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venerdì 24 gennaio 2020

Beltane: La Festa Celtica del Maggio.

Beltane.
La Festa Celtica del Maggio.

Anticamente presso i Celti la Notte fra il 30 Aprile e il 1° Maggio segnava il passaggio alla Bella Stagione: era dunque una Notte di Veglia, una sorta di Capodanno Primaverile, durante la quale si celebrava la festa in onore di Beltane. Tali celebrazioni consistevano nell' abbandonarsi a danze e banchetti in un’atmosfera orgiastica, aspettando il nuovo giorno che segnava l’inizio del trionfo della luce sulle tenebre, da cui sarebbe derivato il Calendimaggio medievale.
Una notte sulla quale, in base al mito, si diceva, vegliasse la Grande Madre della fertilità che governava il destino dei viventi e dei morti.


Con la cristianizzazione dell’Europa centrale poi, la notte del 30 aprile subì una metamorfosi perché si raccontava che vi si dessero convegno spiriti inferi, streghe e stregoni che si dovevano espellere grazie all’intercessione di santa Valpurga: una monaca inglese (710-778), diventata badessa del monastero tedesco di Heidenheim presso Eichstatt, dove fu sepolta il 1° maggio 871 nella chiesa di Santa Croce, che ha ereditato le funzioni della Grande Madre e ha dato il nome alla notte, chiamata popolarmente «la notte di Valpurga».
Quindi la Chiesa Cristiana identificò la notte tra il 30 Aprile e il 1° Maggio come la notte in cui, le streghe uscivano dai loro rifugi per scatenarsi in canti e balli di ogni genere sul monte Brocken, la cima più alta della catena montuosa dell’Harz, il cui nome tradotto significa, pensate un po’, “pista da ballo delle streghe” e a proteggere la gente dei villaggi da queste entità maligne era appunto Santa Valpurga.

Ma andiamo per ordine.

Beltane è una celebrazione tra le più sentite nella tradizione celtica. Una ricorrenza, di origine Pagana, come le parallele festività magico-religiose che si svolgono durante l'anno, che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e che costituisce una delle maggiori solennità esoteriche Dell'Anno Sacrale Celtico.
Beltane è una festa di origine gaelica che celebra la sacra unione degli Dei, affinché le terre siano feconde e abbondanti di frutti; essa segna anche l’inizio dell’estate, poiché gli antichi solevano dividere l'anno in due grandi stagioni. Beltane rappresentava dunque il momento in cui tradizionalmente avviene il cambio di un ciclo, un momento che segnava il cambio di stagione perché da quel momento in poi era consuetudine che il clima si stabilizzasse e diventasse più caldo, con meno sbalzi, insomma il momento in cui iniziava, davvero la primavera. Era il momento in cui si portava il bestiame fuori dalle stalle al pascolo ed essendo un momento molto importante anche questo veniva ritualizzato: si costruivano due pire enormi attraverso le quali veniva fatto passare il bestiame a scopo lustrativo
Origini
Ed Etimologia

La radice indoeuropea bhel- significa "brillante" e si trova nei nomi di Belisama e Belenus: gli dei celtici della luce, del fuoco e della guarigione. Tutto questo fa riferimento ai falò che gli antichi accendevano in occasione della festa stessa, per richiamare sulla Terra il potere vitale del Sole, la parte luminosa dell'anno.

Beltane significa quindi letteralmente “Fuoco di Bel”: è la festa del dio Bel o Beleno – Belino, Belano dio solare e luminoso, divinità venerata in Irlanda e nella Gallia. Il suo culto probabilmente risale all'epoca del megalitismo ed è una delle divinità più antiche, dio pastore, guaritore e protettore delle acque termali. Una divinità pan-celtica associata sia al fuoco che all'acqua, il dio della Rinascita . Divinità legata a Belinsama, Dea del Fuoco e della Saggezza.

