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Re Artù:La verità oltre la leggenda

il Sabba delle streghe

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Simbolismo Celtico

Simbolismo Celtico
I celti avevano una cultura molto particolare, sorta nel nord Europa tra il 750 ed il 12 a.C. Inizialmente nessuno si riferiva a loro chiamandoli celti, infatti questo termine è una moderna invenzione per descrivere la collettività di tribù che vivevano in quelle zone durante l’Età del Ferro.
Per questi popoli la simbologia aveva un potere incredibile e influiva enormemente sulle loro vite. Attraverso i simboli, i celti raccontavano storie o trasmettevano credenze religiose, ricevevano forza, fertilità o protezione. Grazie ai racconti di bardi e cantastorie, le origini di questi simboli sono arrivati fino ai nostri giorni.
Un altro importante mezzo di diffusione dell’antica cultura celtica sono i manufatti: i simboli erano incisi su legno, pietra o venivano rappresentati in gioielli e monili. In questi segni che ancora oggi magari portiamo addosso o vediamo spesso attorno a noi, si nascondono significati misteriosi che i nostri antenati avrebbero saputo interpretare.
In questo articolo andremo quindi alla scoperta dell’antica simbologia celtica. 

 La Croce di Brigid
Questa croce fatta di giunchi intrecciati è assai più antica di quella cristiana, e forse proprio a causa di questo simbolo, oltre al fatto di essere una dea dispensatrice di luce e benevolenza, Brigid è chiamata anche la Maria Gaelica. Oltre a un’antica dea pagana, vi è anche una santa che porta questo nome, Santa Brigida, che fondò il monastero di Kildare in Irlanda.
La dea Brigid era figlia del Dagda, il più vorace tra i Tuatha de Danann, ed era una figura talmente importante che l’Irlanda non poté farne a meno nemmeno dopo la conversione al cristianesimo, perciò la fece sopravvivere nella propria cultura attraverso il nome di una santa.
Secondo la leggenda, la croce di Brigid protegge dal male, dal fuoco e porta abbondanza nelle case in cui è custodita. Sarebbe una rappresentazione della Stella Polare e del percorso che il Carro Maggiore compie attorno ad essa ogni anno, girando con la precisione della lancetta di un orologio.
Veniva confezionata specialmente per la celebrazione di Imbolc, durante la quale si festeggiava il ritorno della Luce.

Il Claddagh
Questo cuore incoronato stretto tra due mani è associato alla leggenda di Claddagh, un piccolo villaggio di pescatori situato nei pressi di Galway. Si racconta che un giovane nato a Claddagh di nome Richard Joyce venne assalito dai pirati mentre si trovava in mare, diretto verso le Indie orientali. Fu catturato e condotto fino in Africa, dove venne venduto al mercato degli schiavi. Trascorse numerosi anni in catene, ripensando alla sua verde Irlanda e non desiderando altro che farvi ritorno.
Richard era stato comprato da un orafo arabo e aveva il compito di aiutarlo a fondere il prezioso metallo e, con il passare del tempo, d’imparare a lavorarlo. Ogni giorno, senza farsi vedere, Richard rubava un frammento d’oro e con il passare degli anni riuscì finalmente ad averne abbastanza da confezionarsi un anello. Sognava di tornare in Irlanda e di donarlo alla ragazza che amava, anche se al momento quelle sembravano solo fantasie irrealizzabili.
Nel 1689, re Guglielmo III d’Inghilterra pretese che tutti gli inglesi catturati venissero rilasciati, e Richard Joyce poté quindi rivedere la sua amata, oltre che alla sua carissima terra verde. Tornato a casa, scoprì che durante tutti i lunghi anni di prigionia, la fanciulla non aveva smesso di amarlo e di attendere speranzosa il suo ritorno.
Richard le donò allora l’anello che aveva forgiato per lei, e che divenne un simbolo diffuso non solo a Claddagh, ma in tutta l’Irlanda. Il cuore naturalmente simboleggia l’amore, mentre la corona rappresenta la lealtà e le due mani che si stringono sono amicizia e affetto: queste sono infatti le colonne portanti del vero amore.

