la vita e armonizzarsi con la Natura. E’ il momento di seminare il nostro spirito e prepararlo a raccogliere tutto ciò che di bello ci circonda.

Il nome di questo Esbat: Luna della Semina, o Luna del Seme, (nella tradizione dei Nativi Americani invece chiamata Luna del Verme) fa riferimento al passaggio di stagione, quando in prossimità dell’Equinozio di Primavera, le temperature diventano sufficientemente tiepide da permettere ai semi di germogliare e alle creature di risvegliarsi dal letargo, o di emergere dal suolo.

Ma il Plenilunio di Marzo è noto anche come Luna dei Venti, Luna del Vigore, e ancora Luna dell’Aratro, Luna del Corvo e secondo il calendario Lunare Celtico Luna della Scrofa, dove la Scrofa veniva identificata nelle vesti della Dea Bianca, Cerridween, la signora della magia, della trasformazione, patrona dei poeti e dei profeti. Colei che teneva il sacro calderone dove cuocevano i tre doni: saggezza, ispirazione divina e magia.

Alcune pratiche rituali per il Plenilunio di Marzo.

Fai un bagno di purificazione. Indossa abiti (o anche un particolare dell’abbigliamento, una sciarpa, una cintura...) possibilmente verdi per collegarti alla terra e quindi a questa luna. Profuma l’area sacra con un profumo floreale possibilmente prodotto da te, anche acqua di rose o acqua di lavanda. Pulisci l’area con la scopa della strega e traccia il cerchio con la bacchetta magica.

Accendi candele di colori pastello, rosa, verde pallido... Puoi farti da solo l'incenso della luna piena composto per esempio da anice, lavanda e rosmarino.

Sull’altare, coperto con una tovaglia rosa, o verde pallido o violacea, oppure bianca ma con un nastro o fazzolettino di quei colori, vi siano simboli di questi due elementi: acqua e fuoco, idealmente una coppa piena d’acqua e un calderone dove sia acceso un fuoco, ma possono essere anche un bicchiere d’acqua e una candela. Puoi invocare o onorare le Divinità: Afrodite, Demetra, Kore, Iside la Fanciulla, Hathor, Morrigan, Ecate, Cibele, Astarte, Athena, Minerva, Artemide, Luna, che facciano germogliare il Seme del tuo Progetto (esprimine uno). Puoi invocarla con parole che ti sgorgano dal cuore, oppure con un’invocazione simile alla seguente: “Grande Signora del Plenilunio! Benevola (nome dea)! Che ti risvegli nel cielo stellato quando il Sole varca i Cancelli della Notte. Tu che porti sulla fronte il diadema della falce lunare, Sovrana della Magia e dei mondi incantati, Madre Gravida delle prodigiose creature, ascolta questa invocazione, scendi da lassù e manifestati a questo tuo figlio/figlia!”

Se possiedi i Tarocchi, poni sull’altare un Seme di Denari, preferibilmente appoggiato sul Pentacolo, se ce l’hai. Questo può dire appunto augurarti di avere più denaro, ricchezza, l’energia vitale e lucente dell'oro. Rappresenta la volontà che può trasmutare il negativo in oro.

Sul Pentacolo appoggia in alto una o più tra le seguenti Pietre: Quarzo Rosa, Giada Verde, Corniola. Proprio perché è tempo di ricarica, approfitta per caricare e programmare i tuoi cristalli, di acquistare qualche pietra nuova, di acquisire una migliore comunicazione con loro, ne gioveranno loro come ne gioverai tu e chi ti circonda. Puoi fare lo stesso con le tue rune e con i tuoi tarocchi, ovviamente.

Spargi sull’altare: erbe, cereali, semi, legumi, artemisia, petali di rose e fiori di campo. Disegna (o ritaglia da una rivista) uno o più tra i seguenti Animali, connessi con l’Esbat di Marzo: Falco, Rondine, Colomba, Coniglio, Puma, Porcospino (evito il Corvo, di cui abbiamo parlato in Febbraio) e ... persino il verme! Sì! pensa se per caso uno di essi esprime qualche messaggio che parli proprio a te. Per esempio, per tornare al verme: da oggi questo è un complimento. Sei colui che riporta la vita. La presenza di vermi nel terreno significa che Madre Terra è pronta per essere fertilizzata e amata da nuovi e bellissimi semini. Questa è la Luna del Rinnovamento, è un momento di rigenerazione e di vero risveglio sotto il profilo naturale e spirituale. Scrivi su delle foglie verdi quale dev’essere il tuo rinnovamento, su che cosa vuoi rigenerarti, quale risveglio sotto il profilo naturale e spirituale ti aspetti e come intendi perseguire questi obiettivi. In che modo intendi rinnovare la vita, i pensieri, i sogni, le relazioni, gli amori e le amicizie, rivitalizzando anche ciò che ha perso il suo vigore? Sotterra queste foglie sotto un albero, un cespuglio o in una pianta in vaso.

Dare il benvenuto alla nuova stagione con l'antica consuetudine delle "pulizie di primavera" , con cui liberiamo la casa da tutto ciò che rappresenta il vecchio e l'inutile. Apri le finestre e visualizza l'energia negativa che esce, facendo entrare energia fertile e positiva. Ogni spazzata che dai è una purificazione dell' anima della casa e di chi ci abita. Le pulizie primaverili sono molto di più di un semplice lavoro fisico, possono essere un tentativo mirato di sgomberare la casa dai problemi e dalla negatività dei mesi passati ed una preparazione alla parte luminosa dell'anno. Regola comune è che tutti i movimenti, inclusi il lavare per terra o lo spolverare, debbano essere fatti in movimento orario, per riempire l'abitazione di energie costruttive. Di quali negatività e problemi vuoi liberarti? Scrivilo su un foglietto, poi brucia questo foglietto nel calderone, per mandare i fumi e quindi il desiderio di rinnovamento in alto.

E’ anche il momento di uscire più spesso, di conoscere persone nuove, di intraprendere nuove relazioni. E' giunto il momento di dedicarti a quelle vecchie e in corso con più dolcezza, seminare nuovi semi, lasciare che il tuo giardino spirituale si rinverdisca e si colmi di fiori.

Se hai un giardino o un orticello, vai fuori a lasciare un piccolo dono per gli Spiriti della Natura, che in questo Esbat sono: folletti dei laghi, gli esseri dell'aria e dell'acqua che arrivano con le piogge primaverili e i temporali

Benedici i semi che successivamente metterai nel terreno. I semi delle piante che ti serviranno per i futuri incantesimi. Per benedire potresti dire: "io (nome esoterico) vi benedico elementi di terra, alla terra andrete e piante rigogliose mi darete affinché io possa nel bene lavorare e incanti realizzare". La luna della semina porta con sè energie feconde per i semi a cui darete dimora nella terra. Pianta questi nuovi semi e mentre lo fai, medita sulla tua semina interiore. Qualcosa di nuovo si evolve? Cresce fino a fiorire nella realizzazione di un obbiettivo, che può essere sia pratico, che spirituale o entrambi? Alla fine della semina, benedici con una semplice benedizione simile a questa: “Piccoli semi, suvvia è ora di ridestarsi- E con il calore del Sole riscaldarsi - Via il freddo dell'inverno scrollate- Alti e forti germogliate.” L'energia della Luna della Semina ne rafforzerà la crescita.

Sbuccia un seme di zucca prima benedetto o incantato concentrandoti su rinnovamento e rinascita, poi mangialo. Il tuo corpo sarà come quello di Madre Terra. In te ci sarà un cammino, una crescita ed un'evoluzione che porterà alla rinascita finale, alla realizzazione del tuo progetto.

Solo se lo vuoi, puoi evadere nell' estasi più totale bevendo la tua libagione rituale come atto sacro, distaccandoti dal caos delle genti e tuffandoti invece danzando nell’atmosfera delle menadi in balia all' ebbrezza di Bacco. Perché anche quello è un atto sacro, il delirio e la follia sono sempre un atto sacro. Lo si faceva nelle saturnali e a carnevale, bruciando poi il re del caos, ristabilendo l'ordine e la rinascita.

Puoi scrivere una tua poesia dedicata all’Amore, oppure semplicemente recitare l'inno di Lucrezio a Venere. Puoi fare magie, perché questa fase di luna ha molta energia. Le donne che hanno le mestruazioni in coincidenza con questa fase sono due o tre volte più potenti.

Ringrazia la Dea a parole tue o con queste parole: “ Oh Benevola Dea della Luna, Signora di ogni Splendore, Ti ringrazio di esser venuta qui, da molto lontano. Ti ringrazio per la tua amorevole presenza e per le dolci parole. Resta accanto a me, Tenebra nella Luce, Luce nella Tenebra.” Fai un banchetto, congeda le Energie invocate e riassorbi il cerchio che avevi tracciato all’inizio.