La primavera tradizionalmente per gli antichi rappresentava la stagione degli accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il Principio maschile e quello femminile si mescolavano per propiziare la fertilità. Per i Celti la Primavera aveva inizio a Imbolc, la festa che si trova a metà tra il Solstizio d'Inverno e l'Equinozio di Marzo, e con la festa di Beltane aveva inizio l'Estate!
La celebrazione in onore di Beltane si tengono durante la notte tra il 30 Aprile 1° Maggio,e proprio in merito a questa celebrazione tale notte per i Celti era definita la notte dell'abbondanza, fertile e feconda: per i Celti durante tale momento, aveva luogo il sacro primo incontro tra la Dea Belinsama Dea del Fuoco e della Saggezza e il Dio Belenus,il Dio della Luce e del Fuoco, momento in cui le due Divinità si innamorano e celebrano l'estasi. Infatti è una notte particolarmente indicata per le magie di fecondità. Si dice che la rugiada della mattina di Beltane (1maggio) sia carica di magia e di poteri curativi.


Invocazioni per Beltane 
Beltane
(di Helen Reed)

Invocazione a Beltane
Alla Dea
Dea dell'Amore
dai molti nomi.
Tu che sorridi,
Regina dei fiori
profumo di miele
riflessi di sole.
sii la benvenuta.
Al Dio
Dio dell'Amore
dai molti volti
dai ricci ribelli
dal flauto che incanta
potenza del cervo
profumo di muschio selvatico.
Presenza del dio
che non ammette recinti
e non conosce ostacoli.
sii il benvenuto.
Aria
Salute a te, stella dell'est
brezza del mattino, profumo di primavera.
Nel tuo regno
il bianco volo dell'airone
disegna nello spazio dell'azzurro infinito
il suo segno di libertà.
Sole che sorge
speranza che si apre
nei nostri cuori
sussurrando parole d'amore.
Fuoco
Salute a te, stella del Sud
mezzogiorno di luce
calore del cuore.
Nella tua savana assolata
con sovrana potenza il leone
scuote la fulva criniera
e ruggisce, chiamando all'estate.
Arde il fuoco impetuoso
della passione d'amore
che tutto può e tutto vuole.
Acqua
Salute a te, stella dell'Ovest
carezza dell'onda
dolcezza dell'abbandono.
Nelle tue acque si lasciano scorrere
ondine e sirene dai lunghi capelli
e si ode quel canto che scioglie il cuore
e irresistibilmente attrae
dimentichi di sé
i marinai.
Profondo è il tuo regno
in quell'emozione
che ci fa innamorare.
Terra
Salute a te, stella del Nord
sentore di terra e di erbe
riposo al fine
nell'Amore ritrovato.
Nel tuo regno
di rocce e di boschi
l'orsa e la lupa procedono
attente padrone del territorio
difesa dei cuccioli.
Nella sicurezza antica del tuo istinto
ha radici la sapienza del corpo
nell'ora dell'Amore
(di Helen Reed)

PREGHIERA AL DIO BEL
Bel
Dio luminoso
per te alti brillano i fuochi
per te che reggi forza
vitale e trovi risposte
anche quando rimangono
le domande prigioniere
strette in spirali
di intenzione.
Rimuoverai.
se lo vuoi il dolore
dai corpi stremati
è il tuo potere onda
benigna.
Si erigano
per Bel lapidi votive
là sciameremo in cerca
di rifugio quando si oscuri
il cielo profanato.

(Fryda Rota)
©Invocazioni di Anna Pirera per
il cerchio della luna


Le Tre Onoranze Celebrative. Festa del Fuoco. Festa Della Fertilità. Palo del Maggio.

Le celebrazioni in onore di Beltane, consistevano in tre onoranze, cioè La Festa del Fuoco, La Festa Della Fertilità, e Il Palo del Maggio

La Festa del Fuoco



La festa di Beltane è chiamata in Irlanda la "na Beal tina" ossia il "Giorno del Fuoco di Beal", il falò è un incantesimo solare che rappresenta e assiste il sole, è il sole che risplende in tutta la sua forza: gli animali passavano tra dei grandi fuochi per essere purificati e benedetti, così si preservavano dalle malattie e si proteggevano dagli scherzi del Piccolo Popolo. Anche le giovani coppie saltavano attraverso il fuoco e auspici si traevano dalle braci incandescenti. E' in occasione di questa festa o forse in quella del solstizio d'estate che Giulio Cesare racconta di aver visto grandi figure di vimini bruciare con dentro delle vittime umane sacrificali (uomo di vimini, the wicker man).

