L'alfabeto Ogham
Significato
Alfabeto Ogham
Ogham ("oʊ.əm" o "ɒɡəm"; antico irlandese: ogam, pronunciato [ ɔɣamɣ ], moderno irlandese [o ː mɣ ] o [o ː əmɣ ]) è un precoce alfabeto medievale usato principalmente per scrivere la lingua irlandese antica e le lingue Bretoni. Ogham è a volte chiamato "Alfabeto Celtico Antico", basato su un altro alfabeto medievale (Bríatharogam) che usava tradizionalmente i nomi degli alberi per declamare le lettere.
Ci sono circa 400 superstiti iscrizioni di Ogham esistenti sui monumenti di pietra in tutta l'Irlanda e la Gran Bretagna occidentale, la maggior parte di questi sono nel sud dell'Irlanda, nelle contee di Kerry, Cork e Waterford, la maggior parte si trovano al di fuori dell'Irlanda nel Pembrokeshire, nel Galles. Il resto sono per lo più nel sud-est dell'Irlanda, Scozia, le isole Orcadi, l'Isola di Man e in Inghilterra intorno al bordo del Devon/Cornovaglia. La stragrande maggioranza delle iscrizioni sono costituite da nomi personali. L'etimologia della parola ogam o Ogham rimane poco chiaro: una possibile origine è irlandese OG-úaim "punto di cintura", che si riferisce alla cucitura fatta dal punto di un'arma tagliente.
Le origini dell'Ogham
Le prime iscrizioni reperite dell'Ogham risalgono al 4° secolo d.C. ma James Carney ritiene che la sua invenzione avvenne piuttosto nel 1° secolo a.C. Sebbene l'uso dell'ogham "classico" trovato nelle iscrizioni di pietra, sembri essere fiorito tra il 5° e 6° secolo in tutto il Mare d'Irlanda, dalle testimonianze fonologiche è chiaro che l'alfabeto è antecedente al 5° secolo. Nell'antichità venne usato, come supporto su cui scrivere con la tecnica Ogham, il legno, solo che essendo un supporto molto deperibile, sono state persi alcuni fonemi rappresentati da Uath (" H ") e Straif (" Z "), così come la nasale velare, gétal, che fanno tutti chiaramente parte del sistema, ma non venogno attestati nelle iscrizioni ritrovate dai ricercatori. Sembra che l'alfabeto Ogham sia stato modellato su un altra base e alcuni addirittura lo considerano una mera cifratura di quella base del suo ( Düwel nel 1968 sottolinea la somiglianza con le immagini usate per le rune germaniche). La maggior parte degli studiosi asserisce che derivi dall'alfabeto latino anche se il più antico Futhark e il greco sono visti alla stessa maniera da altri sostenitori. L'origine Runica potrebbe spiegare la presenza di " H " e " Z" non utilizzati nella lingua Irlandese, come pure la presenza di varianti vocali e consonanti " U " con " W" sconosciuto alla lingua latina o alla scrittura greca.
Teorie sull'origine dell'Ogham
Ci sono due principali scuole di pensiero tra gli studiosi per quanto riguarda la creazione dell'Ogham: studiosi comeCarney e MacNeill hanno suggerito che l'ogham venne creato usi di comunicazone criptata, progettato da coloro che edificavano gli edifici isalndesi (come antichi massoni di altre civiltà) così da non essere compresi dai non iniziati all'arte dell'Ogham. Secondo questa ipotesi, l'alfabero Ogham venne inventato e congegnato da studiosi e druidi irlandesi per motivi politici, militari o religiosi, così da offrire ai propri "associati" il sistema di comunicare senza essere compresi dall'Impero Romano Britannico, poiché quest'ultimo rappresentava un pericolo e una minaccia costante all'Irlanda, che temeva sempre una invasione di truppe romane. Quando la minaccia cessò di esistere furono gli irlandesi stessi a esportare l'Ogham nei paesi conquistati dai rimani nella Britannia. La seconda scuola di pensiero, relativa alla creazione dell'alfabeto Ogham, propone la teoria di McManus, che asserisce che ad inventarlo furono le prime comunità cristiane che risiedevano in Irlanda, così da possedere un alfabeto unico per la scrittura di messaggi brevi e iscrizioni in lingua irlandese: l'ipotesi si fonda sul fatto che, la lingua irlandese, possiede dei suoi che nella lingua latina o greca non esistevano, ma che furono rinvenute delle lettere che non dovevano esistere. In sostanza, sull'origine dell'Ogham esistono ipotesi controverse ma nulla di preciso o sicuro, quindi possiamo dire che, l'unica cosa sicura a riguardo, è che non si conosce la sua vera origine o i suoi scopi reali, ma solo quelli rinvenuti nelle iscrizioni di quei tempi.
Questo antico alfabeto misterioso è formato da linee intere o spezzate poste su una linea orizzontale, dove ogni segno o serie di segni, costituiscono delle parole in lingua antica: si può capire così, perché non potesse avere usi quotidiani poiché scrivere più di una frase o qualche parola avrebbe non solo riempito una intera pagina molto in fretta, ma sarebbe stato un processo di scrittura molto laborioso che, a dirla tutta, avrebbe potuto essere soppiantato in fretta da altri sistemi di codifica per messaggi segreti. Di per sé, l'Ogham, non rappresenta un insieme di simboli che possiedano significai archetipi ma, bensì, significati decisi da chi lo usò, quindi non c'è molto altro da spiegare, anche se si potrebbe scrivere delle leggende a sostegno della creazione di questo alfabeto antico o di storie adatte più ai bambini che ad n uso ragionevole di ricercatori seri dei simboli.