APRILE: LA LUNA DELLA LEPRE…

La Terra raggiunge una fertilità illimitata e questa Luna ci suggerisce di essere produttivi e portare a termine progetti. E’ tempo di crescere, sia nello spirito che nel cuore. L’amore è nell’aria, prepariamoci a dargli il benvenuto.

La Luna di Aprile è quindi una Luna carica di energia, un’energia che ci investe in maniera intensa, e che ci invita alla riflessione, al mettere la compassione umana al di sopra di tutto e lasciar andare l’odio.
La Luna di Aprile è una Luna che ci parla anche d’Amore, Desiderio e Passione.
Una Luna che ci spinge verso una maggiore apertura di coscienza, di cuore, una Luna che ci invita a cogliere il nuovo che arriva, che comprende nuove prospettive, nuove idee, nuove speranze

La Luna di Aprile ci introduce quindi in un periodo di Rinascita che ci chiede di liberarci da tutto ciò che non è essenziale, che non è in linea con ciò che siamo noi, con quello che di giusto, migliore e bello c’è in noi.
Una Luna che ci chiede di accettare la fine di un ciclo, e di staccarci da ciò che da ora non ha più posto nella nostra vita.
Lasciar andare ciò che ormai non è più essenziale, non è più la nostra vita, rende liberi, e lascia il posto ad una nuova energia rigenerante.

Il Plenilunio di aprile o anche detto "Luna delle Gemme", in onore della stagione delle fioriture. 
Nella tradizione dei Nativi Americani si faceva riferimento a questa fase lunare con il nome di "Pink Moon", Luna Rosa, perché proprio in questo momento sboccia il phlox selvatico, una particolare varietà di muschio dal colore rosato.

Il segno di questo Plenilunio: Luna Piena in Scorpione

Esbat delle Gemme - Plenilunio in Scorpione

La Luna Piena di Aprile giunge nel segno dello Scorpione, ed è una Super Luna.

Le Super Lune, sono Lune Piene che danno l'impressione di essere più grandi del solito, ma in realtà l'effetto è dato da un'illusione ottica. Semplicemente la Luna si trova al perigeo, cioè nel momento di massimo avvicinamento alla Terra.

L'interpretazione astrologica di questo Plenilunio

Si tratta di un Plenilunio piuttosto intenso per due motivi di ordine diverso:

1) la quadratura tra la Luna, lo stellium in Toro e Saturno in Acquario;

2) Plutone, il pianeta governatore dello Scorpione che nel corso della stessa giornata diventa retrogrado.

Emozioni potenti, difficili da rielaborare nell'immediato, potrebbero farsi strada ora. È possibile che importanti processi di trasformazione abbiano inizio da adesso e che ci tengano impegnati nei cinque mesi successivi a questa Luna Piena. La presenza di ostacoli sul percorso andrebbe vista come funzionale allo sblocco di energie profonde.


MAGGIO: LA LUNA DELLA COPPIA…

La Luna di Maggio viene tradizionalmente indicata come La Luna Della Coppia in quanto essa rappresenta il Sabba delle Nozze Sacre, l' unione sentimentale celebrata a Beltane.

Il Plenilunio di Maggio, conosciuto dagli antichi anche con il nome di Luna del Miele, Luna dell'Orso, o Luna dei Fiori. Essa viene dunque associata all' unione di ogni essere vivente che si unisce ad un altro, il matrimonio degli Dei sulla terra. La danza d’amore che ha luogo tra i fiori che sbocciano tra i rami degli alberi che di nuovo si riempiono di foglie, i venti e le piogge primaverili cedono il passo a cieli azzurri e al calore del Sole. E’ la terra che rinasce in un’armonia di gioia e radiosità che inonda ogni cosa.

Sul piano fisico il Plenilunio della Coppia offre quindi un momento propizio per attrarre l’amore nelle nostre vite, dare acqua ai rapporti e farli fiorire di nuovo, ma anche per terminare progetti, e raggiungere obiettivi prefissati in precedenza.
E’ dunque la lunazione che richiama l’estasi dell’amore e della congiunzione tra le forze opposte del maschile e del femminile, tra il Re Cervo e la Vergine Cacciatrice. Essa porta con se la bellezza dell’amore e dell’accoppiamento, il bisogno di creare forti legami, di costruire una famiglia, e di innamorarsi nuovamente della persona con cui abbiamo deciso di condividere il nostro cammino.

Come abbiamo già detto la Luna piena di Maggio è nota anche come Luna del Miele. Scopriamo perché.

La Luna del Miele: 
Origini del Nome

La Luna è sempre stata considerata dai nostri avi come un grande orologio che scandiva le stagioni e i lavori nei campi, ma le loro attività non si limitavano soltanto al lavoro della terra: dimentichiamo spesso che l’essere umano ha tessuto dall’antichità un legame molto stretto con un piccolo alleato senza il quale oggigiorno la nostra civiltà non avrebbe mai visto il giorno: l’ape.
È in onore delle api e del loro dono, così prezioso da essere ritenuto di origine divina, che i nostri avi diedero alla Luna di questo periodo il suo nome: La Luna del Miele. Infatti, in questo periodo avveniva, ed avviene tutt’ora, la raccolta dei primi mieli primaverili (miele d’acacia su tutta la penisola italica, miele di sulla, d’arancio, limone e mandarino nel Sud Italia e nelle isole).
Questa lunazione era quindi chiamata “Luna del Miele” in ragione della smielatura fatta in questo periodo, ma anche Luna degli Amanti e dei Prati; i Nativi Americani, che raccoglievano le fragole in questo periodo, la denominarono invece “Luna Fragola”. Come possiamo notare, ogni popolo dava alla luna un nome diverso che rifletteva i cambiamenti naturali del proprio territorio.
Il Plenilunio di Maggio ci parla di un tempo gioioso, leggero, spensierato, che riflette la natura intorno a noi. In questi giorni, Madre Natura si è coperta dei suoi colori più sgargianti, di fiori e profumi che rapiscono i nostri sguardi incantati e attraggono irresistibilmente le api, da qui, l’altro nome che identifica la Luna Piena di Maggio col nome di Luna dei Fiori. Dicevamo Api, è proprio verso la fine di Maggio, momento del Plenilunio, che, ovunque possiamo sentire il loro gentile e prezioso ronzio, promessa di raccolti abbondanti e di quel dolce nettare così prezioso agli dei dell’antichità che secondo le leggende aveva il potere di conferire l’immortalità, in quanto si tratta di un alimento eterno ed incorruttibile: il miele, se conservato con cura, non scade mai.
Come detto la Luna Piena di Maggio viene anche chiamata Luna della Coppia, o se vogliamo Luna degli Amanti, e come non ricollegare il tutto alla locuzione “Luna di miele” che ci rimanda tutti al dolce periodo post-nuziale in cui i giovani sposi hanno l’occasione di godere dei piaceri della vita prima di tornare al tram-tram quotidiano? Questo appellativo che rimanda ad un tempo quasi sospeso tra due mondi ha origini antichissime e sarebbe da ricondurre ad una bevanda alcolica che ha attraversato la storia, dal neolitico fino ai giorni nostri: l’idromele.
L’idromele, è una bevanda a base di miele come ne attesta l’etimologia stessa: dal greco hýdor “acqua” e méli “miele”. Non ha origine nei paesi scandinavi come si potrebbe pensare, bensì nel bacino mediterraneo. Per scoprire l’origine di questa bevanda sacra in grado secondo la leggenda di conferire l’immortalità agli dei (era chiamata anche "ambrosia"), dobbiamo tornare al 3.500 a. C, nell’Antico Egitto, paese che detiene il primato dello sviluppo dell’apicoltura.
Da lì, l’idromele si espanse con grande successo attraverso tutto il bacino mediterraneo, dove divenne la bevanda sacra per eccellenza.
Secondo diverse fonti, l’appellazione “Luna di miele” deriverebbe dall’usanza antica di regalare ai novelli sposi una quantità di idromele e miele da bastare per una Luna, ovvero per quel periodo che corrispondeva ad un mese, in quanto si pensava che questa bevanda avesse il potere di conferire forza e vigore alla coppia e quindi di predisporli alla nascita di figli forti e sani.
“Gli amanti, come le api, vivono nel miele.”
(anonimo, nella Casa degli Amanti di Pompei)
Il motivo di questa credenza risiedeva nell’ingrediente che rivestiva nell’antichità un’importanza fondamentale: in alcune civiltà, la classe sacerdotale ne aveva il monopolio mentre altrove era considerato alla stregua dei beni più preziosi ed usato come merce di scambio di grande valore, e che conferiva all’idromele sacralità e poteri magici: il miele.
Come celebrare la Luna del Miele
Per celebrare al meglio la Luna del Miele, è preferibile dedicare un po’ di tempo alla natura intorno a noi e ringraziarla per i suoi numerosi doni piantando per esempio nel proprio giardino (o sul balcone) dei fiori particolarmente graditi alle api: rosmarino, timo, lavanda, sulla, girasole, malva, tagete. Queste piccole creature meritano un atto di gratitudine e gentilezza da parte nostra per il loro prezioso lavoro.
E nel caso si volesse trascorre la serata del Plenilunio all’aperto per ammirare lo spettacolo della Luna Piena, potremmo brindare ai piaceri semplici, alla natura, alla Luna, magari con un bicchiere di gustoso idromele per celebrare il miracolo della vita.
Altro nome che si dà alla Luna Piena di Maggio è Luna dell'Orso, Questo nome ci giunge per motivi vari. In greco, il termine arktos significa appunto “orso” e in gaelico troviamo questo stesso termine con la similarità fonetica di Arthios che poi ha rimandato allo stesso nome “Arthur” per rappresentare la forza dell’animale il quale, guarda caso, era proprio il nome del più grande e nobile condottiero britannico. Nel mito celtico troviamo la Dea Artio, la Dea Orsa, protettrice e madre stessa della classe guerriera.
Il termine “Luna dell’Orso” si rifà anche alla capacità dell’orso di andare in letargo per poi risvegliarsi e andare in amore proprio sotto questa Luna. L’accoppiamento infatti cade esattamente durante questa lunazione.
Certe tradizioni sono così radicate in noi che è impossibile sradicarle, ci fanno vibrare l’anima in una maniera tale che è impossibile ormai farne a meno.