Il Trifoglio
Nelle verdi colline irlandesi il trifoglio è una pianta molto diffusa. Fu San Patrizio a renderlo famoso e ora infatti è divenuto uno dei simboli maggiormente legati all’Irlanda.
San Patrizio si riferì alle tre foglie per spiegare ai pagani il concetto di trinità, durante la sua missione di evangelizzazione. Il trifoglio però era una pianta considerata importante anche prima, sin dal tempo dei druidi. Secondo i celti, infatti, ciascuna cosa aveva il suo corrispettivo negli alberi, utilizzavano infatti L' Ogham, un particolare modello di alfabeto che racchiudeva significati mistici e dove ogni lettera simboleggiava un tipo diverso di albero.
Prima della venuta del cristianesimo, i druidi sapevano che tre sono i reami: quello della terra, quello dei cieli e quello dei mari; che tre sono le fasi della vita così come gli aspetti della dea madre.
L’Arpa Celtica
L’arpa era uno strumento musicale molto popolare nell’antica Irlanda, e tuttora ne è lo strumento nazionale. Si ritiene che venne introdotta nell’Europa precristiana dai navigatori fenici, che la portarono sin lì dall’Egitto, dov’era già conosciuta. L’esemplare più antico che ci è rimasto appartiene al XV secolo, quindi è relativamente recente, se pensiamo che tale strumento era suonato sin dal tempo dei sumeri.
In Irlanda però l’arpa era amata più che altrove, infatti era considerata così importante per la cultura celtica che nel XVI secolo i reali inglesi, che cercavano di sottomettere l’Irlanda e di placare l’ardente e ribelle spirito irlandese, ordinarono di bruciare tutte le arpe e i loro suonatori. Trascorsero 200 anni prima che la musica dell’arpa potesse nuovamente allietare liberamente i cuori irlandesi.
Si dice che l’arpa rappresenti l’immortalità dell’anima, ed è lo strumento del Dagda, dio in grado di placare chiunque con il dolce suono delle corde pizzicate con la sua mano sapiente.

Crann Bethadh: L'Albero della Vita
Come moltissime altre culture, anche i celti avevano la loro versione dell’Albero della Vita. Gli alberi avevano inoltre per loro una simbologia molto speciale grazie all’alfabeto oghamico, che associa le piante a importanti significati.
La quercia era l’albero più importante di tutti, una pianta considerata sacra. Non è un caso se i druidi, i sacerdoti celtici, devono il loro nome proprio alla quercia, che si chiamava duir.
I rami più anti del Crann Bethadh toccano il cielo, mentre le sue radici affondano nella terra, portando avanti l’antichissima alleanza tra ciò che sta sopra e ciò che sta sotto. Il suo tronco è inoltre l’asse cosmico che mette in comunicazione tutto il creato.
Ha molto in comune con Yggdrasil, il grande albero della mitologia norrena.

L’Uomo Verde
Chiamato anche Derg Corra, Viridios o Jack o’ the Green, l’Uomo Verde fa parte del novero delle divinità della natura e della forza generativa diffuse in tutto il mondo. E’ portatore di fiori, frutti e quindi di abbondanza. Rappresenta la ciclicità del regno naturale, che sembra morire per poi rinascere.
Viene raffigurato come un uomo interamente coperto di fogliame, mostrandosi come una versione maschile della più conosciuta Madre Natura.

Triskele
Uno dei più antichi simboli celtici è la Triskele, i cui primi esemplari sono datati intorno al 3000 a.C. e che rappresenta l’unità ma anche la trinità. Il tre era un numero importante nella cultura celtica e troviamo triadi sia nella mitologia che nell’arte e nella letteratura.
Tutto secondo i celti era la sfaccettatura di una triade. Possiamo trovare il simbolo inciso sulle pietre di Newgrange, uno dei luoghi di culto più antichi d’Irlanda, che risale al periodo Neolitico, nel 3200 a.C.
Il motivo decorativo della Triskele è nato prima dei celti e venne poi assorbito nella loro tradizione. Appare nella Grecia antica ed è anche il simbolo della Sicilia, che un tempo era chiamata Trinacria a causa della sua forma triangolare.
Oltre a simboleggiare il concetto di trinità (inteso in senso pagano), la Triskele è anche il movimento e il continuo e ciclico scorrere del tempo.

