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Re Artù:La verità oltre la leggenda

il Sabba delle streghe

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il Sabba delle streghe

venerdì 29 maggio 2020

Bo Men

Bo Men 
Il Folletto delle Paludi

Il Bo Men  è un Folletto di origine irlandese,egli predilige vivere in zone paludosi,in particolare, nelle paludi della contea di Dawn,a quanto si dice,pare che questo Folletto fosse talmente geloso,e attaccato ai suoi territori,che riteneva una minaccia chiunque vi si addentrasse in maniera imprudente,e senza il suo permesso,questa sua estrema territorialità quindi faceva si che,lo sfortunato avventuriero che si azzardava ad invadere quei territori, finiva poi vittima di pericolose sevizie"seppur in forma di giochi" da parte del Folletto Bo Men,spesso venivano colpiti ripetutamente da piccoli sassi che,il Bo Men lanciava servendosi di una fionda.
L'unico modo per allontanarli e quindi sbarazzarsi di loro,e colpirli in faccia con una particolare qualità di alga.
Il Bo Men non è un Folletto diciamo dall'aspetto aggraziato e carino,tutt'altro,i resoconti lo descrivono alto non meno di 30 cm,corporatura media,con un viso perennemente imbronciato,occhi grandi,naso pronunciato e bocca larga,con grosse labbra,orecchie a punta,carnagione sul beige,indossa quasi sempre abiti fatti con foglie,legati alla vita da una cinta in cuoio,un foulard rosso,una mantella marrone,e ai piedi dei sandali,particolare distintivo è l'elmo in ferro che porta sul capo.



martedì 26 maggio 2020

Ghillie Dhu

Ghillie Dhu
il Folletto protettore e custode delle Betulle

Il Ghillie Dhu è un Folletto di origine scozzese,ma presente anche nel folklore irlandese.Secondo le leggende sia irlandesi che scozzesi il Ghillie Dhu è un Folletto caratterialmente solitario,che dimora nei boschi di Betulle,in particolare in prossimità  Loch Druing e Gairloch.La Betulla,pianta preferita di tutti gli esseri appartenenti al piccolo popolo,ma in particolare del Ghillie Dhu,poiché esso ne è il diretto custode e protettore,a riguardo di ciò,nelle leggende scozzesi vi è una sorta di monito,per chiunque si addentri in quei luoghi incantatati quali sono i boschi di Betulle,un monito che invita a fare attenzione,a non danneggiare queste piante,in caso contrario,si rischia di cadere preda dei Ghillie Dhu,che secondo le leggende interverrebbe rapendo l'incauto molestatore,per poi renderlo schiavo per l'eternità,uno schiavo al servizio del bosco e della pianta che egli ha volutamente,o anche involontariamente danneggiato.

Ma il Ghillie Dhu non è solo un solitario e irreprensibile guardiano e custode di Betulle,è anche un essere estremamente timido e gentile,specie con i bambini che aiuta con gioia e serenità a ritrovare la via di casa quando questi si perdono nei boschi,inoltre ha anche delle ottime qualità d'ascoltatore,in particolare,gli piace ascoltare le conversazioni degli umani,umani per cui mostra anche un certo interesse,una se vogliamo curiosità  riferita alle loro abitudini,ai loro comportamenti,su cui raccoglie quante più informazioni possibili che poi condivide con gli altri folletti del piccolo popolo,umani che però di fondo,non sopporta,di cui non ama il contatto,a causa della loro continua negligenza ai danni delle foreste,per i danni che essi creano ai boschi,danni come ad esempio incendi,o inquinamenti che molte volte distruggono proprio le zone che questi Folletti proteggono.

Il suo nome si presta a varie traduzioni,e interpretazioni,secondo alcuni il suo nome Ghillie Dhu,significherebbe "Scarpa Scura" per altri invece,il termine Ghillie significherebbe "nascosto,o mimetizzato" per altri ancora invece potrebbe voler dire "ragazzo scuro,nascosto.queste interpretazioni si riferirebbero al suo aspetto,e al suo comportamento.
Infatti secondo le descrizioni,il Ghillie Dhu,è un Folletto che ama starsene appollaiato sugli alberi,coperto da foglie secche e di muschio,caratteristica questa,che lo rende difficilmente visibile,quindi perfettamente mimetizzato tra la folta vegetazione,secondo alcuni,pare che le foglie e il muschio non siano altro che i suoi vestiti,secondo altri pare proprio che questi Folletti avessero il potere di cambiare aspetto e trasformarsi in alberi,o altri fogliami.
Di corporatura magrolina,molto minuta,la sua altezza è di circa 7 pollici,alcuni ritengono che avessero capelli e carnagione di un verde scuro,altra caratteristica questa,che abbinata al suo diciamo vestiario,contribuiva a renderlo come detto prima perfettamente mimetizzato tra la vegetazione.
Molto attivi la notte,durante la quale, a quanto si dice diventassero particolarmente vivaci e burloni

La storia del clan Mackenzie lo descrive in questo modo:
“C'era una volta un Folletto esile che viveva in un bosco in Gairloch, Ross-shire (Scozia). Questo Folletto era chiamato Ghillie Dhu, che significa "scuro servo", perché aveva i capelli scuri e occhi scuri. Egli indossava un verde capo d'abbigliamento fatto di muschio e  foglie d' alberi.

Altra nota su questi Folletti è che,una volta a quanto si dice popolavano in gran quantità le foresti scozzesi, ma col tempo poi,sono diminuiti,per  motivi che non sono chiari. 



Fonti:
http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=634
http://www.aliworld.it/elfi2.htm
http://www.geocities.com/lagrottadeglielfi/elfi.html
http://www.ancientworlds.net/aw/Post/618316
http://www.visitdunkeld.com/faeries.htm
http://www.ghillie.tv/history-ghillie-suits/
http://reggieandryssa.com/site/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=29