GIUGNO: LA LUNA DEL MIELE…

Periodo di metamorfosi, dove la Luna consiglia di reinventare la vita, cambiare la realtà e realizzare noi stessi. Guardiamo la vita con occhi nuovi, come se fosse la prima volta.
(articolo di Sideral Garden)

L' origine del nome con cui è noto questo Esbat
La Luna Piena di giugno viene chiamata Luna di Miele, perché in antichità, presso diverse civiltà, era usanza fare dono di grandi quantità di idromele alle coppie di novelli sposi. Questa antica bevanda, dai poteri rinvigorenti, si ottiene appunto dalla fermentazione del miele e veniva regalata come buon auspicio per una ricca discendenza.
La Luna Piena ha avuto luogo oggi, 14 giugno, alle 13.51 a 23°24' del segno del Sagittario e si tratta di una Superluna, perché la distanza tra Terra e Sole sarà ridotta. Chi ha l'Ascendente, il Sole, o altri pianeti attorno ai 23° dei segni mobili (Sagittario, Pesci, Gemelli e Vergine) ne sarà maggiormente influenzato. Quindi grosso modo chi è nato tra la seconda e la terza decade di Sagittario (8 - 18 dicembre), Pesci (8 - 18 marzo), Gemelli (8 - 18 giugno) e Vergine (8 - 18 settembre). Chi invece potrebbe trarre vantaggio dal transito attuale saranno i nati tra le seconde e terze decadi di: Ariete (8 - 18 aprile), Leone (8 - 18 agosto), Bilancia (8 - 18 ottobre) e Acquario (8 - 18 febbraio).
L'interpretazione astrologica di questo Plenilunio
La carta del Plenilunio mette in luce l'azione di Mercurio, ormai diventato diretto e in una posizione dominante, sul Medium Coeli. Fortunatamente il messaggero alato si trova già in Gemelli e con questo transito punta proprio a sbloccare comunicazioni e a permettere l'accesso ad alcune informazioni. Sia la Luna, sia il Sole sono in quadratura rispetto a Nettuno, quasi a voler sottolineare ancora un clima di ambiguità. Niente paura però, perché Saturno in sestile a Luna e in trigono al Sole garantisce qualche sicurezza in più. L'impegnativa congiunzione Marte-Chirone in Ariete lavora nel profondo, ma gode dei buoni aspetti della Luna, che quindi portano consapevolezza. Plutone è in trigono allo stellium in Toro, donando così maggiore stabilità. La quadratura di Saturno alla congiunzione Venere-Urano sa tanto di rivoluzioni nella sfera affettiva o nel modo di nutrirsi, ma nel collettivo ha un impatto sulla gestione delle risorse, in particolare quelle alimentari.
Fonte



LUGLIO: LA LUNA DELLA ERBE…

L’aria si colma di profumi richiamando le erbe magiche per fare il loro lavoro. Il mondo spirituale è pieno di visioni e profezie. Questa Luna ci spinge a scoprire aspetti nuovi e meravigliosi della nostra vita.
La Luna Piena di Luglio detta Luna delle Erbe, è conosciuta anche come Luna del Raccolto, Luna del Tuono, o anche Luna che Benedice, Maedmonat (mese del prato) Hewimanoth (mese del fieno), Luna dell’Aratura, Luna del Cervo.
Ad essa sono legati spiriti della natura: hobgoblins (piccole, bizzarre, ma amichevoli creature simili ai folletti), fate delle messi raccolte, corrispondono piante come l’Agrimonia, Caprifoglio, Balsamo di Limone, Issopo, ma anche Colori, Argento, Blu e Grigio, dei Fiori, come il Loto, la Ninfea, e il Gelsomino, dei Profumi quali Iris, Incenso, delle Pietre, Perla, Lunaria, Agata Bianca, ma anche alberi come la Quercia, Acacia, Frassino. E ancora, Animali, Granchio, Tartaruga, Delfino, Balena, Uccelli, Storno, Ibis, Rondine.
Divinità: Khepera, Atena, Giunone, Hel, Holda, Cerridwen, Nephthys, Venere.
Flusso del potere: energia moderata; preparazione; riuscita, successo.
Attività onirica, divinazione, e meditazione sulle mete e gli obiettivi, specialmente quelli spirituali.
Il Plenilunio di Luglio è detto per la maggiore Luna delle erbe poiché esse, proprio durante questo periodo raggiungono il loro massimo potenziale. Si ergono alte e lussureggianti, piene di fiori e frutti - il risultato dei venti e delle piogge primaverili e del Sole estivo. Il loro profumo riempie l'aria, indugia nel caldo estivo e ci richiama, invitandoci a scegliere, chiedendoci di usarle nel nostro lavoro magico.
Questa luna annuncia anche l'inizio del nostro raccolto spirituale personale. E grazie a questo, le attività magiche sembrano riuscire con maggiore facilità. Abbonda lo psichismo, le letture divinatorie diventano chiare, e i sogni sono carichi di profezie e visioni. Per questo motivo, è importante dare al Mondo Spirituale ciò che gli è dovuto, e offrire noi stesi come raccolto della sua opera. Così facendo, si scopriranno aspetti meravigliosi della propria interiorità che non si conoscevano. Aspetti che renderanno più potente la vostra magia.


AGOSTO: LA LUNA DELLA GRANAGLIE…

I semi si trasformano in cereali e la Terra dona energia e nutrimento. La Luna ci regala forza vitale e realizzazione, e ci ricorda che la vita si rinnova ogni anno. E’ arrivato il momento del raccolto materiale ma anche spirituale.

Il Plenilunio  del 12 Agosto, conosciuto come Luna Piena delle Granaglie, o Luna del Grano (Luna del Raccolto) è il culmine di una serie di tensioni che sono andate evolvendosi nel corso delle ultime settimane, per poterle rilasciare e trovare finalmente una nuova libertà. La congiunzione tra Marte e Urano nei primi giorni del mese ha evidenziato il desiderio di novità e cambiamento; la successiva quadratura di Marte con Saturno è stata lo scontro con ciò che impedisce di rivoluzionare questi aspetti. Oggi la Luna Piena racconta di un lavoro profondo e interiore necessario per sbloccarsi – una vera liberazione.


SETTEMBRE: 
LA LUNA DELLA VENDEMMIA…

Plenilunio di Settembre:
Luna della Vendemmia.

Ci Siamo, domani 10 settembre avrà luogo il Plenilunio di Settembre, conosciuto con l'appellativo di Luna Della Vendemmia, o Luna del vino.

Dopo l'esuberanza dell'estate, la Luna di settembre corrisponde a un tempo di raccolto, (infatti essa è conosciuta anche con il nome di Luna Del Raccolto) dicevamo, tempo raccolto, di bilanci, e di equilibrio
Il tempo delle vacanze è ormai al termine e ci prepariamo a riprendere i ritmi lavorativi.
Al contrario la Dea Terra ha dato i suoi frutti più gustosi nella stagione estiva e lentamente si prepara per il meritato riposo.
Le giornate si accorciano visibilmente mentre la notte inizia ad allungarsi, e in questa fase di passaggio da una stagione ad un'altra la natura si mostra a noi nel suo lato più dolce: l’aria è tiepida e l’atmosfera gradevolissima.
Gli animali sono indaffarati nell'intento di raccogliere le provviste in previsione dei mesi freddi, alcune specie migratorie si preparano al grande viaggio, ed anche per gli umani è tempo di stipare il raccolto nei luoghi preposti.
La natura intera è in piena sintonia, saggiamente insegna quanto sia importante conservare, pianificare ed utilizzare ogni materia evitando dannosi sprechi.
E’ dunque un buon tempo per fare conserve di ogni tipo, per rilassarsi e riflettere sulla continuità della vita, garantita proprio dalla sua ciclicità.