Se aggiungiamo implicazioni collegate alla Luna insieme al Triskell abbiamo a che fare con le seguenti implicazioni:

SIMBOLISMO LUNARE ASSOCIATO AL TRISKELL
Mistero
Femminile
Intuizione
Sottigliezza
Subconscio
Spiritualità
Illuminazione
Desiderio nascosto.
Come si può notare il simbolo del triskell indica molto di più di un semplice simbolo con tre gambe in movimento, diciamo che i suoi significati simbolici vanno molto oltre la semplice comprensione comune avendo connati molto più sviluppati di ciò che si può pensare a riguardo.
SINTESI DEI SIGNIFICATI SIMBOLICI TRISKELL
Crescita personale
Sviluppo umano
Espansione spirituale.
Esso simboleggia anche la trinità che può essere rappresentata mediante tre spirali o nodi, questo secondo l'arte celtica e nordica, che sta a significare le tre parti della persona, o i tre mondi (mente, corpo e spirito; mondo infero, mondo umano e mondo superiore) che convivono insieme in un unico eterno ciclo di nascite e morti. I nodi celtici sono molto importanti nella tradizione celtica e nordica, infatti vengono disegnati o incisi in molti supporti come è stato verificato dagli archeologi con il ritrovamento di moltissimi oggetti,

La Croce Celtica
Anche se la croce è un simbolo cristiano, in questa versione si tratta di qualcosa di più antico. Il cerchio con i quattro segmenti rappresenta il sole in molte culture, anche orientali.
Una leggenda narra che San Patrizio disegnò una croce su una pietra circolare venerata dai druidi e che per questo si diffuse in Irlanda il simbolo della croce inscritta in un cerchio. In questo modo il cristianesimo e la cultura celtica si fusero in un simbolo che racconta della passione di Cristo ma anche della grande ruota cosmica che continua il suo eterno ciclo.
Col passare del tempo, la forma si allungò e non si trattò più di una croce all’interno di un cerchio, ma piuttosto di un cerchio posto al centro di un’alta croce. In questa versione è largamente diffuso in chiese, cimiteri e luoghi sacri cristiani.

Awen
Awen è una parola gallese che significa “ispirazione”, anche se letteralmente vuol dire soffio, ovvero una benevola brezza capace di parlare al cuore del poeta. Questo simbolo compare in tempi recenti: lo troviamo nella traduzione del Mabinogion di Charlotte Guest del 1838. Il Mabinogion è una serie di racconti provenienti dalla tradizione celtica e gallese che narra di bardi, druidi ed eroi che non sono altro che la versione originaria delle leggende arturiane e delle gesta dei Cavalieri della Tavola Rotonda.
Il simbolo è diventato di uso comune nel neo druidismo, i cui membri sostengono che le tre linee contenute nel cerchio rappresentino il cielo, la terra e il mare; il corpo, la mente e lo spirito così come la saggezza, l’amore e la verità.