Lá Bealtaine, ovvero il giorno dei fuochi sacri nella tradizione celtica, dà il nome all’intero mese di maggio, ovvero Mí Bhealtaine, il mese dei fuochi. Come già detto, questo giorno è situato a metà tra l’equinozio di primavera e il solstizio estivo, stando a significare che siamo esattamente nel punto centrale della bella stagione, nel quale il risveglio naturale è al suo culmine.
Dal colle sacro di Uisneach, centro del potere spirituale d'Irlanda, divampava il primo fuoco di Bealtaine, al quale poi avrebbero risposto tutti gli altri colli.

Anche l'acqua riceveva maggior potere dal Sole di Beltane. Si facevano pellegrinaggio alle sorgenti sacre e con l’acqua della sorgente si aspergevano i campi per favorire la pioggia.
Il primo maggio non valeva la regola dell'ospitalità e se un vicino o un estraneo (avrebbe potuto essere una fata) chiedeva del fuoco, o del burro o anche una tazza d'acqua veniva guardato con sospetto perché di certo aveva cattive intenzioni. Per questo i pozzi erano sorvegliati dai contadini per tutta la notte della Vigilia. In Irlanda l'acqua del pozzo e il fuoco del focolare non erano mai chiesti o dati alla vigilia del Maggio, la prima acqua presa dal pozzo dal legittimo proprietario nel giorno di Maggio portava fortuna, protezione e guarigione. Se era rubata invece si portava via anche la buona sorte.
Ci si rotolava nell'erba per trarre beneficio dalla rugiada di maggio, nella convinzione che facesse bene alla pelle le ragazze la raccoglievano in un barattolo di vetro per usarla come tonico di bellezza.


La Festa della Fertilità

Un rituale celtico che doveva essere tipico a Beltane, ma che traeva origini da riti ben più antichi era quello della Caccia d'Amore, in cui la Regina del Maggio ossia la Dea Fanciulla, dea della Primavera incoronata dal biancospino e il Re del Maggio, l'Uomo Verde, il signore del Bosco Sacro, si univano per rinnovare la vita e la fertilità della Terra; in epoca medievale e per i paesi anglosassoni essi vennero rappresentati da Lady Marian e Robin Hood (Greenwood marriage). Nelle ballate celtiche è sempre a Maggio che le fanciulle sentono il richiamo del corno dell'elfo o si avventurano nei boschi per cogliere rose.
La consuetudine è documentata ancora nella Scozia settecentesca, e nel Medioevo non era insolito assistere a questo rituale: i ragazzi vestiti di verde come elfi dei boschi si avventuravano nel green wood ossia il bosco sacro, suonando un corno di modo che le ragazze potessero trovarli: fare sesso nella notte di Beltane aiutava i campi ad essere fertili e quindi era di buon auspicio per il raccolto futuro. I nati da questa unione erano i merry-begot, i benvoluti, perché figli degli dei e nessuno del villaggio osava fare loro del male.
La tradizione di nominare la regina del Maggio è perdurata fino a tutto l'Ottocento e in più in generale si eleggeva la Coppia Sacra che apriva la processione della questua primaverile con il ramo del Maggio. Nel Monferrato la coppia era rappresentata simbolicamente dagli "sposini" ovvero due ragazzi di sesso opposto di 12 anni circa vestiti da sposi.


Il Palo del Maggio
L'alternativa "allegorica" alla caccia d'amore era invece la danza intorno al Palo del Maggio:
La Danza Della Ferilità, un rito della fertilità in chiave arborea (le ghirlande infilate su un palo, sono un'evidente allusione alla sessualità e quindi alla fecondità della vegetazione) che è rimasto nelle tradizioni rituali del mondo contadino si può dire fino ai nostri giorni


