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sabato 28 dicembre 2019

le tredici notti sacre di Yule-(terza parte)

le Tredici Notti Sacre di Yule-(terza parte)




Abbiamo visto dunque quanto sia magico il tempo di Yule, il momento di transizione che ha inizio durante il solstizio d'inverno,la notte più lunga dell'anno,a cui segue la prima alba,che segna il risveglio del Dio Sole,e della natura,che lentamente si prepara ad accogliere la Primavera.
Yule,un Sabba molto potente,un periodo sacro,di pace e attesa.
Una celebrazione Solare,di Luce,che quindi viene celebrata accendendo fuochi,e candele,



Le energie di questo sabba sono rivolte verso la famiglia,gli antenati,la collettività e la pace.Un tempo,in cui la speranza,e la fede,sono importanti,poiché si rinnova il cammino,e la vita..tutto riprende a scorrere.




Un nuovo sole nascente,con una fievole fiamma,ma che nei mesi a seguire,man mano inizierà a divampare nel cielo sempre di più,raggiungendo la sua massima potenza,con l'arrivo della primavera.fino ad arrivare alla primavera in cui toccherà il suo picco più alto.





...Abbiamo parlato delle 13 notti sacre di Yule,


Non darò indicazioni specifiche su cosa fare in queste notti, perché è di fondamentale importanza che ognuno trovi e sviluppi la propria modalità di ricerca interiore e di ascolto della propria anima, del proprio Fanciullo divino che la nostra tradizione chiama il Mabon, il piccolo Bambino della Luce che torna a splendere nell’oscurità della notte del Solstizio.

Il lavoro in realtà è quanto mai semplice: ogni notte dopo un momento di contemplazione, meditazione, riflessione (tutto fatto secondo le proprie credenze, formazione e tempo a disposizione) restare in uno stato ricettivo e annotare sogni, immagini, ispirazioni, nuove idee, avvenimenti o incontri importanti, fatti accaduti durante il giorno ecc… in altre parole, così facendo, ci apriamo alle risonanze, alle sincronicità. Si può lavorare con la Divinazione per avere indicazioni su ogni mese dell’anno, si possono utilizzare strumenti come tarocchi, rune o ogham, elementi ecc.. oppure possiamo semplicemente affidarci al mondo dei sogni e ai segni dello Spirito.



La scelta è nostra. Consiglio solamente di iniziare questo lavoro con una cerimonia e di terminarlo con un altra cerimonia. Sarà importante avere un quaderno/diario per poter tenere traccia di ogni pensiero,evento, sogno; in modo che durante l’anno possiamo consultarlo per trovare nuovi collegamenti e spunti di crescita. Scoprirete voi stessi come questo lavoro vi porterà ad affrontare l’anno nuovo con un rinnovato senso di fede, fiducia, forza e qualità d’animo. Provate per credere…! Quando riusciamo a fare luce su legami, eventi e fatti apparentemente lontani nel tempo, sperimentiamo qual senso di connesione e unione con l’intera rete d’energia dell’universo, rete che gli antichi chiamarono la Rete del Wyrd.


Alle Dodici Notti sono legate molte tradizioni e superstizioni popolari, di seguito alcune:
In Germania, le dodici notte del periodo vengono chiamate Zwölf Rau(c)hnächte, ovvero “Dodici notti fumose”, notti caratterizzate dalla comparsa di spiriti maligni, dai quali bisognava difendersi con maschere, rumore e, appunto, accensione di suffumigi.
Sempre in Germania, si credeva inoltre che in queste notti facesse la sua comparsa la cosiddetta “Caccia Selvaggia” guidata dal dio Wotan (Odin).
Sempre nelle tradizioni Nordiche queste notti avevano proprio inizio alla vigilia del Solstizio d’Inverno in cui la festa era dedicata alla Madri, alla Matronee, la Grande Madre da cui ha origine tutta la vita.
In alcune zone dell’Inghilterra, dove pure si riteneva che si trattasse di un periodo infestato dagli spiriti maligni, vigeva, per questo motivo, il divieto di filare.

APPUNTI SULLE DODICI NOTTI DI R. STAINER

Di seguito riporto alcune annotazioni degli scritti di R. Steiner in merito alle Dodici Notti affinché siano d’ispirazione per il cammino di consapevolezza in queste notti.