Triquetra
La Triquetra, conosciuta anche come Nodo della trinità, si rifà a un’altra simbologia diffusa in numerose culture, ovvero quella legata all’ Uroboro, il serpente che si morde la coda, l’emblema dell’infinito. Si tratta di un segno che non ha un inizio né una fine, ed è composto da un unico tratto continuo e per questo simboleggia l’eternità.
In esso possiamo trovare nuovamente la preponderante presenza del numero tre, che come abbiamo visto era cara ai celti per numerosi motivi. Richiama il mondo norreno, dove esiste un simbolo simile, chiamato Valknut,che è connesso a sua volta all’ideale di vita eterna.
Simboli Celtici. In generale Intrecci e Nodi rappresentano la Continuità della Vita, l'infinito susseguirsi di nascita e morte, giorno e notte, ecc. Per i Celti la Vita non aveva un inizio e una fine, ma procedeva con continuità e infatti non esistono leggende sulla creazione del Mondo nella mitologia celtica.
Gli intrecci e i nodi formati da animali, vegetali ed esseri umani o da semplici linee rappresentano lo scorrere dell'energia divina nelle forme, della Vita Unica che incessantemente riempie e vivifica le molteplici manifestazioni materiali. La morte è solo l'abbandono delle forme da parte di questa energia per trasferirsi altrove, per continuare a scorrere.
Muore chi si identifica con le forme; è immortale chi si identifica con l'Energia della Vita.
Gli intrecci rappresentano perciò la Vita, l'energia spirituale, il percorso di crescita, la continuità, la resurrezione, le relazioni con tutti gli esseri (minerali, vegetali, animali, umani e divini), l'immortalità nel movimento, la buona fortuna che deriva dalla capacità di mettere in moto le energie vitali e collaborare coscientemente con esse, ed ecco che vengono spesso usati nei tatuaggi celtici.
nascita/crescita/maturazione/invecchiamento/morte/rinascita e vengono usati come talismani di protezione contro le negatività e anche come rinforzo dell'energia spirituale che vive dentro di noi. Sono anche 'mandala' di meditazione (seguendo con gli occhi il loro percorso è possibile entrare in un differente stato di coscienza), come facevano i monaci del cristianesimo celtico che leggevano una pagina del Vangelo e quindi seguivano con lo sguardo le forme degli intrecci a bordo pagina riflettendo sulla lettura e, cambiando stato di coscienza, riuscivano a evocare il significato profondo della Sacra Scrittura e del suo messaggio spirituale.

Nodo Celtico dell'Amore
Questo modello è stato trovato intagliato a Meigle in Perthshire, Scozia. È creato da una linea continua, che rappresenta l'eternità, la fedeltà, e l'unità. Il disegno interno quattro trifogli, ogni trifoglio rappresenta una delle quattro stagioni. Il trifoglio rappresenta le tre forze della natura: la terra, l'aria e l'acqua. Il simbolo fu più tardi usato dai cristiani a simboleggiare la triplicità sacra e questo fece più facile unire le credenze cristiane e pagane. Il cerchio che circonda il disegno simboleggia il sole.

Nodo di Iona
Questo simbolo indica il raggiungimento della pace interiore. Questo disegno è spesso usato come un talismano: una linea continua che rappresenta l'eternità, la fedeltà, e l'unità forma quattro trifogli, simboli delle tre forze della natura: la terra, l'aria e l'acqua. I trifogli sono quattro per rappresentare le quattro stagioni. In tempi successivi i cristiani vollero leggerlo come un simbolo per rappresentare la trinità.

Nodo di Afsling
Questo simbolo è molto importante e rappresenta il cambiamento. Si ritrova in tutte le culture del mondo con significati simili. Per i nativi americani rappresenta le stagioni, per gli orientali è un simbolo divino, nella cultura greca classica è usato spesso per i bordi. Per i celti è anche un simbolo guardiano che protegge dal male. Il disegno rappresenta i cambiamenti nella vita di una persona. In disegno con le braccia che si estendono verso l'esterno significa crescita ed una fonte di forza.

Il Sostegno di Donough
Questo disegno è stato usato spesso su bordi ed architravi. E' un simbolo di sostegno e di protezione. Il disegno è formato da frecce che indicano verso l'esterno che rappresentano la crescita e da frecce che indicano verso l'interno che rappresentano la stabilità. Può quindi venire considerato come una guardia verso le forze esterne ed una sorgente per la pace interiore.

Croce Annodata
Questo modello molto intricato è simile ad esempi trovati sul Bealin Cross. Questo modello è creato usando una linea continua in quattro quadranti. Questo disegno, visto da lontano forma una croce nel suo centro e può essere portato come un simbolo protettivo.

Rosa di Pruno
Dalla High Cross Kilfenora, Co. Clare. Il lavoro a nodo triangolare è raro in Irlanda ma ben conosciuto in molte parti della Scozia. Il trifoglio ai tempi dei druidi fu utilizzato per rappresentare le tre forze della natura: la terra, l'aria e l'acqua. I vertici del triangolo verso il centro indicano la crescita interiore o spirituale. La rosa ed il rovo si intrecciano denotando l'armonia tra la forza della spina e la morbidezza del petalo. Il disegno rappresenta la crescita e la protezione.