Credenze e Rituali
Uno dei rituali per celebrare Beltane consiste nell'accendere un fuoco e ballarci intorno tutta la notte.Tra le tante credenze e i rituali del 1° maggio è curiosa questa divinatoria: uscire prima dell'alba e prendere la prima lumaca che si trova. Mettere la lumaca su un piatto cosparso di farina e lasciare una foglia di cavolo: nella sua deambulazione la lumaca scriverà il nome del futuro sposo! Le erbe raccolte prima del sorgere del sole nel giorno del Maggio hanno migliori proprietà curative specialmente per curare le verruche. Quando la produzione del burro era un procedimento casalingo effettuato con la zangola, il primo burro prodotto con il latte del 1° maggio era considerato il migliore per preparare unguenti e pomate. Un'altra usanza della vigilia era quella di sferzarsi con le ortiche e i bambini potevano andare in giro correndo con un mazzo di ortiche per colpire i compagni o i malcapitati passanti; il loro compito era quello di raccogliere i germogli delle ortiche da riportare a casa per la dispensa della cucina.
Altra usanza durante la notte di Beltane è mettere fuori casa,o fuori la finestra, un fazzoletto di stoffa e all'indomani ritirarlo presto e passarlo sul viso,così la magia di questa festa si poserà su di voi.
Beltane è il momento per guardare avanti ,al futuro,tempo di amare!

Il Pane di Beltane

Dalle testimonianze riportate da James Frazer in merito ai Fuochi di Beltane apprendiamo che, ancora nel Settecento in Scozia era d'uso preparare un bonnach bea-tine ossia il Bannock di Beltane una specie di pane piatto a base di farina d'avena e cotto sulla pietra. La caratteristica di questo pane non lievitato è la sua facilità di preparazione perché è cotto sulla pietra (ovvero su una piastra in ghisa): nel tempo si è finito con l'aggiungere un po' di lievito (o bicarbonato) e strutto (o olio). In Italia la piadina romagnola fatta con la farina di grano e stesa sottile con il mattarello è l'equivalente del Bannock scozzese.

Sempre con lo stesso nome di Bannock vengono chiamate anche delle focaccine dolci fatte lievitare e arricchite con zucchero e uva sultanina, molto probabilmente sono le antenate degli scones!
L'ortica in tavola
Nota erba depurativa e disintossicante fin dall'antichità, l'ortica era utilizzata nella preparazione delle zuppe nel mese di Maggio. Nell'antica Roma l'ortica era un afrodisiaco comune. I suoi semi venivano usati per tutti i filtri d’amore. I monaci medievali conoscevano le proprietà curative dell'ortica per lenire i dolori reumatici. I germogli di maggio (le foglie più tenere) si preparano in insalata leggermente scottati (la cottura elimina l'acido formico e urticante), mescolati con gli spinaci (perché no anche questi selvatici) in frittata o zuppa, o nel solito risotto (iniziando come base con un soffritto-stufatura di cipolle o porri e qualche manciata di foglie d'ortica tagliate a striscioline)


Attività a Beltane

Fare ghirlande con fiori gialli e biancospino, piantare il Maggio, cantare e danzare intorno al Palo del Maggio
Le Ricette
In omaggio al risveglio della natura
il primo maggio si mangiano cibi verdi: pane
con prezzemolo, insalate e frittate di erbette,
spinaci, piselli, finocchi, mele verdi
accompagnati da uno spumeggiante sidro di
mele.
SIMBOLI DI BELTANE:
Pali di Maggio, Falò, Ankh
Divinità:
Belenus,Belinsama,Pan, Eros, Artemide, 
Diana, Afrodite, Bacco e tutti gli Dei della fertilità.
Colori
Rosso, Bianco, Rosa e Verde
Cibi tradizionali
Insalate, Frutti rossi, maiale e manzo, vino, farina d'avena o torte d'orzo. I cibi tradizionali sono anche i latticini e piatti come la crema di calendula ed il gelato alla vaniglia.
Erbe e Crescita
Pino, Biancospino, Rosmarino, Incenso, Mandorlo,
 Angelica, Calendula, Lillà, Campanula, Margherite.
Incenso
Lillà, Pino, Rosa
Cristalli
Smeraldo, Quarzo Rosa, Corniola, Zaffiro
Candele
Rosa, rosse, bianche
Rituali
Tutti quelli che coinvolgono la divinazione, per l'amore, la sensibilità, la spiritualità, l'apertura verso gli altri , la fertilità
e la purificazione.