sabato 23 maggio 2020

Fifinella

Fifinella


Fifinella è un Folletto femminile di origine britannica,di indole dispettosa,ma se trattata bene,sa essere dolce e molto di compagnia.
Appartengono alla famiglia dei Folletti del bosco,ma secondo le storie a loro riguardanti pare che questi Folletti  siano capaci di mutare forma,e trasformarsi in rondini di mare,il loro habitat naturale è tuttavia il bosco,si possono vedere gironzolare tra fiori ed alberi,ma all'occorrenza è possibile avvistarle anche in prossimità di ruscelli, piccoli stagni o fiumiciattoli.
La Fifinella viene descritta con un viso dalle fattezze animali,a metà tra quello di un gatto,e di un cane,naso allungato,bocca piccola,occhi languidi,lunghe orecchie appunta e pelose,e lunghi capelli neri cinti da una corona di rose bianche.Di corporatura molto esile,carnagione grigia,alta non più di 15 cm,la Fifinella  si dice sia dotata di piedi palmati,secondo alcuni resoconti,pare possieda anche delle piccole ali,simili a quelle di una libellula,ali che pare usasse per spostarsi di fiore in fiore,o per arrivare in cima agli alberi per raccogliere mele,di cui a quanto si racconta pare fosse ghiotta,anche se non disprezzava altri frutti, mele che,come già accennato,raccoglie personalmente dagli alberi,o chiede agli umani che incontra sul suo cammino,offrendo loro in cambio lavori domestici,o di raccolta di frutti appunto.Quando questi umani però si rifiutano di sfamarla,essa diventa particolarmente aggressiva e dispettosa.
C'è da dire però che secondo tali resoconti,le Fifinelle dotate di ali, pare fossero Folletti appartenenti alla stessa famiglia delle Fifinelle appunto,ma diverse nell'aspetto,in pratica venivano identificate come una sotto specie quasi di Fifinelle,con un viso molto più simile a quello umano che a quello animale,meno esile,di corporatura,di carnagione verdognola,capelli ricci e meno lunghi,ma anch'essi cinti da una corona di rose bianche.


venerdì 22 maggio 2020

Coblynau

Coblynau

Il Coblynau (conosciuto anche come Koblernigh) è un Folletto di origine irlandese,che però pare sia presente anche nelle terre del Galles,dove a quanto si dice pare essere famoso per infestarne le miniere e le cave,diventando così il tormento dei minatori che in esse vi lavorano.

La parola Coblynau deriva dalla lingua inglese Goblin.
Si dice che questi Folletti siano molto alti circa un metro e mezzo,molto brutti,e anche molto forti,secondo le descrizioni,pare siano dotati infatti di forte braccia,forti mano,e che abbiano una testa insolitamente grossa,naso a patata,occhi molto piccoli,rispetto al volume della testa,e una mascella molto pronunciata,sempre secondo le descrizioni,pare siano sempre vestiti con abiti da lavoro (di quelli che si indossano quando si lavora in miniera) e che vadano sempre in giro con in mano un grosso martello e piccone con i quali secondo i racconti scavano costantemente delle gallerie sotterranee.

Secondo alcune leggende,pare che questo loro costante scavare sia solo un modo per divertirsi con i minatori,minandone il lavoro,altre leggende invece accostano questo loro continuo scavare al bisogno di trovare continuamente giacimenti di minerali preziosi da scambiare poi con gli umani in cambio di cibo e birra,ed è per questo motivo che nel tempo il Folletto Coblynau è stato accostato a fortune derivanti da enormi giacimenti d'oro,d'argento.

Inoltre si dice anche sia in grado di provocare delle frane.

giovedì 21 maggio 2020

Clurichaun

Clurichaun


Il Clurichaun (in irlandese Clobhair-Cean o Kloor-a-Kawn) è un Folletto di origine irlandese appunto.
Viene descritto come un Folletto godereccio,dall'aspetto grassoccio,alto circa 30 cm,con un viso rubicondo,naso foruncoloso ,bocca larga,lunghe orecchie appuntite,con uno sguardo che sembra sempre perso nel vuoto,e una vistosa pancia. Di corporatura esile,tuttavia dotato di grosse mani e piedi sproporzionati al resto del corpo,anche la testa appare sproporzionata.I vestiti che indossa,sono fatti di pezza,come anche il cappello che copre la sua folta e ispida capigliatura.
Caratterialmente,viene descritto come un Folletto estremamente permaloso,che va spesso in giro armato di un grosso e appuntito coltellaccio che agita in maniera minacciosa contro eventuali umani che,secondo lui,si prendono gioco di lui con sarcastiche e provocatorie battute.

Le leggende a lui riferite raccontano che il suo habitat naturale siano le cantine dei pub irlandesi,dove sembra sia facile vederlo nutrirsi di piccoli topolini domestici,fatti arrosto, pezzetti di formaggio,e qualche briciola di pane che accompagna con litri e litri di Whiskey.
Una delle leggende più famose legate al Folletto Clurichaun è quella secondo cui sia proprio il Folletto Clurichaun ad aver inventato il Whiskey,non solo,ma sempre secondo tale leggenda pare ne sia l'unico vero Detentore del segreto della sua fabbricazione,e distillazione,segreto che,sempre secondo la leggenda egli rivelò agli uomini in cambio dell'ospitalità ricevuta durante una bufera abbattutasi sulle coste della Scozia  nel 1620.

Secondo altri resoconti pare che il Folletto Clurichaun sia anche famoso per fare delle grandi cavalcate al chiaro di Luna in groppa a pecore o cani da pastore.





fonte
 - https://www.irlandando.it/cultura/cultura-e-tradizioni/mitologia-celtica/piccolo-popolo/


mercoledì 20 maggio 2020

Red Cap

Red Cap


Red Cap: Molte sono le informazioni su questo Folletto,informazioni inerenti al suo spetto,alla sua natura,al suo modo di vivere,e di interagire con gli umani,informazioni sul modo in cui egli si nutre,e informazioni sulla sua origine,e come vedremo,spesso alcune di queste differiscono tra di loro.
Iniziamo sulla sua origine.

Le origini:

Secondo alcuni resoconti,pare che il Folletto Red Cap (Berretto Rosso)noto anche come Blody Cap (Berretto Insanguinato) o ancora come Fir Larring, appartenga alla tradizione inglese,e che dimori nei vecchi castelli dell'Inghilterra,della Scozia e del Galles,altri resoconti invece gli attribuiscono origini irlandesi,più precisamente della parte Nord dell'Irlanda,dove è noto con il nome di "Powrie o Dunter"sempre secondo tali resoconti viene identificato come un Menbro del Piccolo Popolo. 
altre storie sul Folletto Red Cap sono quelle che appartengono alla tradizione folkloristica olandese,secondo tali storie il Folletto Red Cap vine identificato con il nome di Kabouter,o Kaboutermannekins)anche se in questo caso,le descrizioni ad egli attribuite lo rendono più simile al Folletto Brownie.