Restan
Come nel sostegno di Donough, questo disegno è stato trovato su bordi ed architravi. E' un simbolo protettivo e di sostegno. Le punte che indicano verso l'esterno rappresentano la crescita esteriore, e la parte interna del disegno resta vuota per venire riempita dal vostro talismano individuale. Questo può essere considerato sia una guardia contro le forze esterne che una fonte della pace interiore.

La Croce di Feghin
Una linea continua circolare in quattro nodi su quattro quadranti. Questo simbolo è un guardiano dello spirito. I quadranti rappresentano la protezione nelle quattro direzioni: è scolpito sulla croce alta a Termonfechin, Co. Louth. È stato trovato anche su altri monumenti senza il nodo interno. Il secondo nodo interno indica la forza nascosta. La linea continua rappresenta l'eternità, la fedeltà e l'unità.

Nodo di Duleek
Dalla croce del sud a Duleek, Co. Meath. Duleek fu una valletta spirituale collegata ai tempi pagani. Questo simbolo è trovato in molti vecchi siti druidici. Il cerchio che circonda il modello è un simbolo di completezza e rappresenta il sole. Il disegno interno consiste in quattro trifogli. Ogni trifoglio rappresenta le forze della natura: la terra, l'aria e l'acqua e viene interpretato per ciascuna delle quattro stagioni. Il disegno interno anche può essere visto come una croce, simboleggiando così l'integrazione delle credenze di cristiane e di quelle druidiche. Questo simbolo rappresenta unità e la forza continua.

La Stella dell' Eire
Preso da una lastra trovata a Mona Incha. Il disegno è una banda circolare che forma quattro punti nel centro. I cappi formano una croce a braccia curve in espansione. Può quindi venire vista sia come una stella che come una croce. La stella, un simbolo direzionale, è usata per la protezione e la crescita spirituale. Il vincolo continuo rappresenta l'eternità, la fedeltà e l'unità. È uno dei modelli più vecchi e trovati più frequentemente in Irlanda.

La Spirale di Durrow
Questo modello ha la triplicità nel suo centro. E' una protezione dal male, trovata nei quadranti esterni di una croce a Durrow Abbey, Kings Co. Rappresenta la relazione tra il padre ed il figlio che assicura il mantenere i valori familiari da una generazione all'altra. Questo disegno è datato a prima del terzo secolo.

Il Sole di San Michele
Dalla lastra di Beretchert a Tullylease. Questo disegno di due linee intrecciate è una forma più complicata del Bealin Cross. Il centro rappresenta il sole da cui viene viene la vita ed è incluso nell'altro cerchio che agisce come protezione. Il disegno è formato da due linee strettamente intrecciate: un legame tenuto all'unisono, un matrimonio del cuore con la mente

La Croce di Cathalin
Questa croce a lati uguali è anche conosciuta con il nome di croce scozzese. Quattro trifogli creano un cerchio che protegge dal male dalle quattro direzioni cardinali, ciascun quadrante evocando il potere della trinità. Il cerchio simboleggia continuità e crescita spirituale.

Nodo di Dara
Be, iniziamo col dire che, il nome Darà deriva dalla parola "Doire" che è la parola irlandese per "quercia". Un riferimento alla Dea Brigit, consiste nel fatto che, quest'ultima, eresse un convento a Cill-Dara, che significa "la chiesa della quercia". Non conosco il creatore del nodo Dara, la sua origine è però parecchio incerta, tuttavia in generale, il nodo intrecciato usato in molti bassorilievi delle epoche andate è simile a quello del sistema che si creano dalle radici della quercia.
Le querce erano considerate sacre dai Celti e molti altri popoli antichi, in particolare dai Druidi che potevano tradurre il linguaggio degli alberi in messaggi profondi e significativi applicabili alla vita dei loro clan, tale linguaggio forniva la comprensione dei significati del cosmo relativi alla loro realtà. La quercia ( nota anche come il Duir nel linguaggio simbolico di alberi che viene indicato con il nome di Ogham,da qui si pensa derivi il nome "druido")
Il Nodo di Dara specificamente rappresenta:
potenza
destino
saggezza
forza
resistenza
guida
La quercia in tutta la sua gloria simbolica (compresi gli altri simboli celtici come il nodo di Dara appunto, ) viene usato richiamandolo alla mente nei momenti duri e difficili della vita, per trovarne ispirazione e forza per andare avanti. Il nodo di Dara, poiché associato con la quercia ci ricorda che sotto la superficie del nostro essere più intimo, possediamo risorse enormi che ci possono donare la saggezza e la stabilità nelle circostanze difficili che possiamo sperimentare nella vita.