Il 22 Settembre arriva Mabon, giorno di equinozio che dà inizio all'autunno astronomico.
Un tempo di equilibrio perfetto tra le due polarità maschile e femminile, dove giorno e notte hanno la stessa durata.
Anche per noi si avvicina il tempo dello spirito.
Inizia il semestre buio dell’anno, che culminerà con il solstizio d’inverno, Yule.
Viviamo questa fase dell'anno senza inutili rimpianti, anzi con soddisfazione, pienezza, benessere e senso di opera compiuta, con promessa di continuità, come facevano gli antichi, che in questo periodo erano soliti fare riti per ringraziare la terra per il raccolto, pregando per avere una stagione invernale più mite possibile.
L’invito, anche per noi, è a connetterci con il senso di gratitudine nei confronti di Madre Terra, in questo momento in cui celebriamo il secondo grande raccolto, quello più abbondante e succoso: la vendemmia e la raccolta della frutta più carnosa.
Il tempo del raccolto è anche l'occasione per fare un bilancio, dove bilanciare significa anche portare equilibrio nella propria vita, tra l'energia maschile e femminile dentro di noi.
Onoriamo l’equilibrio che regna nella natura, la sua armonia e la sua bellezza.

Per entrare in sintonia con le energie del mese e con le tinte che ad esso darà il cielo di questo settembre, si possono sperimentare le meditazioni guidate zodiacali, percorso che di mese in mese ci accompagna lungo l'intero zodiaco, tracciando un sentiero di crescita spirituale in ognuno di noi, in armonia con la spirale evolutiva della vita.

L' appellativo del Plenilunio di Settembre, ovvero Luna Della Vendemmia fa riferimento alla raccolta dell’uva, frutto che la tradizione contadina è solita cogliere in questo periodo.

Settembre quindi (oltre ad essere il mese dedicato a Mabon, il Mese dell'Equinozio d'autunno) è il anche il mese, in cui ha luogo la Vendemmia, e quindi la creazione di Vino.

Gli antichi credevano che il vino potesse metterli in contatto con le forze divine, e con il sé Divino, dato la sua facoltà di alterare lo stato di coscienza. Questa Luna ci raccomanda di rilassare corpo e mente per celebrare lo spirito della saggezza.

Questa Luna dunque è collegata alla celebrazione dello spirito.
Altri nomi associati al Plenilunio di Settembre sono come già detto Luna del Raccolto, o anche Luna dei Canti, Luna del Gelso, Luna del Riso, Luna delle Ghiande, Luna della Freschezza, Luna Laboriosa, e in fine
Luna dei Cervi Scalpitanti,




OTTOBRE:
 La Luna del Cacciatore

Ebbene, nella cultura dei Nativi Americani e in quella Celtica, il Plenilunio d'Ottobre era associato ad un momento molto particolare e importante della loro vita, quello della caccia, poiché esso cadeva proprio durante quel periodo dell’anno cioè, in cui le attività di caccia per i nativi americani e i celti si facevano più intense, per cacciare quanta più carne era possibile da mettere poi da parte per far scorta di cibo in vista dell’ imminente inverno.
Il Significato Del Nome Luna Del Cacciatore è legato quindi alla cultura dei nativi americani e a quella celtica, e deriva dal momento dell'anno in cui essa si leva luminosa nel cielo, il periodo che, per i celti e i nativi americani appunto coincideva con il tempo della caccia. Da qui il nome..Luna Del Cacciatore.
Altro dettaglio, altro riferimento che lega il Plenilunio d'Ottobre alla caccia sta nel fatto che, pur non essendo una Super Luna la sua Intensa Luce Notturna favorisce la caccia, la sua luminosità cioè, diventa perfetta per essere sfruttata per scovare, stanare e quindi cacciare le prede.
Altri appellativi legati al Plenilunio d' Ottobre sono Luna Rossa e Luna del Sangue, appellativi che fanno riferimento ancora una volta alla caccia, al sangue, al colore rosso del sangue degli animali cacciati, animali sacrificati, animali ringraziati anche, per il sangue versato affinché la gente nei villaggi potesse sfamarsi per tutto l'inverno.
E quindi, con La Luna di Ottobre si apre la Stagione della Caccia, Una Luna che ci invita a ringraziare gli animali e il mondo vegetale, grazie ai quali la nostra vita continua
Quella di Ottobre inoltre, Luna Del Cacciatore, è anche il primo Plenilunio d’Autunno.
Ma Il termine "Rossa" è anche legato al colore (rosso) che assumono le piante durante l'autunno.
Altri nomi con cui è nota La Luna Piena di Ottobre sono Luna delle Foglie, per l'ovvio accostamento alle foglie d'Autunno, o Luna del Cambiamento perché essa diventa piena nel periodo in cui alcuni cicli si chiudono e altri iniziano, basti pensare all'Equinozio d'Autunno e a Samhain, due momenti di transito, di passaggio, di morte e rinascita, distruzione e trasformazione, un periodo a cavallo tra il vecchio che ci abbandona e il nuovo che giunge
Durante questa Luna è quindi importante rendersi conto dell'importanza che ha l'equilibrio intorno a noi , la natura che ci circonda sia animale che vegetale e quanto sia importante e necessario onorarla e ringraziarla sempre.
Siamo sempre più vicini alla fine di questo ciclo , periodo di trasformazione e ultimo momento per organizzarci spiritualmente e materialmente prima dell'arrivo dell'imminente inverno.
È giunto quindi il momento di fare l'ultima abbondante raccolta , equilibrarsi ,meditare , raccogliersi e infine preparare le erbe , zucche e mele aspettando l'arrivo di Samhain.


Novembre:
La Luna della Neve o Luna del Castoro
Il Plenilunio di Novembre secondo la tradizione dei Nativi Americani e di quella Celtica, è chiamato LUNA DELLA NEVE, poiché esso giunge nel periodo durante il quale hanno luogo le prime gelate e le prime nevicate. Ma oltre all’appellativo Luna della Neve, il Plenilunio di Novembre è noto anche come Luna Bianca del Castoro, nome questo anch’esso derivante dalla tradizione Celtica e dei Nativi Americani, e dal fatto che, questi ultimi, proprio durante il mese di Novembre iniziavano ad andare a caccia di castori per ricavarne delle calde pellicce utili per affrontare l'inverno.
Novembre è infatti un mese in cui i castori riempiono gli argini dei fiumi e sono presenti in maniera massiccia, intenti a costruire dighe e tane in cui rifugiarsi in vista dell'inverno. Ecco perché un plenilunio in questo periodo prendeva il nome dell'animale, anche come buon auspicio per la riuscita della caccia.
La Luna Piena della Neve, o Luna Bianca del Castoro cade quando ormai la luce è in declino e Madre Terra si ritira nel suo riposo. Questa Luna ci incoraggia a portare a termine i nostri progetti, a rilassarci e riordinare le idee.
Altri nomi accostati alla La Luna Piena di Novembre sono Luna della Brina, Luna del Lutto, Luna dell’Albero.
Essa giunge in un periodo di sospensione, di transizione, dove i ritmi della natura vanno via via rallentando. Gli alberi sono nudi, privi di foglie, gli uccelli migratori cercano il caldo altrove e tutti noi ci ritroviamo a dover necessariamente avere ritmi meno rapidi. Questo è un periodo da dedicare a tutti quei rituali che bandiscono il male, i blocchi, e tutto ciò che ostacola il nostro percorso.
Un periodo dell’anno quello del mese di Novembre dove inevitabilmente ci si arriva a porsi delle domande, come faccio? Cosa faccio? Dove voglio andare?
Nel tempo degli alberi spogli, e del freddo. I castori finiscono di costruire le loro tane che gli accoglieranno per il rigido e lungo inverno. Gli uccelli migratori hanno spiccato il volo verso zone più calde e confortevoli. I Ritmi rallentano, e noi con loro, nel mezzo di una desolazione che al momento la natura ci offre.
E’ tempo di tirare le somme, tempo di bilanci, tempo di guardarsi indietro, chiedersi cosa abbiamo raggiunto e in cosa abbiamo fallito.
Ma senza indugiare più di tanto, perché c'è si da riflettere sul passato, ma c'è anche da andare avanti, verso nuove avventure, nuovi obbiettivi, per creare intorno a noi un ambiente di pace e serenità, carico di felicità e armonia.
Un ambiente, una tana che ci riscaldi anima e corpo dal lungo e freddo inverno.
Un angolo sicuro e che ci doni la felicità e la positività che la natura in questo momento non ci può offrire.