Aspetto:

Quasi tutte le descrizioni fisiche che riguardano il Folletto Red Cap concordano tra di loro,in ognuna di queste infatti il Red Cap viene raffigurato come un essere alto circa 1 metro,vecchio e tarchiato,naso bittozoluto,dita rugose,grandi occhi rossi, capelli folti e ispidi,lunga barba,scura,o bianca,orecchie a punta,di corporatura magra,carnagione simile a quella umana e con grossi piedi,come vestiti indossa solo un copri spalle fatto di lana di pecora,e il sui indistinguibile Cappello Rosso a cono,da cui prende il nome. Secondo alcune descrizioni invece,pare sia dotato di lunghi denti sporgenti,e artigli affilati come quelli delle aquile,carnagione verdastra,e oltre al Cappello Rosso e la pelliccia di pecora,pare indossi anche degli stivali di ferro.


Note Caratteriali:

Anche sul suo Carattere,sulla sua natura,sulla sua indole,le informazioni sono molteplici e spesso in netto contrario tra di loro.
Secondo alcune leggende pare che il Folletto Red Cap sia una creatura simpatica e spensierata,burlona e dispettosa,che ami molto bere vino,e per questo,non è difficile vederlo in uno stato alticcio,o passare intere giornate a dormire sull'erba,nei pressi di vecchie rovine di castelli.

Secondo altre leggende invece,pare che il Red Cap sia notoriamente il più malvagio di tutti i Folletti,appartenente alla famiglia dei Goblin,e quindi di natura malevola,di lui di dice che sia senza dubbio estremamente pericoloso per l'uomo,specie quando questi,in quanto viaggiatori commettono l'errore di accamparsi nei loro territori.

Leggende sui Red Cap:

Si dice infatti  che i Berretti Rossi uccidano i viaggiatori che si accampano nelle loro case, spesso scaraventando su di essi dei massi dalla cima delle scogliere, e che dopo aver compiuto il misfatto intingano il Cappello nel loro sangue (da qui il significato del nome Red Cap o Blody Cap-Cappello Rosso,o Cappello insanguinato).


Secondo altre tradizioni popolari invece, i Red Cap pare debbano  uccidere regolarmente, poiché se non dovessero farlo,il sangue di cui è colorato il loro cappello si asciugherebbe, e secondo la leggenda,in quel caso,sarebbero essi a morire. Tali leggende li raccontano come esseri molto veloci nonostante portino pesanti falci di ferro (con cui allontanano chiunque invada il loro territorio), e stivali dello stesso metallo. Sempre secondo queste leggende,sfuggire a questi demoni dai denti di cervo è pressoché impossibile; l'unico modo per farli scappare pare sia leggere loro un passaggio della Bibbia, poiché in questo modo essi perderebbero un dente,prima di svanire in una nuvola di denso fumo nero.

Secondo il folklorista del 19 ° secolo William Henderson i Red Cap sono esseri che abitano antichi forti di frontiera, castelli e torri fortificate , costruiti su pietre bagnate col sangue umano,e tali esseri,sono appunto gli spiriti di quegli uomini morti per edificare tali castelli.Sempre secondo Henderson,pare che,questi esseri, in caso di pericolo,inizino a fare un rumore simile a quello di un battito di lino,e quando questo rumore si protrae per lungo tempo,e aumenta di intensità viene considerato come un presagio di morte,o di sfortuna.



fonte


lunedì 18 maggio 2020

Robin Goodfellow

Robin Goodfellow

Robin Goodfellow è un Folletto dei Boschi che appartiene al folklore Brittanico.
Le storie riguardanti questo ambiguo Folletto sono varie,ma partiamo con la sua descrizione:
il Robin Goodfellow si presenta come un Folletto molto carino,con lineamenti fanciulleschi,infatti ha l'aspetto di un bambino,nasino alla francese,guanciotte rossastre,labbra delicate,e occhietti furbetti,orecchie piccole a punta,e folta capigliatura riccioluta.Alto non più di 15-20 centimetri, ha una corporatura snella,va in giro indossando dei pantaloncini corti all'altezza delle ginocchia,di colore marrone scuro,un fular attaccato intorno alla vita,e una magliettina a maniche corte,anch'essa di colore marrone.

Questo Folletto è conosciuto anche come Puck,e come Hobgoblin.Il termine Puck deriva dall'inglese antico Pùca che sta ad indicare uno Spirito dei Boschi,secondo le leggende pare che sia un folletto ingannatore,mutevole nell'aspetto,(si dice che si possa trasformare in un cavallo)e che si diverta ad attirare di notte le persone nella foresta con luci e suoni incantatori,oppure a farli cadere nelle acque di piccoli stagni,o fiumiciattoli.(Sistemi simili a quelli che adottavano le Celtiche Dame Bianche) Altro comportamento dispettoso a lui affibbiato sarebbe il suo diletto nel rubare il latte dai mastelli nelle fattorie.

Altre storie parlano di questo Folletto come di Spiritelli estremamente utili in casa,molto bravi in faccende domestiche,come ad esempio rapidi ricami,o il saper sfornare il burro,mansioni che però lui stesso poi sarebbe in grado di annullare con astuti trucchi se fatto arrabbiare,o dispiacere.e il dispiacere appunto potrebbe essere il non lasciargli un bicchiere di latte o altre prelibatezze come ricompensa per i suoi servigi.

Altre storie poi,lo descrivono come un Folletto di indole solitaria,e riservata,che mal digerisce la compagnia di altri suoi simili,e che in compenso gradisce molto quella umana,quando questa si dimostra gentile nei suoi riguardi.

In conclusione possiamo dire che le informazioni e le storie riguardanti sul Folletto Robin Goodfellow sono varie,e con diverse sfaccettature.Come sempre in questi casi,forse la verità sta nel mezzo,


fonte

sabato 16 maggio 2020

Lurikeen

Lurikeen

Il Lurikeen è un Folletto tipico della tradizione irlandese,molto simile al Cluricauno.
Le leggende su questo Folletto sono molteplici,infatti secondo alcune pare sia una creatura errante alla continua ricerca del paradiso perduto,secondo altre invece,pare sia un discendente degli antichi Bardi,e che,fin dalla notte dei tempi vaghi tra le brughiere cantando e ballando.
Tuttavia,ogni storia concorda sul fatto che il Lurikeen sia un Folletto legato alla povertà,alla miseria,alla perdita,e alla sconfitta.
Di aspetto bizzarro,il Lurikeen viene descritto come un minuscolo essere,dai lineamenti marcati,quasi da vecchietto,di carnagione simile a quella umana, folte sopracciglia,naso aquilino,mento pronunciato,occhi di quelli che ne hanno viste tante, orecchie a punta,e lunghi capelli castano chiaro,e castano chiaro è anche il colore della sua barbetta,e della folta peluria che ha sui piedi caprini.
Quasi sempre va in giro con indosso una giacchetta rosso ocra,e dei pantaloni beige.