Ægishjálmur
Di origine islandese, detto anche Casco (letteralmente Elmo del Terrore). La reale origine e datazione è incerta, è stato ritrovato su grimori magici successivi all'anno 1000 circa, tuttavia presente in diverse saghe e narrazioni di molto precedenti. Veniva disegnato o inciso all'interno degli elmi dei guerrieri, secondo cui conferiva invincibilità in battaglia, aumentando la forza e il terrore nei nemici, amplificando la furia guerriera. Formato dalla Runa Yr ripetuta 8 volte, numero non casuale. Sembra aumentare il fascino, inteso come carisma e ascendente sugli altri, usato anche da alcuni Ættnar islandesi e anche dagli sciamani, poiché distrugge le energie negative e offre quindi una protezione sia fisica che energetica. Per alcuni studiosi, questo simbolo pare che, secondo gli antichi aiutasse anche la guarigione, riducendo il tempo di cicatrizzazione delle ferite. Il modo migliore di utilizzarlo è la creazione di un talismano, su cui incidere o disegnare la Stav, che va successivamente attivata
Per i metodi di attivazione esistono diverse scuole di pensiero:
Le scuole più moderne parlano di semplice attivazione energetica, richiamando l'Ond appunto, che viene canalizzato nella runa o nella Stav. Canalizzare significa quindi concentrarsi corpo, mente e spirito su un "oggetto" per poi trasferirgli parte della propria energia attraverso le mani (9° chakra) e il soffio vitale.
 Nella scuola più tradizionale l'attivazione ha come mezzo canalizzante il sangue e la saliva.
Lo Ægishjálmur richiede energia, come tutto ciò che dall'energia viene attivato. Distrugge le energie negative in modo completo, praticamente fagocitandole, ma se non ne ha deve in qualche modo lavorare ugualmente e le ripesca da chi lo porta. Per questo in battaglia funzionava in modo impeccabile, poiché sono momenti e stati in cui le energie toccano livelli assurdi d'intensità e forza, per lo più negativi. Averlo tatuato può portare a stati di stanchezza prolungata proprio per questo, arrivando a causare dolori.
Ægishjálmur è una Stav runica e, come queste, richiede conoscenza e rispetto della cultura che l’ha generato. Yr è una grande Runa di protezione, dono di Oðinn agli uomini. Le Rune sono potenti e la loro energia è un sistema a sé stante, si dice infatti che il Wyrd sia fatto di Rune: muovendo una singola energia la vibrazione si propaga in modo esponenziale e imprevedibile, se non se ne è compreso il moto.
Il Mondo dell'oltretomba: Dove spiriti, dei e dee vivono.
Il Mondo mortale: Dove noi viviamo insieme a piante e animali.
Il Mondo celeste: Dove energie invisibili vivono e si muovono, come le forze del sole, della luna, del vento e dell'acqua.
In molti casi esseri collegati ai movimenti della Luna vengono rappresentati con questo simbolo, probabilmente perché la luna possiede fondamentalmente tre stati ovvero luna nuova, luna piena e luna calante (l'assenza di luna non viene considerata come uno stato di cose ma come una mancanza di stato. 

fonti

http://runelore.it/celti-celtico/nodi-intrecci-celtici.html

wordpress.com i piu-importanti-simboli-celtici-è in parte dalla traduzione di un post presente sul blog americano Message to Eagle, con alcuni ulteriori approfondimenti.

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