Le Streghe
Come te l’immagini una strega? Con il cappello a punta, un lungo abito nero e le unghie a mo’ di artigli? Tra il 1300 e il 1600, durante la caccia alle streghe, furono arse vive 9 milioni di donne e la maggior parte erano piccole e tenere bambine.
La definizione di strega che gli inquisitori davano era quella di donna malvagia, asservita a entità demoniache, con il potere di uccidere, che poteva comunicare coi morti e addirittura sarebbe stata capace di riportarli indietro.
Quanta verità c’è in tutto questo? Davvero molto poca.
Le donne considerate streghe erano figure che vivevano ai limiti della società, perché spesso non sposate, ma con una grande libertà mentale e indipendenza. Erano abili conoscitrici di erbe, di tutti i tipi, da quelle officinali che servivano per curare le malattie più comuni a quelle allucinogene che le inducevano in uno stato di trance, a quelle che servivano per abortire, a quelle estremamente velenose che causavano la morte in poco tempo.
Inizialmente aleggiava attorno alla loro figura un alone di mistero. Spesso venivano anche rispettate, oltre che temute. A volte erano anche seguaci del culto della Grande Dea, in declino ormai dopo l’anno Mille. Ma con il fortificarsi del potere della Chiesa, queste donne furono considerate pericolose per l’egemonia non solo dottrinale ma anche maschilista di quest’istituzione.
Vennero considerate eretiche, serve del demonio e per questo trascinate via dalle loro case e bruciate vive nelle piazze. Fu fatta una vera e propria strage di donne innocenti, la cui colpa forse è stata soltanto quella di non volersi uniformare agli stereotipi del tempo di donna remissiva e succube dell’uomo di turno.
Ciò che noi conosciamo come “strega” in realtà è solo una montatura cinematografica. Puntando sui timori inconsci delle persone, hanno creato ad hoc una figura spettrale che potesse creare suspense e paura.
Ma esiste qualcosa che si avvicina anche solo in parte a questa figura? Forse si.
Stiamo parlando di donne che sono esistite e che forse esistono ancora oggi. Donne che hanno un legame profondo e indissolubile con la Natura, che provano a modularla attraverso rituali, che la curano e sono da lei investite da un’energia particolarissima che le rende uniche e “strane” a occhi profani.
Nessun commento:
Posta un commento