DICEMBRE: LA LUNA DEL FREDDO NOTA ANCHE COME LUNA DELLA QUERCIA…

L'Esbat di Dicembre chiamato Luna del Freddo,ma anche noto come Luna  della Quercia  onora la stagione invernale appena iniziata. Il nome è un evidente riferimento alla rigidità del clima. Presso diverse tribù di nativi americani si trovano riferimenti alla neve "Snow Moon" (Cherokee), ma anche alla lunghezza delle notti del primo Plenilunio dopo il Solstizio, "Long Night Moon" (Mohicani).

La Luna Piena di Dicembre  rappresenta l’ultimo plenilunio dell’anno. A cavallo del Solstizio d’Inverno, questa Luna annuncia il trionfo della Luce, Re della Quercia, sull’oscurità, Re dell’Agrifoglio. Tutto questo ci ricorda che la vita si rinnova continuamente e la Luce illumina il nostro cammino individuale come fossero piccole fiammelle del nuovo Sole.

La mitezza dell’Autunno ha ceduto lentamente il passo alla stagione del grande freddo, che rapidamente si avvicina. Il vento autunnale ha staccato dai rami anche le ultime foglie, che ora ricoprono la terra spoglia nel momento del suo riposo.

In molti luoghi, questo è il tempo della prima neve.

Come Madre Terra ha lasciato cadere tutti i suoi ornamenti, per concentrarsi sull'essenza delle cose, anche la nostra attenzione può rivolgersi verso il nucleo interiore della nostra spiritualità.

Durante la fase di trasformazione abbiamo potuto lasciare andare tutto quanto è superfluo ed incontrare l'ombra dentro di noi, ma ora il tempo del buio sta per terminare e anche noi possiamo prepararci ad una rinascita spirituale; è infatti nel sonno invernale della natura che nascono i semi dei progetti futuri.

E’ il periodo che segue la festa solare di Samhain e precede la Rinascita di Yule è sempre intenso e carico di fatiche. La stanchezza, le responsabilità e i pesi ci unificano tutti… la discesa nel mondo delle Ombre è un appuntamento che, nella prima parte dell’inverno, non manca mai e può anche essere sfibrante: molti di noi stanno nella solitudine della discesa, arano la loro terra ed espongono i solchi alle intemperie, affrontando anche lacerazioni dolorose, che servono a risanarsi ma impiegheranno il loro tempo per guarire e rimarginare. I più consapevoli sanno come metabolizzare il dolore, in attesa di trasformarlo in terreno fertile da coltivare, gli altri stanno imparando.

La Luna che ci illumina in questo periodo abbiamo detto si chiama "Luna del Freddo o Luna della Quercia" ma curiosamente per i cinesi è la "Luna Amara" mentre in altre culture è conosciuta come "Luna Pesante", "Luna Fredda", "Luna di Rispetto" o “Luna della Neve”, “Luna delle Lunghe Notti”, “Aerra Geola” (mese prima di Yule), “Wintermonat” (mese d'inverno), “Heilagmanoth” (mese sacro), “Luna del Grande Iinverno”,” Luna degli Alberi Spogli”, “Luna del Fuoco della Conoscenza”, .

Le riflessioni per questa lunazione, sono ispirate dai momenti aspri e faticosi tipici di questo periodo, nella certezza che meditare sulla potere delle querce ci sia d'aiuto.

D’inverno le vecchie querce esibiscono una chioma esausta, ma non vinta, ancora salda e sempreverde, resistendo fiere al loro posto.

Avete mai guardato una vecchia quercia in questa stagione? Affonda il tronco solido nella terra desolata e già dalla sua forma allargata verso il basso si intuisce la vastità del fascio di radici immerse nella terra, che la sostengono e la nutrono. Ma se la guardate bene scoprirete che il riparo sicuro che offre con amore e amicizia (anche nei momenti più rigidi dell'inverno) agli animali amici, fa sì che nelle pieghe del suo tronco, sotto l'arco delle sue radici vi siano molte creature a farle compagnia e ad amarla anche durante il buio.

Poco più in là altre querce sorelle, altrettanto solide e sicure, dialogano con lei dalla giusta distanza, senza sottrarle il suo spazio vitale... in amicizia incondizionata.

La quercia è solida.

Ha attraversato indenne, grazie proprio alle sue solide radici, le più aspre tempeste, ha visto nascere e morire la vita intorno a lei, ha sentito cinguettare gli uccellini e cantare gli uomini felici. Ha sostenuto chi ha appoggiato la fronte alla sua corteccia piangendo crudeltà e tradimenti.

Ha gioito dell'amore degli uomini che si sono fermati a riposare all'ombra della sua chioma dopo tanto aver molto lavorato nei campi fertili, e ha sorriso degli sciocchi che si son fatti belli del lavoro altrui stando sdraiati al sole mentre gli altri coltivavano.

Non ha sofferto granché dell'energia che ha dovuto cedere ai parassiti: in fondo poteva permetterselo a differenza di piante che hanno meno radici!

La quercia è vecchia.

Nella sua ombra sono state messe in scena molte vicende della vita, con la loro bellezza e le loro tragedie. Lei conosce l'anima delle creature che passano di lì, che siano farfalle che si nutrono di nettare o insetti coprofagi e le osserva tutte con distacco e benevolenza.

Le querce più vecchie vengono chiamate "esemplari". In effetti sono un significativo esempio di come si possono attraversare le stagioni della vita irrobustendosi.

La quercia è saggia.

Sa che le tempeste non durano… come il buio dell'inverno o la crudeltà e la distruttività: tutto ha un termine e, se pure nel campo passa la furia distruttiva delle calamità, la quercia sa che la terra sarà ancora più fertile e rigogliosa, una volta rimarginate le sue ferite.

Per quanto stanchi siamo, dunque, cerchiamo di essere fino in fondo come le vecchie querce, che con la loro solidità e la loro saggezza sorridono al tempo che scorre e, fiduciose, attendono la nuova primavera.

"Presso le antiche civiltà pagane l'albero non era solamente un elemento vegetale tra tanti altri, un elemento costitutivo delle grandi foreste iperboree, ma una presenza sacra, la presenza tangibile del divino nella natura. La quercia, per il suo aspetto forte e maestoso e per la resistenza del suo legno, è stata considerata simbolo della forza, della resistenza, della perseveranza, della lealtà e della virtù eroica. Infatti nelle gare atletiche i Greci conferivano ai vincitori una corona di quercia e ai soldati romani che avevano salvato in battaglia la vita di un compagno veniva data come premio sempre una corona di quercia con le ghiande.

La quercia aveva una particolare importanza religiosa, perché appariva strettamente connessa alle divinità supreme folgoratrici e tuonanti . Poiché queste la colpivano più vistosamente, sembravano quasi una parte integrante della quercia stessa e per questo fatto ricevevano la caratterizzazione di 'divinità della quercia', come Zeus, Giove per i Latini, Thor per le popolazioni scandinave e Donar per i Germani.

Infatti Zeus-Giove, veniva chiamato 'Quernus' (che deriva dal termine indoeuropeo 'quercus' che significa quercia) e il suo volere poteva essere conosciuto anche attraverso questa pianta. Nella città di Dodona, nell'Epiro in Grecia, i Selli, sacerdoti di Zeus, interpretavano lo stormire delle fronde di una grande foresta di querce che circondava il loro tempio per conoscere il pensiero del Dio. Questo era uno dei più antichi oracoli di tutta la Grecia.

Anche per i Romani la quercia era simbolo di forza. Il termine 'robur' quercia rossa, veniva utilizzata in alcuni casi indiretti al posto del termine 'vis' forza.

La quercia era poi consacrata dai popoli Scandinavi a Thor, il dio dalla barba fiammeggiante come il lampo, sempre pronto a polverizzare i Thursi, i giganti, le forze malefiche per gli dei e per gli uomini. Le popolazioni celtiche la chiamavano anche 'l'albero del tumulto della spada' ed essa personificava il coraggio, l'eroismo guerriero, la resistenza e la fedeltà.

Quando il cristianesimo penetrò nel cuore delle foreste germaniche, i suoi primi nemici furono gli alberi. I monaci divennero perciò degli ardenti disboscatori: per combattere la credenza negli dèi pagani, bisognava abbattere gli alberi che erano la manifestazione visibile sulla terra della potenza degli dèi.

La quercia era anche simbolo di statura spirituale, rappresentata dalla notevole altezza che veniva raggiunta dall'albero.