Riferimenti Bibliografici presi da wikipedia
• Carney, James. The Invention of the Ogam Cipher 'Ériu' 22, 1975, pp. 62–63, Dublin: Royal Irish Academy
• Düwel, Klaus. Runenkunde (runic studies). Stuttgart/Weimar: Metzler, 1968. OCLC 183700
• Forsyth, Katherine. The Ogham Inscriptions of Scotland: An Edited Corpus, PhD Dissertation, Harvard
University (Ann Arbor: UMI, 1996). OCLC 48938210
• Gippert, Jost; Hlaváček, Ivan; Homolka, Jaromír. Ogam. Eine frühe keltische Schrifterfindung, Praha: Charles
University, 1992. ISBN 80-901489-3-X OCLC 39570484
• Macalister, Robert A. S. The Secret Languages of Ireland, pp. 27–36, Cambridge University Press, 1937
• Macalister, Robert A. S. Corpus inscriptionum insularum celticarum. First edition. Dublin: Stationery Office,
1945–1949. OCLC 71392234
• McManus, Damian. Ogam: Archaizing, Orthography and the Authenticity of the Manuscript Key to the Alphabet,
Ériu 37, 1988, 1–31. Dublin: Royal Irish Academy. OCLC 56088345
• McManus, Damian. A Guide to Ogam, Maynooth 1991. ISBN 1-870684-17-6 OCLC 24181838
• MacNeill, Eoin. Archaisms in the Ogham Inscriptions, 'Proceedings of the Royal Irish Academy' 39, pp. 33–53,
Dublin
• O'Brien, Michael A., ed.; Kelleher, John V. (intro. in the reprints of 1976 and 2005) (1962). Corpus
Genealogiarum Hiberniae 1. Dublin: DIAS. ISBN 0901282316. OCLC 56540733 (http://www.worldcat.org/
oclc/56540733).
• Raftery, Barry. A Late Ogham Inscription from Co. Tipperary, Journal of the Royal Society of Antiquaries of
Ireland 99, 1969. ISSN 0035-9106 OCLC 6906544
• Swift, C. Ogam Stones and the Earliest Irish Christians, Maynooth: Dept. of Old and Middle Irish, St. Patrick's
College, 1997. ISBN 0-901519-98-7 OCLC 37398935
• Ranke-Graves, Robert von. Die Weisse Göttin: Sprache des Mythos (The White Goddess), ISBN
978-3-499-55416-2 OCLC 52100148, several re-editions, but rarely available. Editions available in German and
English.
• Sims-Williams, Patrick. The Celtic Inscriptions of Britain: Phonology and Chronology, c. 400–1200.
(Publications of the Philological Society 37) Oxford : Blackwell Publishing, 2003. ISBN 1-4051-0903-3
• Thurneysen, Rudolf. Zum Ogam, Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur, 61 (1937), pp.
188-208.
• Vendryès, Joseph. L'écriture ogamique et ses origines Études Celtiques, 4 (1941), pp. 83–116.
• Düwel, Klaus. Runenkunde (runic studies). Stuttgart/Weimar: Metzler, 1968. OCLC 183700
• Forsyth, Katherine. The Ogham Inscriptions of Scotland: An Edited Corpus, PhD Dissertation, Harvard
University (Ann Arbor: UMI, 1996). OCLC 48938210
• Gippert, Jost; Hlaváček, Ivan; Homolka, Jaromír. Ogam. Eine frühe keltische Schrifterfindung, Praha: Charles
University, 1992. ISBN 80-901489-3-X OCLC 39570484
• Macalister, Robert A. S. The Secret Languages of Ireland, pp. 27–36, Cambridge University Press, 1937
• Macalister, Robert A. S. Corpus inscriptionum insularum celticarum. First edition. Dublin: Stationery Office,
1945–1949. OCLC 71392234
• McManus, Damian. Ogam: Archaizing, Orthography and the Authenticity of the Manuscript Key to the Alphabet,
Ériu 37, 1988, 1–31. Dublin: Royal Irish Academy. OCLC 56088345
• McManus, Damian. A Guide to Ogam, Maynooth 1991. ISBN 1-870684-17-6 OCLC 24181838
• MacNeill, Eoin. Archaisms in the Ogham Inscriptions, 'Proceedings of the Royal Irish Academy' 39, pp. 33–53,
Dublin
• O'Brien, Michael A., ed.; Kelleher, John V. (intro. in the reprints of 1976 and 2005) (1962). Corpus
Genealogiarum Hiberniae 1. Dublin: DIAS. ISBN 0901282316. OCLC 56540733 (http://www.worldcat.org/
oclc/56540733).
• Raftery, Barry. A Late Ogham Inscription from Co. Tipperary, Journal of the Royal Society of Antiquaries of
Ireland 99, 1969. ISSN 0035-9106 OCLC 6906544
• Swift, C. Ogam Stones and the Earliest Irish Christians, Maynooth: Dept. of Old and Middle Irish, St. Patrick's
College, 1997. ISBN 0-901519-98-7 OCLC 37398935
• Ranke-Graves, Robert von. Die Weisse Göttin: Sprache des Mythos (The White Goddess), ISBN
978-3-499-55416-2 OCLC 52100148, several re-editions, but rarely available. Editions available in German and
English.
• Sims-Williams, Patrick. The Celtic Inscriptions of Britain: Phonology and Chronology, c. 400–1200.
(Publications of the Philological Society 37) Oxford : Blackwell Publishing, 2003. ISBN 1-4051-0903-3
• Thurneysen, Rudolf. Zum Ogam, Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur, 61 (1937), pp.
188-208.
• Vendryès, Joseph. L'écriture ogamique et ses origines Études Celtiques, 4 (1941), pp. 83–116.
Nessun commento:
Posta un commento