venerdì 15 maggio 2020

Urisk

URISK
L' Urisk è un Folletto di origini Scozzesi,di natura benevola.simpatica,e dolce.
Di lui si dice che abbia un aspetto poco carino,corporatura esile,calvo,con una piccola peluria ispida sulle gambe,e piedi caprini,e che inoltre vada in giro nudo.Viene descritto come un Folletto solitario,amante della solitudine,e che per questo,vive da eremita in luoghi molto isolati,spesso ai piedi di piccoli stagni.
Ma alcune  storie che riguardano il Folletto Urisk,parlano di questa sua indole solitaria,di questo suo vivere in solitudine come di un risultato,maturato dopo anni e anni di fallimenti nel cercare compagnia fra gli umani,(umani che,a causa del suo aspetto poco gradevole,erano soliti scappare all'istante,spaventati,e inorriditi),fallimenti che alla fine lo hanno spinto a smettere di cercare,e a ritirarsi quindi in solitudine.
Altra nota sul Folletto Urisk è che,a quanto pare egli sia foriero di fortuna e benessere presso le case cui si stabilisce,e che sia molto utile sia nei lavori domestici,che in quelli nei campi,ma che a causa del suo aspetto,non riuscisse mai a trovare ospitalità.


giovedì 14 maggio 2020

Bugnane

Bugnane

Il Bugnane è un Folletto di tradizione britannica,tipico dell'Isola di Man. Appartiene alla famiglia dei Folletti del bosco,ed è proprio nei boschi che è possibile avvistarlo,quasi sempre lo si può vedere seduto sulla testa di un fungo,e quasi sempre in compagnia di una Fata.
Le storie che lo riguardano,lo descrivono come un Folletto giocherellone,dispettoso,se provocato,o trattato male,in grado di cambiare sembianze,infatti si racconta che spesso si divertisse a trasformarsi in un vitello nero,o un cavallo.Ma nella loro forma originale viene descritto come una creaturina di corporatura esile,dalla pelle color verde olivastra,lineamenti delicati,fanciulleschi quasi,alto non più di 10-15 cm,con un visino piccolo,a forma di cuore,piccoli occhietti dolci,che sembrano quelli dei gatti appena nati,e orecchie a punta,non indossa mai abiti,ma solo scarpette fatte con foglie,e un cappello a punta verde,sotto il quale,si vedono spuntare capelli castani medio lunghi.
Essendo di indole giocherellona,come abbiamo detto,si diverte a passare il tempo giocando con delle piccole palline fatte con fogliame,e a inventare nuovi giochi,o pianificare e attuare  scherzi da fare poi gli altri Folletti.Ama nutrirsi di ghiande,bacche,e semi. 
Le leggende su di lui,ci dicono anche che,pare sia un Folletto che mal sopporta la presenza umana,specie,quando questa invade i suoi territori,e in quei casi che viene fuori il suo lato dispettoso,e particolarmente diabolico nell'inventare scherzi.
Quindi,possiamo affermare che,il Bugnane,è un Folletto di natura benevola,ma è meglio non provocarlo,non farlo arrabbiare,e sopratutto,non invadere il suo spazio.



mercoledì 13 maggio 2020

Coboldo

Coboldo. 

Il Coboldo è un Folletto tipico della tradizione mitologica tedesca,di lui si dice sia un essere poco socievole,bizzarro e che si diverta a ordire scherzi di cattivo genere,ma anche che riesca a rendersi molto utile verso gli abitanti umani della casa in cui egli sceglie di vivere,di solito tale utilità viene espressa dal Folletto espletando varie mansioni domestiche,chiedendo poi in cambio dei doni,in mancanza dei quali poi diventa particolarmente vendicativo.

Altri racconti li vogliono abitanti di luoghi sotterranei,in particolare di miniere,dove sembrano  essere particolarmente avvezzi nell'infastidire e ostacolare il lavoro dei minatori che in esse vi lavorano.Secondo alcuni il Cobalto,un metallo noto per essere velenoso e per inquinare gli altri elementi pare prenda il nome proprio da questo particolare Folletto.

Tuttavia secondo le leggende,non sono da ritenersi  creature malvagie, ma solo piuttosto dispettosi,burloni,e in alcuni casi vendicativi.Vengono descritti con fattezze non proprio belle a vedersi, aspetto simile a diavoletti, indossano un cappello a forma di cono fatto con rami,e corteccia d'albero, e scarpe a punta, possiedono una coda con pelo folto e  mani affusolate,di corporatura tozza,alti non più di un metro,con una testa abbastanza grande,occhi piccoli,naso sporgente,e bocca larga,di carnagione scura,di solito veste abiti fatti di pagliericcio,con un copricapo verde,fatto di fili d'erba intrecciati.
Una caratteristica fisica che li caratterizza non poco, è il portamento leggermente piegato in avanti, e che,se necessario,riesce a correre a quattro gambe.
 Da alcune fonti si pensa che i Coboldi siano parenti stretti dei Brownie. Una specie di Coboldo di origine britannica prende il nome di Knockers.

La parola Coboldo deriva dal tedesco kobalt o kobold che significa appunto "Coboldo". Nelle traduzioni, spesso il termine Coboldo viene tradotto (o viene usato per tradurre) nomi di altre creature grosso modo equivalenti, tratti da altre tradizioni folkloristiche, per esempio Elfo, Goblin o Leprechaun.

La versione più comune del Coboldo, nota in tedesco come Heinzelmännchen, appare tra l'altro nelle fiabe dei fratelli Grimm. Si tratta di una sorta di elfo domestico che si occupa delle faccende di casa ma spesso in modo dispettoso. Un esempio particolare di questo genere di Coboldo è un personaggio noto con il nome di Hinzelmann, e che costituisce la versione tedesca dell'anglosassone Robin Goodfellow.

Nel romanzo American Gods l'autore Neil Gaiman fa risalire il mito del Coboldo ad una presunta tradizione tribale germanica, di natura propiziatoria, che consisteva nel tenere un bambino appena nato in un nascondiglio sotterraneo per cinque anni. Nella notte del suo quinto compleanno, il bambino veniva portato in superficie e trafitto con due lame (una di bronzo e una d'acciaio). Il corpo veniva bruciato, e dai resti si ricavava un feticcio. I Coboldi nascono dai resti di questa vittima sacrificale,e la loro malvagità,pertanto,è legata quindi al risentimento per le crudeltà subite.