Per le popolazioni celtiche era anche il simbolo dell'ospitalità: attirava le forze benefiche e allontanava quelle maligne, perciò era considerata la guardiana della casa presso cui era piantata. Per questo i pionieri americani avevano l'usanza di piantare una quercia presso la loro casa per tenere così lontano le forze del male."

La fase buia dell'anno sta giungendo al suo apice, ma proprio allora un nuovo Dio Sole nascerà, dando inizio ad un nuovo ciclo, ad un rinnovamento.

E' questo il solstizio d'Inverno, Yule, o ritorno della luce, che ha luogo il 21 dicembre, e il cui significato etimologico è ruota, a indicare che un altro giro è stato dato, negli eterni cerchi della ruota della vita.

In questa magica notte un vecchio Sole si sacrifica spegnendosi, mentre dal grembo notturno di Madre Terra nasce un nuovo Sole Bambino, il “figlio della promessa”, che rinasce dall’utero della grande madre all’alba, e si prepara a fecondarla con nuovi raccolti, garantendo la continuità della vita.

Molti furono i miti con cui gli uomini celebrarono questo importante momento di passaggio in ogni tempo.

Le popolazioni nordiche mettevano in scena la battaglia tra il Re Agrifoglio (che rappresenta l’anno trascorso) e il Re Quercia (che rappresenta il nuovo anno), che vince sul precedente. Oppure le nozze fatali tra la notte più lunga ed il giorno più breve, rappresentati dal sole e la luna, il Dio e la Dea.

Le popolazioni agrestri si riunivano, accendevano fuochi propiziatori e seguivano tradizioni le cui tracce troviamo ancora nelle moderne feste di Natale e Capodanno.

Nell’antica Roma si celebrava il “Dies Natali Solis Invicti”, il giorno della nascita del Sole Invincibile, in seguito assorbita dal Natale cristiano.

Anche la stessa festa di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, è un evidente richiamo al ritorno della Luce.

Yule è da sempre un momento propizio per tutti, in cui contattare la propria luce interiore, ed esprimere nuovi propositi e nuovi desideri.

Accogliamo anche noi il ritorno della Luce con la sacralità che è dovuta a questo evento, e nella profondità del nostro essere contattiamo la scintilla del nuovo Sole nascente, e il messaggio di speranza e di rinnovata fiducia che sempre accompagnano ogni rinnovamento.

Secondo le credenze italiane, ceche, germaniche, serbe e in tutta l'area celtica è un ciocco di quercia che a Yule bisogna far ardere sul fuoco, poiché la pianta è simbolo di rinascita, di avvento, di luce che torna dopo il buio.

La Luna Piena della Quercia è una luna femminile, misteriosa, introspettiva e depositaria di disegni segreti che solo lei conosce e vede dall'alto; è la custode delle trasmutazioni, descritta da Chicca Morone in "Plenilunio d'autunno":

Fili d'argento per legare i tuoi sogni
alle fragili foglie di una solida quercia.
Ma tu, Luna crudele, di chi rubi il respiro
per nutrirti di vita nell'ordire la trama
di voci nascoste, per morire a te stessa
e rinascere ancora più nera del corvo,
più bianca del giglio, più rossa del drago.

Affidiamoci alla saggezza dei suoi raggi argentati. Confidiamo nella certezza che la luce solare ha già iniziato la sua trasformazione... il nuovo Sole sta nascendo e il destino è nelle mani della Dea Selene, che risplende nel pieno del suo vigore tra i rami delle querce inviolate e incorrotte.

Prendiamo coraggio nei suoi raggi, perché questa lunazione, più di tutte, è simbolo della forza.

Una forza al femminile-lunare, coraggiosa e tenace che si basa sulla voce della conoscenza, la voce della saggezza, la voce d'amore e pace che viene dall'interno. La forza lunare capace di amare e sostenere. Una forza autenticamente magica, come quella che la quercia è condensa nella ghianda, simbolo di vita e di potenzialità.

Come le ghiande di quercia ogni soggetto umano è portatore di talenti, assicura James Hilmann, autore della Teoria della Ghianda: "La vocazione, il destino, il carattere, l'immagine innata: le cose che, insieme, sostanziano la Teoria della Ghianda, l'idea cioè che ciascuna persona sia portatrice di un'unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di poter essere vissuta"…(Il codice dell'anima, James Hillman, Adelphi 1998)

Nell'universo pagano abbiamo diversi esempi della forza della ghianda che si è realizzata in individui unici: figure femminili del passato e contemporanee che con i loro miti o i loro scritti e il loro vissuto sono state guide e luci sui nostri sentieri.

Alla nuova luce che scaturisce dalla nascita del nuovo Sole, si sommerà la luce del plenilunio in Cancro che potenzierà le energie di rinascita e trasformazione.

In natura come dentro di noi, siamo infatti nel tempo del Sagittario, terzo della triade del fuoco.

Questo non è il fuoco iniziatore dell’ariete, né il fuoco del cuore leonino. Questo è il segno che apre le porte allo spirituale, insegnandoci che la natura umana per essere completa ha anche bisogno di credere in qualcosa, ha bisogno di una fede.

E così il fuoco del Sagittario, domicilio del grande Giove, è una freccia che punta verso l’alto e vibra nella ricerca di verità, di conoscenza, di significato.

Essendo vicini al solstizio d'inverno. In prossimità dell'inverno astronomico, nell'emisfero nord la durata del dì decresce gradualmente fino al 21 dicembre, data del solstizio d'inverno, quando il sole raggiunge il punto più basso della sua orbita.

A partire dal 23 dicembre si assiste al fenomeno opposto: le giornate si allungano lentamente e il sole riprende a salire rispetto all'orizzonte.

Apparentemente, i vegetali appaiono totalmente immersi nel sonno dell'inverno, ma in realtà anche in questa parte dell'anno i loro tessuti registrano le impercettibili onde cosmiche che arrivano dalla luna.

Tradizionalmente si ritiene che tali influssi siano particolarmente benefici quando il chiaro di luna si accompagna a notti limpide e fredde. Quando questo avviene è molto probabile che la prossima annata sarà più rigogliosa, la vendemmia più ricca e i raccolti più precoci.

La Luna Piena di Dicembre oltre che con il nome di Luna della Quercia, è conosciuta anche con i seguenti appellativi, Luna di Dicembre, Luna della Quercia d’Inverno, Luna delle Ghiande, Luna Amara , Luna Pesante , Luna Fredda , Luna di Rispetto, Luna di Yule, Luna del Fuoco e delle Ceneri, Luna dei Pesci, Luna della Pesca, Grande Luna d’Inverno, Luna dell'Oca, Luna del Tempo del Freddo, Luna della Grande Orsa, Luna della Caduta delle Corna dei Cervi, Luna di Rotazione, Luna dell'Ustione.

Erbe: agrifoglio, edera, vischio, abete.
Colori: rosso sangue, bianco e nero.
Fiori: vischio, agrifoglio, cactus.
Profumi: violetta, patchouli, geranio, incenso, mirra e lillà.
Pietre: peridoto, serpentina, giacinto, crisolito.
Alberi: pino, abete, agrifoglio.
Animali: topo, renna, cavallo, orso, cervo, cornacchia, pettirosso.
Divinità: Hathor, Hecate, Neith, Athena, Minerva, Ixchel, Osiride, Moire, le Norne- Parche.

Energia : rafforzare, morire, rinascere ; Le maree della Terra cambiano. Oscurità. Alchimia personale. Resistenza, morte, rinascita; Tenebre, piccoli artifici personali. sentieri spirituali. Incontro con amici e famiglia, i solitari e i poveri

Suggerimenti:

La quercia da sempre rappresenta l'aspetto maschile della Divinità e il flusso naturale tra il mondo fisico e spirituale. Questo per vari motivi. Innanzitutto, nel mondo fisico, il tronco e i rami crescono e si allungano verso il cielo, mentre le radici affondano nelle regioni occulte del mondo sotterraneo. In secondo luogo, c’è un rimando al Re Agrifoglio che simboleggia gli ultimi mesi dell’ anno. Il Re Quercia si insedia nel giorno del solstizio di inverno portando con se il ritorno della luce rappresentando il nuovo Sole. Poi c'è il vischio che cresce nonostante l'inattività della natura, spunta dai rami della quercia con bacche che simboleggiano il seme del Signore della foresta. Il vischio ci ricorda che la vita non fa che rinnovarsi. Mentre questa luna è piena si deve ricordare che tutti siamo parte del cosmo.

Celebrate il ritorno della luce con ramoscelli di vischio, salice e quercia, regalate lumini per testimoniare questo momento.

Indossa abiti bianchi o gialli per dare il benvenuto al sole.

Decorare l'altare con agrifoglio vischio, agrifoglio, salice, quercia e simboli solari.