Sul monte Brocken, la cima più alta della catena montuosa dell’Harz, il cui nome tradotto significa, pensate un po’, “Pista Da Ballo Delle Streghe S'Accende Un Fuoco
Il Fuoco Di Beltane.

Beltane è quindi un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso e trionfale.
Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell'estate e della fertilità, periodo di scampagnate e feste all'aperto.
E' un periodo dell'anno in cui di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera.
Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.
Beltane è dunque una notte speciale, la notte che, nella tradizione Celtica segnava il passaggio alla bella stagione, la stagione della luce, definita la notte della fertilità, dell'abbondanza, come già detto, una notte di veglia, una sorta di capodanno primaverile celebrato con danze e balli, a cui la gente dei villaggi si dedicava in maniera sfrenata, come anche nell' organizzazione di banchetti popolari ,e falò purificatori, dentro i quali, in maniera simbolica, venivano bruciate le cose vecchie dell’inverno per far spazio a quelle nuove della primavera.

La Tradizione Occidentale attribuisce a questo importante momento, particolari attributi di potenza e forza magnetica rivitalizzante, fecondatrice di prosperità, di sviluppo e nuova vitalità, legati all'impulso rigeneratore stesso della natura
E' il momento di passare più tempo con gli altri. E' anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore.
È tempo di purificazione, attraverso il sacro Fuoco, intorno al quale riunirsi, ballare, cantare, festeggiare, l'arrivo della luce che prevale sulle tenebre.
E' tempo di liberazione e di nuovi abbracci.

Beltane è spesso chiamato anche “May Day” in riferimento al primo giorno del mese, ma si tratta di una tradizione moderna, perché anticamente il calcolo per celebrare la festa era luni-stellare, dunque molto complicato e soprattutto variabile. Inoltre il mese di riferimento era chiamato Giamos/Giamonios.


come già detto ,Anticamente presso i Celti la Notte fra il 30 Aprile e il 1° Maggio segnava il passaggio alla Bella Stagione: era dunque una Notte di Veglia, una sorta di Capodanno Primaverile, durante la quale si celebrava la festa in onore di Beltane. Una notte sulla quale, in base al mito, si diceva, vegliasse la Grande Madre della fertilità che governava il destino dei viventi e dei morti. La Notte dell'Abbondanza.
Dopodiché, Con la cristianizzazione dell’Europa centrale poi, la notte del 30 aprile subì una metamorfosi perché si raccontava che vi si dessero convegno spiriti inferi, streghe e stregoni che si dovevano espellere grazie all’intercessione di santa Valpurga: una monaca inglese (710-778), diventata badessa del monastero tedesco di Heidenheim presso Eichstatt, dove fu sepolta il 1° maggio 871 nella chiesa di Santa Croce, che ha ereditato le funzioni della Grande Madre e ha dato il nome alla notte, chiamata popolarmente «la notte di Valpurga».
Quindi la Chiesa Cristiana identificò la notte tra il 30 Aprile e il 1° Maggio come la notte in cui, le streghe uscivano dai loro rifugi per scatenarsi in canti e balli di ogni genere sul monte Brocken, la cima più alta della catena montuosa dell’Harz, il cui nome tradotto significa, pensate un po’, “pista da ballo delle streghe” e a proteggere la gente dei villaggi da queste entità maligne era appunto Santa Valpurga.
La leggenda narra che solo l’intercessione di Santa Valpurga, monaca inglese che visse e morì in Germania, era in grado di scacciare le megere.