Ancora altre leggende, raccontano  che questa razza di Folletto sia l’evoluzione di un antico Clan Elficom scacciato nelle grotte e maledetto da un dio potente da tempo immemorabile. Esistono altre supposizioni che invece li vedrebbero discendenti da una razza di  Gnomi.  Piccoli come questi, essi hanno sviluppato un’acuta vista vivendo all’interno delle grotte, oltre ad un’estrema agilità che li rende pericolosi soprattutto se affrontati in gran numero.

E sempre secondo queste storie,pare che il Coboldo fosse uno di quei Folletti che amava infestare e disturbare 

 le regioni del Piccolo Popolo, e che trascorrevano gran parte del loro tempo a fortificare le terre intorno alle tane, posizionando trappole e sistemi d’allarme dotati di  spuntoni e balestre con congegni a scatto, ed altri dispositivi meccanici). In pratica,quelle leggende li descrivono come dei personaggi perfidi, furbi e senza scrupoli, sempre in difesa del territorio che considerano loro,e in più come anche dei gran codardi che preferiscono evitare i confronti diretti, in quanto prediligono combattere quando sono in numero superiore rispetto all’avversario, o addirittura utilizzano l’espediente dell’imboscata, e a volte anche entrambe le cose.

Per difendersi,spesso i Coboldi indossano una leggera armatura di cuoio e portano con se,piccole ma affilate lame Come già detto preferiscono attaccare quando sono in superiorità numerica, oppure si affidano a subdoli trucchi; se la proporzione del nemico scende sotto la soglia minima, solitamente però scappano. Il combattimento inizia con il lancio di proiettili da fionda, ed i Coboldi si avvicinano solo quando le forze nemiche sembrano indebolite.

Essi sono anche conosciuti dai maghi come piccoli, svelti, raffinati ed insidiosi esseri: pur avendo una ridotta statura, sono capaci di aggirare velocemente i loro avversari e farli cadere.
I Coboldi  sono creature molto dedite alla preghiera di idoli e di totem.

Molto amici di Orchi e Goblin, i Coboldi sono invece ostili ai Nani, anche se con essi hanno imparato a patteggiare scoprendo che una promessa fatta da un nano è più forte dello stare immobile della più grande montagna. Il loro senso dell’umorismo è grande ma solo per le disgrazie altrui che, sono anche soliti provocare con la pratica di rituali magici.




fonte 



martedì 12 maggio 2020

Pixie

Pixie

Il Pixie è una tipologia di Folletti così detti "Folletti del Bosco" tipica della tradizione britannica.Di indole particolarmente irascibile,e scontrosa,ma,fondamentalmente buona e burlona,i Pixie sono solitamente descritti come piccoli esseri,minuti,agili,che abitano i boschi inglesi.Hanno  una testa molto voluminosa,folta capigliatura,rosso ocra,possiedono occhi molto grandi,leggermente strabici e fosforescenti,naso alla francese,bocca larga e carnosa,e piccole orecchie a punta.
Spesso indossano vestiti verdi,per lo più composti da foglie intrecciate l'una all'altra,e sulla testa portano dei cappelli a punta,fatti con piccoli rami d'alberi.
Altri racconti invece li vedono rappresentati come creature molto belle,dai lineamenti delicati e fanciulleschi,altri invece li attribuiscono il carattere di un puledro,altri ancora che avessero delle caratteristiche in comune con le capre,e ancora altri li confondevano addirittura con le fate.

 A parte le specie più elevate di Pixie, la maggior parte può essere descritta generalmente come secca e ossuta, il cui sesso a volte è impossibile da distinguere. Il loro viso ha forma di cuore, o molto spigoloso, il loro corpo è descritto da linee dritte e hanno una corporatura tozza, specialmente quelli più affini agli alberi e alla terra, mentre i Pixie dell'Aria o dell'Acqua paiono fragili e più effimeri. Hanno dimensioni piuttosto varie, da alcuni centimetri per gli abitanti degli Alberi fino a raggiungere l'altezza di un bambino.

Su di loro si dice che generalmente evitino gli altri esseri fatati e la razza umana,che si commuovano quando ascoltano canzoni d'amore,e che siano molto golosi di latte di pecora,ma all'occorrenza,si nutre di tutto ciò che riesce a trovare,o a rubare da dispense,orti e frutteti,durante l'estate invece,ama nutrirsi esclusivamente dei mirtilli alla panna del Devonshire.
Una sua particolarità dispettosa è che,pare si diverta a far smarrire la strada ai viaggiatori che incontra sul suo cammino,ma una leggenda racconta che,se un viandante voleva sfuggire ai dispetti del Pixie,durante il suo viaggio,doveva indossare la giacca al contrario,così riusciva ad evitare di cadere nelle sue burle.

Etimologia ed origine

L'origine del nome Pixie è incerta. Alcuni pensano provenga dal dialettale svedese Pyske, ovvero Piccola Fata; altri non concordano con questa tesi, sostenendo che data l'origine cornovalese della parola Piskie, questo è probabilmente di derivazione celtica, anche se non è stato individuato l'esatto termine dal quale Pixie dovrebbe derivare.
Sebbene sembra fossero presenti nella mitologia fin da prima dell'arrivo del Cristianesimo in Gran Bretagna, i Pixie entrarono in questa religione con la spiegazione che erano le anime di bambini morti prima di essere battezzati.
Nel 1869 alcuni suggerirono che il nome Pixie fosse una reminiscenza razzista delle tribù Pitte, che usavano dipingere/tatuarsi di blu, una caratteristica spesso attribuita anche ai Pixie. Sebbene questa idea sia talvolta ripresa da scrittori contemporanei, non ci sono connessioni certe e la derivazione etimologica è incerta.
Alcuni ricercatori del diciannovesimo secolo hanno elaborato altre ipotesi sulla derivazione del nome, o connesso il termine a Puck, una creatura mitologica a volte descritta come una Fata, ma il nome Puck è anch'esso di origine incerta.
Fino all'avvento di racconti moderni, il mito del Pixie era localizzato in Bretagna. Alcuni hanno notato alcune rassomiglianze alle "Fate Nordiche", le Fae Germaniche o Scandinave.

