I CANTI RITUALI (Ritual chants)
Sono molto antichi e scandiscono il tempo stagionale di una società ancora agricola e profondamente religiosa.
Le festività natalizie che si svolgono nel cuore dell’inverno sono ricche di stratificazioni di credenze e rituali, per salutare i 12 giorni del Natale (e soprattutto le notti) e per scacciare fuori il freddo
RITI D’INVERNO: LE QUESTUE
SOULING SONG
Canzoni di questua che i poveri (per lo più bambini) cantavano andando di casa in casa a durante le sere tra la fine di ottobre e i primi di novembre in occorrenza della celebrazione di Tutti i Santi (All Hallows Day = All-Souls’ eve) e della Festa dei Morti. (approfondimento SAMAHIN)
La tradizione del “a-souling” oppure “a-soalin” è identica al wassailinge al caroling natalizio, però in cambio delle torte, spesso chiamateanime (in inglese soul), i questuanti promettevano di recitare delle preghiere per i defunti. Più prosaicamente si diceva che ogni torta mangiata rappresentava un’anima che si liberava dal Purgatorio. L’usanza è spesso vista come l’origine della moderna “Trick or Treating” (in italiano “dolcetto o scherzetto”) dei bambini mascherati da fantasmi o mostri che suonano alle porte delle case chiedendo dei “dolcetti buoni da mangiare”. Già alla fine del 1800 la tradizione di preparare il dolce si era affievolita, e dove ancora sopravviveva l’usanza della questua, si dava ai bambini delle mele o delle monetine.
LA DANZA CELTICA DI SAMAIN
LA FESTA DI SAN MARTINO: la festa di Samain (il Capodanno dei Celti) si concludeva l’11 novembre una festa pagana ancora sentita nell’Alto Medioevo, a cui la Chiesa sovrappose il culto cristiano diSan Martino, era consuetudine tra i poveri e i mummers fare una questua benaugurale con l’hooden horse
POOR OLD HORSE (hoodening)
Altre questue rituali si svolgevano per il Natale e il Carnevale
WASSAIL & MUMMERS SONG
Per Natale e Capodanno nei paesi nordici è ancora viva l’usanza del Wassailing, il brindisi per festeggiare l’anno nuovo. Ma le wassail songs sono canti di questua di natura non religiosa che risalgono sia al solstizio d’inverno che ai riti di primavera. Così il Mumping Day (oppure ‘Doleing Day’) cadeva il 21 dicembre ed era il giorno in cui i poveri andavano a chiedere l’elemosina in vista del Natale per potersi procurare tante cose buone buone (good things)
La forma più antica della celebrazione Wassail prevede la benedizione degli alberi e delle api, così importanti per l’impollinazione, al fine di garantire un raccolto sano per il prossimo anno.
L’altra usanza molto più radicata è quella del Mumming. Mummers erano uomini travestiti che indossavano maschere e andavano a visitare i loro vicini di casa in casa, cantando e ballando, un’usanza solstiziale che richiama certe tradizioni celtiche di SamHin. Il mumming implica anche una sorta di “sacra rappresentazione“, nata dalla tradizione popolare ma anche dai Mummers i mimi del villaggio che a Natale mettevano in scena una recita con personaggi stereotipati incentrata sul rito di morte-rinascita proprio di molte tradizioni solstiziali e di fine d’anno. Tra queste rappresentazioni “The Old Horse” mette in scena la morte e resurrezione del cavallo o “The Old Tup” la morte rituale di un ariete (o montone)
Si accompagnavano con i musicisti nelle notti di Natale a fare fracasso e a suonare per le strade e davanti alle case. Queste visite notturne vennero chiamate “Wandering Waits“.
Rituali con belve o animali selvatici in genere accompagnati da un domatore sono comuni nei momenti cruciali della stagione agraria vedasi anche l’orso alpino
FONTE -http://terreceltiche.altervista.org/ritual-chants/
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