Santa Valpurga era badessa del monastero di Heidenheim. Quasi un secolo dopo, le sue spoglie furono traslate a Eichstatt, nell’abbazia a lei intitolata. Guarda caso proprio il primo maggio

 La Notte di Valpurga:
Anche questa ricorrenza, di origine Pagana, come le parallele festività magico-religiose che si svolgono durante l'anno, affonda la propria origine nella notte dei tempi e costituisce una delle maggiori solennità esoteriche dell'anno sacrale
La Tradizione Occidentale attribuisce a questa importante data particolari attributi di potenza e forza magnetica rivitalizzante, fecondatrice di prosperità, di sviluppo e nuova vitalità, legati all'impulso rigeneratore stesso della natura.
Innumerevoli sono le applicazioni rituali connesse alla sacralizzazione di questo giorno, spesso purtroppo degenerate, soprattutto in passato, in forme negative di carattere stregonico a opera di congreghe malefiche e sataniste che hanno voluto opporre alla Forza del Bene un potenziale maligno e perverso, sfruttando in maniera inversa le peculiarità magnetiche della ricorrenza, per cui anche una pur parziale documentazione in proposito comporterebbe uno spazio di vari volumi.
Santa Valpurga, come già detto, era badessa del monastero di Heidenheim. Quasi un secolo dopo, le sue spoglie furono traslate a Eichstatt, nell’abbazia a lei intitolata. Guarda caso proprio il primo maggio

La coincidenza calendariale l’ha trasformata dunque nella santa che protegge dalle streghe: dalle pietre dove le sue ossa furono sepolte, sgorgava il miracoloso «olio di santa Valpurga» che fra le tante virtù avrebbe avuto anche quella di proteggere dalle stregonerie. Il 1° maggio, cacciate le streghe, ovvero ricacciati i morti negli inferi, si portava e si porta ancora, dove la tradizione è sopravvissuta, un albero dal bosco collocandolo in mezzo al paese: è l’Albero di Maggio o semplicemente il Maggio.
«Nella Svezia, il 1° maggio – riferisce il Frazer – si soleva portare nei villaggi un gran pino che veniva adornato di nastri e drizzato in piedi; poi il popolo vi danzava allegramente intorno a suon di musica. L’albero verde restava nel villaggio sostituito da uno fresco il 1° maggio seguente…». Sull’albero sfrondato, cui rimaneva soltanto una corona di foglie, venivano posti salsicce, dolci, uova e altri cibi oltre a nastri variopinti. I giovani vi si arrampicavano per impossessarsene: una sopravvivenza di queste usanze si ritrova negli Alberi della Cuccagna delle nostre fiere. Quell’albero altro non era che il simbolo dell’Albero Cosmico, le cui fronde si trovano di là dal visibile, nel non manifestato, analogo alla scala di Giacobbe, asse del mondo grazie al quale si può giungere alla comunione divina.
Maggi erano anche i ramoscelli che i giovani offrivano alle ragazze come augurio di amore e fecondità; oppure erano portati in processione di porta in porta da gruppi di questuanti che chiedevano cibi o dolciumi in cambio. Quelle processioni avevano la funzione di ottenere grazie al «magico» maggio rinnovamento e prosperità. Come per la notte del 30 aprile la Chiesa cercò nel corso dei secoli se non di cristianizzare per lo meno di rendere più accettabili queste cerimonie: nacque così l’usanza, ancora viva in alcuni paesi fra cui l’Andalusia, di sostituire l’albero con la Croce di Maggio. Chi è d’altronde il Cristo se non l’Albero della Vita?


In conclusione, BELTANE: La Notte di Valpurga è un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso e trionfale.
Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell'estate e della fertilità, periodo di scampagnate e feste all'aperto.
E' un periodo dell'anno in cui di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera.
Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.













FONTI
https://pos.li/2ii8ab
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=185829516751320&id=100059728177203
l'antro della magia

Antro della Magia
http://www.academia.edu/8011298/Spunti_di_indagine_su_alcuni_aspetti_del_culto_di_Beleno_e_di_Antinoo._Divinit%C3%A0_salutifere_e_salvifiche_ad_Aquileia._Evidenze_archeologiche_e_modalit%C3%A0_religiose
http://bifrost.it/CELTI/2.Divinitagalliche/05-Apollo.html
NOTA:
le immagini che ritraggono persone reali, sono state liberamente reperite dal web, per tanto, non è stato possibile risalirne all'origine dei singoli, degli eventi duranti i quali essi sono intenti, e dei luoghi in qui tali atti si svolgono.
nel qual caso ci fosse modo di risalire alla fonte originaria, sarà mio diretto piacere nell'inserirli nei crediti, sotto ovviamente diretto consenso degli interessati.

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