Antica Benedizione Celtica
Che la strada ti venga incontro.
Possa il vento soffiare sempre sulla tua schiena
e la pioggia cada morbida sul tuo campo
e finché non ci incontreremo di nuovo
che gli Dei ti mantengano dolcemente nel palmo della loro mano.
Che tu possa vivere tutto il tempo che vuoi e vivere sempre appieno.
Ricorda sempre di dimenticare le cose che ti hanno rattristato
e non dimenticare di ricordare le cose che ti hanno dato gioia.
Ricorda sempre di dimenticare gli amici che si sono rivelati falsi
ma non smettere mai di ricordare quelli che sono rimasti fedeli.
Ricorda sempre di dimenticare i problemi che sono passati
ma non smettere di ricordare le benedizioni di ogni giorno.
Che il giorno più triste del tuo futuro
non sia peggiore del più felice del tuo passato.
Possa il soffitto non cadere mai su di te
e che gli amici sotto di lui non partano mai.
Possa sempre avere parole calde in una notte fredda
una luna piena in una notte buia
e che una strada si apra sempre alla tua porta.
Possa tu vivere cent'anni, con un anno in più per rimpiangerti.
Possano gli Dei tenerti nel palmo delle Loro mani
e non stringere troppo le tue dita.
Che i tuoi vicini ti rispettino
che i problemi ti abbandonino
che gli antenati ti proteggano e il cielo ti accolga.
Che la fortuna delle Colline Celtiche ti abbracci.
Che le benedizioni degli Dei ti contemplino.
Che le tue tasche siano pesanti e il tuo cuore leggero.
Che la buona fortuna ti insegua
ogni giorno e ogni notte
un muro controvento, un soffitto per la pioggia
una tisana vicino al fuoco
risate che consolano coloro che sono puri nello spirito
e che il tuo cuore si riempia di tutto ciò che lo desideri.
Che gli Dei siano con te e ti benedicano
che tu veda i figli dei tuoi figli
che la sfortuna ti sia breve e che ti renda pieno di benedizioni.
Che tu non conosca altro che la felicità da questo giorno in poi.
Che il fato ti conceda molti anni di vita….
e che la fiamma dell'amore sia nel tuo cuore per sempre.
Così sia ogni giorno
mese
anno …. nel tempo .
Antica Benedizione Celtica
A te la dolce pace dello scorrere dell’onda.
A te la lieve pace del flusso dell’aria.
A te la profonda pace della terra silenziosa.
A te la pace dei fiori
Dell’erba profumata
Della natura risvegliata
A te la calda pace del Sole
A te la chiara pace delle stelle lucenti.
A te la vera pace della pace.
Antica Benedizione Celtica
Possa l’eterno padre tenerti con sé nel suo generoso abbraccio.
Possa tu avere sempre cibo e vestito e un soffice cuscino per la testa.
E possa trovarti in cielo
quarant’anni prima che il diavolo sappia che sei morto.
Possa la strada venirti incontro
possa il sole riscaldare il tuo volto
e la pioggia bagnare soffice i tuoi campi
fino al giorno in cui ci ritroveremo.
Possa Il dio tenerti nel palmo della mano
fino al nostro prossimo incontro.
Possa tu non invecchiare mai:
che il tuo sguardo brilli e la primavera ti colori il cuore.
E mai vecchio diverrai se condividi il sorriso e la pena della gente
se conservi la capacità di sognare e ridere della vita.
Possa la strada sollevarsi per venirti incontro.
Possa il vento soffiare sempre alle tue spalle.
Possa tu avere la forza dell’orso
La velocità dell’aquila
La laboriosità della formica.
Possa il sole brillare sul tuo viso.
Possa la pioggia bagnare dolcemente il tuo raccolto.
La pace dell’erba sia con te
la pace della terra sia con te.
Possa tu godere di calde parole
In una fredda serata di luna piena,
in una buia notte su una strada discesa
verso la porta di casa
Che le tue tasche siano pesanti e il cuore leggero.
Che la buona sorte ti segua dal mattino alla sera.
Che ogni lieta notizia ti venga incontro
E ogni cattiva notizia ti volti la schiena.
Che tu abbia tempo per la pazienza,
tempo per comprendere
tempo per ricordare le cose buone fatte e da fare.
Tempo per credere nei tuoi compagni di viaggio
tempo per capire quanto valga un amico.
Che le braccia del Signore ti cingano quando esci e quando torni.
Nel nome di Dio che ha fatto un sentiero sulle onde
possa egli condurti sano e salvo a casa al termine di ogni giornata.
Antica Benedizione Celtica
Il cibo che ci nutrirà è riposto per l’inverno
e il bestiame sta tornando alle stalle.
I campi sono freddi
il mare è scuro
il cielo è grigio
le notti sono buie
ma abbiamo la nostra famiglia
che sia con noi nella stanza o nel cuore.
Il nostro spirito e amore, è una fiamma
un faro che brucia e illumina la notte.
Il Canto dell'Albero
L'Albero cantò
raccontando le sue radici
danzando la sua linfa
le foglie dolcemente accarezzate
dal vento che soffiò.
Con il vento
le creature elementari
vennero al richiamo
invisibili per tanti
sentite da alcuni
all'unisono all'Albero
cantarono la loro gioia
per l'unione ritrovata
perché per un attimo
la magia fu ricreata.
L'essere Umano
appartiene al creato
come il popolo in piedi
come il popolo alato
come ogni sasso sulla terra.
Ad ognuno è donato
una parte nel grande cerchio universale.
Nella magia del momento
gli esseri umani presenti
furono di nuovo parte
della grande unità .
Per questo l'Albero cantò
e ne fu felice
per questo io cantai
e ne fu immensamente grata.
fonti
Tratto da “Note celtiche”, Edizione Paoline
Nessun commento:
Posta un commento