~ Usa candele bianche e l'incenso di luna piena o incenso puro.

~ Segna il perimetro del cerchio con candele gialle e semi di girasole che andranno poi piantati in primavera e dati agli uccellini.

~ Per il banchetto sono ideali biscotti allo zenzero, succo di mele e sidro spaziato.

~ Decorate un moccolo a spirale con agrifoglio poi metteteci una candela attribuite alla candela tutti i problemi o cattive abitudini che avete preso durante l'anno accendete la candela e liberate tutte le cose spiacevoli recitando

Io vi libero e libero sarò
Su di me più potere non avete
Con l’amore nel cuore ve ne andrete
E a me stesso una nuova vita donerò

Lasciate consumare la candela e bruciate l'agrifoglio su un piatto spargendo poi le ceneri al vento. la vita ricomincia.

~ Se la luna cade prima del sabba accendi una candela per facilitare la nascita del sole inizia benedicendo il porta candele giallo o bianco.

Luce del Mondo – Luce del Sole
Quando risorto sarai
Il tuo calore arrecherai
Che la tua nascita sia senza pena

E che la tua luce possa di nuovo risplendere serena

Lasciate bruciare la candela prima che si spenga , e accendetene un altra con la sua fiamma , usatela poi il giorno del Sabba di Yule
Rituale
L'altare si può allestire nella totalità del bianco, (colore associato alla Luna), con la presenza di candele di questo colore e di minerali quali il quarzo bianco, il cristallo di rocca e ovviamente la pietra di luna. Per la fumigazione si potranno impiegare incensi al profumo di lavanda e gelsomino, piante sacre alla Luna.
Dopo aver invocato i quattro elementi ed esserci raccolti in meditazione, si possono fare alcune di queste attività:
- fare un bagno caldo per rigenerarsi e rilassarsi;
- abbracciare il proprio lato più tenero e prendersi cura di se stessi, dei familiari e degli animali domestici (che sono a tutti gli effetti dei familiari);
- mostrare empatia verso se stessi, poiché non è stato un anno semplice e quindi è comprensibile che le nostre emozioni non siano sempre state le migliori, il nostro aspetto sia peggiorato e che i nostri progetti siano stati disattesi. Impariamo da questo 2020 ad accertare il Buio come la Luce una volta per tutte e senza paura, perché come disse la cantante Eartha Kitt (nata di Luna Piena in Cancro): "La mia ricetta per la vita è non avere paura di me stessa, di quello che penso e delle mie opinioni".



Nella Magia e nella Stregoneria le Fasi Lunari rivestono un ruolo fondamentale per la riuscita degli incantesimi. Nell’approfondimento dedicato ai Giorni e alle Ore Planetarie abbiamo detto che non è sempre così indispensabile attenersi a queste indicazioni temporali (per quanto utili esse siano!), ma per quanto riguarda le Fasi Lunari il discorso è completamente diverso. La Luna, al di là della sua centralità in qualsiasi tradizione esoterica che si rispetti, non è un pianeta qualsiasi. La Luna è il “pianeta” più vicino alla terra (il suo satellite), e dunque quello che esercita la massima influenza astrale sul nostro.




LE FASI LUNARI

La Luna orbita a una distanza media di circa 384 400 km dalla Terra e la sua orbita, detta “mese sinodico”, dura circa 28 giorni. Il “mese sinodico” si divide in otto Fasi Lunari, termine con il quale si indicano le condizioni di illuminazione della Luna in base alle diverse posizioni di quest’ultima rispetto alla Terra e al Sole.

Le otto Fasi Lunari sono:

Luna Nuova ( Novilunio)


Luna Crescente 


Primo Quarto


Luna Crescente-(Gibbosa Crescente)


Luna Piena


Luna Calante-(Gibbosa Calante)


 Ultimo Quarto


Luna Calante




Tradizionalmente, in Magia e Stregoneria, il “mese lunare” è diviso in quattro fasi e non otto, tuttavia è bene considerarle otto per valutare l’energia posta in essere dall’influenza lunare del momento rispetto ai rituali magici che ci accingiamo a compiere. Per taluni incantesimi potrebbe essere necessaria un’influenza più dolce e quindi potrebbe essere opportuno operare in Luna Crescente e non nel Secondo Quarto. Per altri incantesimi ancora invece potrebbe essere necessario fare il ragionamento opposto e scegliere dunque di operare in una Fase Lunare dall’influsso energetico più significativo. Naturalmente si tratta di considerazioni rivolte a praticanti di livello avanzato (d’altronde il discorso è assai ampio), pertanto nel prossimo paragrafo faremo semplicemente un rapido excursus solamente delle quattro Fasi Lunari principali.


TIPOLOGIE DI RITUALI MAGICI PER OGNI FASE LUNARE


LUNA CRESCENTE:

La Luna Crescente propizia tutti i rituali magici di “avvicinamento” e, più in generale, di tutto ciò che è affine con il concetto di attrazione. Rituali d'amore, rituali per il denaro, rituali per il lavoro, rituali per vincere al gioco et cc. 

LUNA PIENA:

La Luna Piena propizia ogni tipo di rituale magico, specialmente quelli per avere fortuna e protezione, ma anche quelli di Magia Nera (seppur sia maggiormente indicata la fase di Luna Nuova per questo genere di incantesimi).

LUNA CALANTE:

La Luna Calante propizia tutti i rituali magici di “allontanamento” e, più in generale, di tutto ciò che è affine con il concetto di repulsione. Slegamenti d'amore, rituali di allontanamento et etc.

LUNA NUOVA:

La Luna Nuova propizia ogni tipo di maleficio, ma anche tutto ciò che è affine al concetto di rinnovamento. Pertanto è indicata tanto per gli incantesimi di Magia Nera quanto per quelli di Magia Bianca.



CASE LUNARI

Secondo l’astrologia indiana durante il “mese sinodico” la Luna transita da una dimora zodiacale all’altra e, pertanto, ogni giorno del ciclo lunare riceve l’influenza astrale di ognuna di queste dimore. Per ognuno dei giorni del mese lunare abbiamo riportato le tipologie di incantesimi più affini alla dimora corrispondente.
Primo Giorno: Sole in Ariete – Incantesimi per propiziare un buon inizio alle nuove imprese.
Secondo Giorno: Luna in Ariete – Incantesimi per attirare denaro.
Terzo Giorno: Marte in Ariete – Incantesimi per migliorare nello studio e nei lavori di tipo intellettuale.
Quarto Giorno: Mercurio in Toro – Incantesimi per propiziare successi commerciali.
Quinto Giorno: Giove in Toro – Incantesimi per sviluppare poteri psichici o per migliorare le proprie capacità di rapportarsi in ambito sentimentale.
Sesto Giorno: Venere in Gemelli – Incantesimi per propiziare la fortuna in ambito economico e/o finanziario.
Settimo Giorno: Saturno in Gemelli – Incantesimi d’amore in generale e per proteggersi da eventuali litigi.
Ottavo Giorno: Sole in Cancro – Incantesimi d’amore in generale e per proteggersi da eventuali incidenti se si devono fare dei lunghi spostamenti.
Nono Giorno: Luna in Cancro – Incantesimi per risolvere problematiche di tipo economico e/o finanziario e per proteggersi da malefici.
Decimo Giorno: Marte in Cancro – Incantesimi per proteggere la propria casa e per allontanare i propri nemici.
Undicesimo Giorno: Mercurio in Leone – Incantesimi per risolvere problematiche legate a cause legali.
Dodicesimo Giorno: Giove in Leone – Incantesimi per propiziare la buona fortuna in generale.
Tredicesimo Giorno: Venere in Vergine – Incantesimi per attirare denaro.
Quattordicesimo Giorno: Saturno in Vergine – Incantesimi per propiziare nuove conoscenze in ambito amoroso.
Quindicesimo Giorno: Sole in Bilancia – Incantesimi per favorire coincidenze fortunate.
Sedicesimo Giorno: Luna in Bilancia – Incantesimi per proteggersi dai propri nemici e allontanarli o per farla pagare a una persona che ci ha fatto del male.
Diciassettesimo Giorno: Marte in Bilancia – Incantesimi per proteggere il proprio rapporto amoroso affinché duri nel tempo e per proteggere la propria casa.
Diciottesimo Giorno: Mercurio in Scorpione – Incantesimi per far riconciliare le persone e per favorire la fertilità e il concepimento.
Diciannovesimo Giorno: Giove in Scorpione – Incantesimi per risolvere e superare difficoltà di ogni tipo.
Ventesimo Giorno: Venere in Sagittario – Incantesimi per risolvere e superare difficoltà di ogni tipo e per rendere più mansueta una persona aggressiva.
Ventunesimo Giorno: Saturno in Sagittario – Incantesimi per propiziare la stabilità economica e/o finanziaria.
Ventiduesimo Giorno: Sole in Capricorno – Incantesimi per realizzare un desiderio.
Ventitreesimo Giorno: Luna in Capricorno – Incantesimi per stringere nuove amicizie e per sviluppare poteri medianici.
Ventiquattresimo Giorno: Marte in Capricorno – Incantesimi per propiziare la riuscita di affari importanti.
Venticinquesimo Giorno: Mercurio in Acquario – Incantesimi per propiziare l’ottenimento di notizie e/o messaggi.
Ventiseiesimo Giorno: Giove in Acquario – Incantesimi per sviluppare poteri psichici e creatività in generale.
Ventisettesimo Giorno: Saturno in Pesci – Incantesimi per attirare denaro.