Prima della metà del diciannovesimo secolo, Pixie e fate erano tenute in gran considerazione in Devon e Cornovaglia. I libri dedicati alle credenze locali dei contadini sono pieni di incidenti dovuti a manifestazioni di Pixie. Alcune località devono il loro nome al mito dei Pixie: ad esempio in Devon, vicino a Challacombe, un gruppo di rocce deve il suo nome alla credenza che i Pixie abitino lì vicino. In alcune aree la credenza che Pixie e fate siano creature reali è ancora presente.
Nelle leggende provenienti da Dartmoor si dice che i Pixie si camuffino da mucchi di stracci per adescare i bambini. I Pixies di Dartmoor sono amanti della musica e del ballo e amano cavalcare i puledri del paese. Questi Pixie sono generalmente amichevoli e aiutano gli esseri umani, a volte aiutando vedove bisognose o altre nei lavori domestici. Comunque non sono totalmente benigni, in quanto hanno anche la reputazione di portare i viandanti fuori strada (e così il viandante diviene "Pixy-led", ovvero "guidato da un Pixie", l'unico rimedio per il quale consiste nell'indossare al contrario, con l'interno all'esterno, il proprio cappotto).
La regina dei Pixie della Cornovaglia pare sia Joan the Wad ("Giovanna la Torcia"), considerata molto fortunata. Nel Devon, i Pixie sono considerati "così piccoli da essere invisibili e innocui o amichevoli per l'uomo".
In alcune leggende e resoconti storici sono descritti con una statura quasi pari a quella di un umano. Per esempio, un membro della famiglia Elford a Tavistock, Devon, si nascose dalle truppe di Cromwell nella casa di un pixie. Nonostante l'entrata sia rimpicciolita col passare del tempo, la casa Pixie, una caverna di formazione naturale sullo Sheep Tor, è ancora accessibile.
Si dice anche che a Buckland St. Mary, nel Somerset, i Pixie abbiano combattuto contro le fate: e proprio per aver vinto ancora oggi visitano l'area, mentre le fate si dice se ne andarono per sempre dopo la loro sconfitta.
Fin dai primi anni del diciannovesimo secolo i loro contatti con gli umani sono diminuiti. Nel libro del 1824 Cornwall di Samuel Drew, troviamo questa osservazione: "L'era dei Pixie, come fu quella della cavalleria, è finita. Al giorno d'oggi non ci sono molte case che si dica siano visitate da questi. Persino i campi e le strade che prima frequentavano spesso sembra siano state dimenticate. La loro musica può essere udita molto raramente."

Giornata dei Pixie

La celebrazione della Giornata dei Pixie (Pixie Day) è una vecchia tradizione che ha luogo ogni anno in giugno nella città di Ottery St. Mary, nell'East Devon. La festa si basa su una leggenda secondo la quale i Pixie furono banditi dalla città a una grotta là vicino, conosciuta come 'Salone dei Pixie' (Pixie's Parlour).
La leggenda risale ai primi anni del Cristianesimo, quando il vescovo locale, avendo deciso di far costruire una chiesa a Ottery St. Mary, ordinò un set di campane dal Galles e dispose che gli strumenti musicali fossero scortati da monaci durante l'intero tragitto. Venendo a conoscenza di questa cosa, i Pixie si preoccuparono molto, sapendo che le campane, una volta installate, avrebbero battuto le ultime ore del loro dominio su quelle terre. Così gettarono un incantesimo sui monaci, indirizzandoli dalla strada per Otteri a quella che portava alle scogliere di Sidmouth. Proprio quando i monaci stavano per cadere nel mare, uno dei monaci sbatté l'alluce su una roccia, ed esclamò "Dio benedica la mia anima": fu questa invocazione a rompere l'incantesimo. Le campane furono portate a Otteri e montate. In ogni caso, l'incantesimo dei pixie non fu rotto del tutto; ogni anno in un giorno di Giugno i Pixie escono allo scoperto e portano le campane nella loro caverna, da dove devono essere prese dal Vicario di Ottery St. Mary. Questa leggenda è re-inscenata ogni anno dai gruppi di Lupetti e Coccinelle del paese, con una speciale ricostruzione del 'Salone dei Pixie' nella piazza del paese, mentre la vera grotta è situata lungo le rive del Fiume Otter.

Nel 1890, William Crossing annotò la preferenza dei Pixie per parti di abiti eleganti: "Difatti, pare esista fra di loro una specie di debolezza per gli ornamenti e un pezzo di fiocco pare sia... altamente valutato da loro". ("Indeed, a sort of weakness for finery exists among them, and a piece of ribbon appears to be ... highly prized by them.") La mancanza di gusto estetico è stata presa da Rachael de Vienne, un moderno scrittore del genere fantastico, per indicare che i Pixie vanno generalmente in giro nudi, sebbene capiscano l'umano bisogno di coprirsi. Nel libro di de Vienne, la protagonista, una bambina pixie, si diverte a giocare con dei fiocchi fatti da lei con la camicia del padre.
Si dice anche che alcuni Pixie rubino i bambini o che portino i viaggiatori fuori strada. Queste usanze pare in origine fossero riferite alle fate e non ai Pixie; nel 1850, Thomas Keightley osservò che la maggior parte della mitologia Pixie potrebbe essere stata originata dai miti sulle fate. Si dice anche che i Pixie ricompensino chi si cura di loro e puniscano chi si comporta male, tesi per la quale Keightley fa degli esempi. Inoltre, con la loro presenza portano benedizione su chi è affezionato a loro.
I Pixie praticano l'equitazione per divertimento e annodano le criniere in grovigli inestricabili. Hanno fama di "grandi esploratori, conoscono le grotte dell'oceano, le fonti delle correnti e le insenature delle terre".
Alcuni credono che i Pixie abbiano origine umana, o che "facciano parte della natura umana", al contrario delle fate la cui mitologia fa risalire a forze immateriali e spiriti maligni. In alcune discussioni i Pixie sono presentati con creature senza ali e simili ai pigmei, anche se questa è probabilmente una recente aggiunta alla mitologia "classica".
Uno studente inglese prese il mito dei Pixie abbastanza sul serio da affermare che "i Pixie sono certamente una razza più piccola, e, dalla grande cupezza delle storie a loro proposito, credo che siano anche una razza più antica.




FONTE



lunedì 11 maggio 2020

Brownie

Brownie

Quando si parla di Folletti di aspetto sgradevole,e particolarmente dispettosi se fatti arrabbiare,non si può non citare il Brownie,Folletto di tradizione Scozzese.

I Brownie nella tradizione scozzese sono spesso accomunati agli Elfi del crepuscolo, o ai nani. In tempi antichi,secondo le leggende,queste creature si potevano incontrare nelle vicinanze dei Menhir o dei Dolmen,finché,da quel che si racconta,ad un tratto decisero di cambiare le loro abitudini di vita,e iniziarono a preferire passare molto più tempo vicino alle abitazioni degli umani,in particolare in luoghi come granai e pollai. Alti non più di 60 cm,di carnagione scura,e pelle raggrinzita,i Brownie quasi sempre vanno in giro nudi,o con indosso stracci malconci di colore marroni,o rossi.

I Brownie sono famosi per essere pionieri nel giardinaggio,e nella distillazione di whiskey,infatti su di loro si dice che trovassero gran diletto nel rinverdire le zone aride,e che fossero grandi bevitori di birra.Altra prerogativa che li caratterizzava era quella di amare terminare i lavori lasciati incompiuti dagli uomini,come ad esempio terminare dei lavori di cucito,sorvegliare i gregge durante la notte,o mietere i campi,e in cambio di questo loro operato,erano soliti chiedere una scodella di panna,o di latte,e una focaccina con sopra spalmata o della crema,o del miele,e quando invece queste loro richieste non erano esaudite,e magari il loro lavoro veniva criticato,si arrabbiavano molto,e davano luogo a scherzi,anche molto cattivi.

Piccola nota,il Brownie ha anche un suo gemello cattivo diciamo,di nome Boggart.
Altri tipi di Brownie ma di origine britannica sono i Fenoderee e i Killmoulis.



sabato 9 maggio 2020

Voghee Lyno

Magiche Creature del Piccolo Popolo


Come tutti sanno, la mitologia celtica è ricca di figure fantastiche quali Fate,Elfi,Gnomi e Folletti…

Folletti…


Ce ne sono di ogni tipo e ognuno di loro ha diverse caratteristiche,e modi di fare,diversi compiti,e comportamenti. Alcuni possono essere buoni, altri meno,buffi,e carini d'aspetto,o anche sgradevoli alla vista e con un pessimo caratteraccio,altri ancora,vengono ritenuti dei veri e propri esseri malefici.Insomma,le storie,le leggende,e le descrizioni sui Folletti sono diverse,come diverse sono le tradizioni a cui essi appartengono,abbiamo citato quella Irlandese,che forse è la più nutrita,ma c'è anche quella scozzese,francese,italiana,scandinava,per dirne alcune

Voghee Lyno
Il Folletto amante della Birra e dell'Oro

Il Voghee Lyno,è un Folletto di tradizioni irlandese,secondo alcuni,di indole essenzialmente cattiva,e dispettosa,è alto più o meno 30 cm,carino d'aspetto,anche se completamente calvo,porta una barba  rossiccia.ha un corpo asciutto con una piccola pancetta,veste sempre di verde,indossa un panciotto,e degli stivali con fibia,anch'essi verdi,e in genere è sempre molto curato nell' immagine .Si nutre prevalentemente di carne,ed è un gran bevitore di birra,molte volte,dopo essersi preso una bella sbronza,si racconta sia stato visto passeggiare ubriaco lungo le strade,sempre in compagnia di qualcuno con cui si diverte a cantare sbronzo,delle antiche canzoncine irlandesi. 
Il Voghhe Lyno secondo la leggenda pare saper scrivere,ed essere anche un abile incisore su roccia,altra particolare caratteristica che lo descrive,è quella di passare le giornate a chiedere in prestito pignatte d'oro ad altri folletti,pignatte d'oro che poi non restituisce,motivo questo,da cui dipende il suo essere poi perennemente in fuga dall'ira di quei folletti che si sentono giustamente derubati,e queste sue fughe,lo portano spesso nascondersi in anfratti di roccia,dove non è difficile sorprenderlo mentre sorseggia birra e legge libri smarriti dall'uomo. In fine,è opinione comune che,il Voghee Lyno sia il nemico giurato del Folletto Dukko.





giovedì 7 maggio 2020

Lunantishee

Creature Magiche del Piccolo Popolo
Lunantishee

Abbiamo già detto che esistono svariate famiglie e tipologie di folletti,ci sono i folletti del bosco,quelli del mare,della terra,e della pianura e ognuno di questi,hanno i loro luoghi d'origine,le loro leggende,

Ad'esempio c'è il Bo Men (origine irlandese), Bugnane (origine britannica), Bwca (origine britannica), Cluricauno (origine irlandese), Coblynau (origine britannica), Dukko (origine irlandese), Dullahan (origine irlandese), Far Darrig (origine irlandese), Far Gorta (origine irlandese), Fifinella (origine britannica), Gancanagh(origine irlandese), Ganconer (origine irlandese), Ghillie Dhu (origine scozzese), Leprecauno (origine irlandese), Lurikeen (origine irlandese), Pixie (origine britannica),Red Cap (origine britannica), Robin Goodfellow (origine britannica), Sheoques (origine irlandese), Urisk (origine scozzese), Voghee Lyno (origine irlandese)i trool di origine scandinava,Fanfrelon (Gallese) e così via..



La sola cosa che in tutte le leggende e tradizioni li accomuna è il modo come cui vengono descritti.

Piccolissimi di statura,di natura incorporea,e guizzanti come farfalle.
Di natura a volte maligna,altre volte benevola,a seconda di come trattati dagli umani con cui interagiscono.buffi di aspetto,burloni e dispettosi,agilissimi,ed estremamente guardinghi,solitamente vestiti di verde,alcuni,altri invece di color scarlatto,con in testa un berretto a sonagli, e ai piedi scarpe di vetro o stivali spesso fatti di foglie intrecciate,
amano la musica e la danza,perennemente irrequieti come un bambini, si muovono in continuazione e possono essere pericolosi per gli esseri umani a causa dei loro scherzi e delle loro burle. Non che i folletti siano cattivi, ma siccome agiscono sotto l'impulso di istinti, come i bambini appunto,, anche senza volerlo possono fare del male. Tra i loro scherzi più comuni c'è quello di cambiare posto agli oggetti nelle case, di far scivolare le persone più deboli sul bagnato, di disperdere il gregge o le mandrie ai pastori. Estremamente laboriosi,e al col tempo fannulloni, con una forte passione per le giovani donzelle.Di indole sfuggente,infatti non è semplice riuscirli a vedere,se non sono essi disposti a manifestarsi,hanno un intimo rapporto con tutti gli animali,una profonda connessione spirituale con la terra,con la natura in genere di cui ne sono custodi,e protettori.



Questi spiritelli amano aggirarsi vicino alle case degli esseri umani e quando vi decidono di prendere domicilio in una di queste, si dice divengano fedelissimi e servizievoli, smettono di fare  scherzi e burle, e iniziano a proteggere la casa in cui hanno deciso di abitare. In questo senso ricordano i geni domestici delle tradizioni antiche, come per esempio i Lari dei Romani, protettori del focolare e della casa.