...la Grande Dea



Molti popoli antichi ritenevano che la Luna morisse ogni alba per poi risorge il giorno dopo, forse per questo motivo la troviamo associata a Ecate, divinità pre-ellenica del mondo ctonio.
Come la Luna, Ecate è «Splendente», infatti uno dei suoi attributi è la fiaccola con la quale rischiara l’animo dalle tenebre dell’ignoranza, così come la Luna rischiara la notte. La notte è il momento della giornata durante il quale la Terra è più simile al mondo infero, ed è allo stesso tempo il momento più propizio per i sogni.


Per questo motivo così come la Luna è la Signora della Notte, Ecate è la divinità Triplice poiché è in grado di viaggiare fra i mondi, ed è l’unica a condividere con Zeus la signoria sul Cielo, sulla Terra e sul Mare.
Apportatrice di conoscenza, Ecate è protettrice della Sibilla Cumana e degli oracoli in genere ma anche di tutte quelle arti magiche che un tempo facevano parte delle scienze umane quando materia e spirito erano per l’uomo una sola cosa.
Durante il Medio Evo Ecate fu rivestita del ruolo di «Regina delle Streghe», insieme ad Artemide anch’ella divinità Lunare. La Luna, infatti, è l’astro che maggiormente influenza il nostro pianeta e i suoi abitanti, è perciò da tenere in grande considerazione per ogni operazione che ci apprestiamo a compiere, nel campo della Magia, della Spagiria, dell’Alchimia  e in qualsiasi momento della nostra vita.
In effetti l’esperienza dimostra che un rituale eseguito nel «momento lunare corretto» ha oltre 85% di possibilità di riuscire, naturalmente se si agisce con fede e soprattutto per scopi nobili e altruistici.
Per contro un rituale fatto in un momento lunare sfavorevole va a buon fine solo nel 15% dei casi. È nella scelta errata dei tempi che troviamo la spiegazione degli insuccessi dei numerosi maghi dilettanti.


Le fasi lunari

In questa pagina troverete solo un breve accenno alle fasi lunari delle quali parleremo in dettaglio in una pagina apposita di prossima pubblicazione.

Esse sono tre:

Crescente: durante questa fase la Luna era chiamata Vergine Ecate o Aglaia (una delle tre Grazie) o ancora Selene. Nella mitologia nordica invece questa fase era associata ad Urdhr, una delle tre Norne.
In tale periodo, infatti, la luna è propizia per tutto ciò che rappresenta novità e inizio. E’ perfetta per stringere legami e patti, iniziare progetti e attività, e tutto ciò che (in generale) riguarda l’accrescimento.

Piena: durante questa fase, gli antichi nominavano la Luna Ecate Matura o Madre, Persefone, Talia (una delle Grazie), o Artemide/Diana. I nordici associavano questa fase a Verdhandi, personificazione del Presente.
E’ la Luna della prosperità, la fecondità, le conferme e la conoscenza. E’ la luna migliore per intraprendere studi, confermare desideri e propositi, cogliere i frutti di lavori e progetti e le operazioni che hanno come oggetto o fine la prosperità e la fecondità.

Calante: detta anche Ecate Anziana o Demetra, Eufrosina (la terza delle Grazie) è la luna dello svuotamento, del termine. I nordici l’associavano a Skuld , una delle tre Norne.
La Luna Calante è il momento perfetto per rituali di allontanamento e di purificazione, per interrompere abitudini e situazioni o relazioni che non hanno più ragione d’esistere e per tutto ciò che ha come oggetto (o scopo) il porre a termine e la diminuzione.

A queste tre fasi si aggiunge la Luna Nuova, detta anche Luna Nera o Ecate Infera. Durante tale stadio la Luna non è visibile dalla Terra. Secondo gli antichi essa moriva per rinascere dopo tre giorni con un nuovo ciclo e la corrispondente «Luna Crescente».
In pratica la Luna Nuova è molto potente ed è bene fare attenzione alle operazioni che si compiono in questo periodo.
Come Luna appartenente al mondo infero, la Luna Nera presiede ai malefici e ogni magia di carattere distruttivo. Sebbene non tutti i rituali distruttivi siano «malefici» e «disarmonici», sconsigliamo di compierli durante questa fase a causa dell’eccessivo potere sprigionato dall’astro. Meglio eseguire tali rituali in «fase calante».
Come dicevamo, la «Luna Nuova» è legata al momento appena precedente la rinascita. È dunque la Luna del riposo, del «non agire», dell’accumulo di nuove forze per (successivamente) acquisire nuove conoscenze.
A tal proposito è vivamente sconsigliata ogni operazione pratica per dedicarsi allo studio, la meditazione e la divinazione, operazioni che in questo momento astrologico ricevono influssi particolarmente benefici.


Un importante dato da tener presente per le nostre operazioni è la «luminosità» dell’Ecate Celeste; questo dato è importante poiché gli effetti del nostro satellite sono strettamente correlati dalla quantità di luce che riesce a riflettere.

Come potete notare nel nostro «calendario» sono riportati con precisione i giorni e l’ora in cui avvengono le prossime quattro fasi principali.
Quest’ultima indicazione sarà assai utile nel momento in cui dobbiamo compiere un determinato lavoro che necessita di maggior accuratezza riguardo al momento propizio.


Preghiera alla Luna

La seguente orazione va preferenzialmente recitata di notte, il quattordicesimo giorno del mese lunare (Plenilunio), specialmente quando la Luna è foriera di influssi positivi.

Preghiera alla Luna

«Ti sia benigno Iddio, o Luna, Signora benedetta, prospera, fredda e umida, giusta e bella. Tu sei capo e chiave di tutti gli altri pianeti, leggiadra nei tuoi movimenti, fonte di vivida luce, Signora di letizia e di gaudio come di buone parole, di buona fama, di buon regno fortunato.
Tu ami le leggi e le rifletti sul mondo, sempre sottile nei tuoi pensieri. Apprezzi ed ami le gioie, i canti, i giochi; sei la Signora degli ambasciatori e dei nunzi, capace di svelarne i segreti. Sei libera e preziosa; fra tutti i pianeti il più vicino alla Terra; di tutti la più grande, la più luminosa; tu, che sei foriera del bene e del male, colleghi i pianeti l’uno all’altro, trasmettendo loro la tua luce e rettificandoli con la tua bontà, a prescindere dalla loro effettiva essenza.
Tutte le cose di questo mondo sono abbellite o danneggiate da te. Sei l’alfa e l’omega di ogni cosa. La tua nobiltà ed il tuo nome superano quelli di tutti i pianeti. Perciò mi rivolgo a te. E lo faccio in nome di Celan, l’angelo che Dio ti ha messo appresso quale tuo complemento, affinché tu abbia pietà di me ed accolga la mia preghiera, ricevendo quanto ti espongo, anche a ragione dell’umiltà che nutri verso il nostro Alto Signore del suo regno.
Ti invoco per tutti i tuoi nomi; Camar in arabo, Mehe in fenicio, Zamahyl in greco, Cerim in indiano e Celez in romano; spero che in questo modo e in questo luogo tu possa apprendere le mie suppliche.» (Picatrix, Maslama al-Magriti)



fonti
https://www.facebook.com/kristalRei/posts/314181717025999
https://www.facebook.com/ilCalendarioPagano/posts/3739934962782444
https://www.facebook.com/Lanima-delle-Streghe
Bonura Stefania, Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto, Newton Compton Editori, 2018,
Bormetti Matteo, Api e miele nel Mediterraneo antico.” ACME 67.1, 2014.
Trocchi Cecilia Gatto, Enciclopedia illustrata dei simboli. Gremese Editore, 2004.
Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in discipline bio-naturali
www.risorsedellanima.it
https://www.facebook.com/magiaverdetradizionipopolari
https://www.facebook.com/druidielecreaturedelbosco
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2670029909955136&id=1470711656553640
https://www.facebook.com/TarocchieStreghe
https://www.facebook.com/LucryCristalliMagia
La Magia della Luna
La sorgente pagana
- D.M

2 commenti:

Sono le di

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche

Le feste celtiche