La credenza in esseri come i Folletti, è presente in quasi tutte le popolazioni antiche, da quelle europee a quelle asiatiche. Mutano il nome, naturalmente, e alcuni atteggiamenti, ma le caratteristiche di fondo sono le stesse. Per esempio in Europa settentrionale si immaginano i Folletti come riuniti in una grande famiglia, in un popolo a sé. Sono chiamati silfidi, coboldi, elfi, troll e, a meno che non scelgano di vivere nelle case degli umani, avrebbero un loro regno nell'aria,tra i rami,e all'interno degli alberi,nelle corolle dei fiori,sotto gli ombrelli picchiettati di bianco dei funghi,tra le rocce muscose,in piccoli affranti tra le montagne,e tra i cespugli di biancospino.


Lunantishee

I Lunantishee di tradizione irlandese sono una tribù del Piccolo Popolo che protegge i prugneti (il pruno è uno degli alberi considerati magici dalle popolazioni celtiche). Il loro compito è quello di non permettere che anche un solo ramo di questi alberi venga tagliato il giorno dell'11 Maggio o dell'11 Novembre. Su i giorni riferiti al 11 Maggio e al 11 Novembre vi è una leggenda molto curiosa e particolare,infatti si narra che chiunque tagli un ramo di un pruno in quei giorni,si dice,attiri su di se' una buona dose di sfortun
a.



Sheoques



Il Magico Mondo del Piccolo Popolo


Alla scoperta dei Folletti
I Folletti sono esseri magici,Spiriti soprannaturali protettori di tutto ciò che appartiene a Madre Natura.Essi dimorano nei Boschi,e nelle Foreste,luoghi magici,dove appunto,questi piccoli e misteriosi esseri si aggirano furtivi,giocano,e fanno dispetti.I Folletti hanno la loro casa tra i rami,e all'interno degli alberi,nelle corolle dei fiori,sotto gli ombrelli picchiettati di bianco dei funghi,tra le rocce muscose,in piccoli affranti tra le montagne,e tra i cespugli di biancospino.

A loro sono legate innumerevoli e fantasiose storie,leggende che li descrivono fin nei minimi dettagli,con caratteristiche a volte benevoli,altre volte malevoli,a seconda dei sentimenti con cui gli uomini li trattano.

I Folletti non amano farsi vedere. Svaniscono come se fossero fatti di fumo, non hanno l'ombra se visti alla luce del sole e non lasciano orme sulla terra quando camminano. 
Molte persone li scambiano per fuochi Sacri. Si dice che quando i contadini che vivono in montagna si dimenticano di lasciare qualcosa da mangiare per i Folletti che proteggono le mucche al pascolo, questi si divertano ad intrecciare le code degli animali in modo così stretto che, il nodo non si può sciogliere, ma solamente tagliare!


Secondo le varie tradizioni,esistono svariate Famiglie di Folletti,che differiscono tra di loro,per comportamenti,e modo di vivere,esistono infatti i Folletti Nordici,Irlandesi,Scozzesi,quelli Italiani,Francesi,Tedeschi,e molti altri ancora.Se si volesse fare di loro diciamo una descrizione generale,si potrebbe dire che,di solito  hanno sangue di color nero e occhi che tendono al rosso, lucenti nell’oscurità. Sono quasi tutti dei gran burloni ma nello stesso tempo possono diventare dispettosi, maligni e spietati. Non sono dotati di poteri magici ma conoscono molto bene le arti arcane. Amanti degli animali, amano cavalcane rane, liberare le mucche dalle stalle e intrecciare le criniere dei cavalli. Vivono sia nei boschi che nelle case di contadini ove spesso sono accolti con gran rispetto.
Ma oltre a differire per famiglia di appartenenza i folletti differiscono anche per tipologia.ad esempio ci sono i folletti del bosco,quelli di pianura,e quelli di montagna.

I FOLLETTI DEL BOSCO

I Folletti del Bosco sono vestiti con pantaloni e casacca verde, stivaletti a mezza gamba e cappello con lunga piuma, sono inoltre molto gelosi del luogo in cui vivono, e lo proteggono da persone dannose,spegnendo il fuoco appiccato dai piromani ad esempio,o aiutando gli animali a scappare quando questi incappano in meschine trappole.


Sheoques il Folletto del Biancospino

I Sheoques sono i così detti Folletti del Biancospino,di tradizione irlandese,di loro si dice appunto che infestino i sacri cespugli del Biancospino e le verdi fortezze. In giro per tutta l'Irlanda ci sono campicelli circondati da fossati che si ritiene siano antiche fortificazioni e ripari per il bestiame. Sono queste le Fortezze, o Forti, o royalties, come vengono a seconda dei casi chiamati. Qui, sposandosi tra loro, vivono i Sheoques,Folletti del Bosco,o anche detti Folletti di Terra.
Si dice che molti siano stati gli uomini dal cuore impuro che ascoltando la loro musica fatata,si siano fatti adescare da essa,e che per ciò,abbiano poi perso ogni umano interesse e gioia,mentre invece,coloro i quali avevano un cuore puro,e ascoltavano la musica dei Sheoques,diventavano grandi veggenti,o contadini,o ancora guaritori,oppure grandi musicisti,o poeti,come Carolan, che raccoglieva le sue melodie dormendo su di un Forte abitato da Sheoques;altri invece, morivano dopo un anno e un giorno, per poi,vivere per sempre,tra di loro,in perenne beatitudine.I Folletti Sheoques sono quindi,, nel complesso, buoni; anche se,su di loro,venivano spesso raccontate macabre storie,che li vedevano perfidi,con un'abitudine degna di una strega malvagia,e cioè,si diceva che rapissero i bambini figli di coloro i quali si erano macchiati di gravi crimini contro la natura,e al loro posto,lasciassero un Folletto avvizzito,magari vecchio di mille o duemila anni.altre volte ad essere rapiti erano invece proprio gli artefici di quei crimini,o altri adulti,maschi,o femmine,membri della loro stessa famiglia.
Vicino al villaggio di Coloney, nella contea di Sligo, a quanto pare, si racconta un'altra leggenda riguardante i Sheoques,una leggenda che parla di una vecchia che pare vivesse proprio da quelle parti,e che in gioventù,proprio dai Sheques fu rapita,quando poi,sette anni dopo,fu rilasciata,secondo la leggenda,la donna pare non avesse più le punte dei piedi,perché secondo ciò che si racconta ,se le era consumate ballando. Ogni tanto si sente di qualche persona a cui i Sheoques  hanno fatto davvero male, ma bisogna dire che in quei casi, le vittime se lo erano quasi sempre meritato,come ad esempio,le due persone uccise nel distretto della contea di Down,che si dice appunto,uccise dai Sheoques perché colpevoli di aver sradicato dei cespugli di biancospino che,appartenevano proprio ai Sheoques. 

Sono le di

Le feste celtiche

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