1a NOTTE: 24-25 Dicembre-La notte del Capricorno: L’anima cerca il mistero in una foresta buia e senza strade. Lo Spirito Divino nasce nella Materia; l’Alfa ed Omega tocca e crea la vita.

2a NOTTE: 25-26 Dicembre – La notte dell'Aquario: La scelta del sentiero stretto e difficile o del percorso ampio e facile. Per coloro che sono nati dalla carne è difficile trovare il percorso dello spirito.
Ora seguono le 3 Notti del Giglio Bianco.

3a NOTTE: 26-27 Dicembre – La notte dei Pesci: L’anima riconosce che non può rimanere in cima, che sarà di nuovo tirata indietro verso il basso, perché ha in se stessa troppo peso terreno. La mente cosciente comincia a purificare il corpo terreno.

4a NOTTE: 27-28 Dicembre – La notte dell'Ariete: Purificare consapevolmente il corpo astrale (anima). Le antipatie e le simpatie si trasformano in amore, amore completo, sempre attraverso l’amore. L’Amore zittisce le passioni e i desideri. La forza ci illumina e ci fortifica nelle nostre battaglie. Il lavoro personale deve essere messo al servizio di tutti per il bene di tutti.

5a NOTTE: 28-29 Dicembre – La notte del Toro: Purificare consapevolmente il corpo del pensiero.Disciplinare il pensiero, concentrandosi sulle cose positive, trasformando le colombe nere del pensiero in colombe bianche, perché il nostro pensiero può essere paragonato a una colombaia quando non si dispone di alcuna disciplina. Dobbiamo imparare a chiudere la colombaia quando giungono pensieri negativi e strani..
Ora seguono le tre Notti della Spada.

6a NOTTE: 29-30 Dicembre – La notte dei Gemelli: Ognuno di noi ha forgiato la propria spada di discernimento. Ognuno di noi con la forza della volontà spirituale deve unire l’eterno, l’immortale con il perituro, in modo da riconoscere la verità.

7a NOTTE: 30-31 DICEMBRE – Cancro: Il serpente all’elsa della spada. Saggezza. Dedicarsi a letture elevate. È la notte del grande comandamento. Chi governa la tua anima? Chi è l’autore delle nostre azioni? Noi siamo liberi e dobbiamo rafforzare la buona volontà in noi.

8a NOTTE: 31 DICEMBRE – 1 GENNAIO – La notte del Leone: un cavaliere con la lancia della volontà e la spada della conoscenza ha un cane accanto a lui, come simbolo di obbedienza. Dietro di lui ci sono la morte e il diavolo. Ad un certo livello di conoscenza, un errore o una mossa sbagliata può portare rapidamente alla perdizione. La vittoria si ottiene grazie alla pienezza della divinità, con consapevolezza della responsabilità e fedeltà incrollabile dinnanzi ai compiti nella vita.
Ora a seguire le Tre Notti della Corona.

9a NOTTE: 1 – 2 GENNAIO – La notte della Vergine: Distacco – staccare l’intelletto dalle sue cure terrene e pratico. Questa è la notte santa tripla. E ‘quando il sé inferiore si arrende in un desiderio di servire e di essere integrato.

10a NOTTE: 2-3 Gennaio – La notte della Bilancia: È la notte che viene dal servizio, il più grande sacrificio (rendere sacro). Impariamo ad ascoltare la voce interiore e i segni del divino. Qualcosa di misterioso grida in noi attraverso varie incarnazioni, la sua chiarezza è aumentata con il sacrificio e la decisione.

11a NOTTE: 03-04 Gennaio – La notte dello Scorpione: È l’undicesima notte. È la lotta con il Guardiano della Soglia. Dobbiamo costruire in noi il mistero del castello del Graal.

12a  NOTTE: 4-5 gennaio- La notte del Sagittario: Nella dodicesima notte si colloca la corona della lotta ai piedi del divino, perché abbiamo vinto la corona, ma questa lotta è stata vinta con l’aiuto e la grazia divina perché la grazia proviene dal flusso di una fonte che l’uomo con le proprie umane forze non può raggiungere. Ora riusciamo a fare un principio e una fine di un tempo senza spazio e ed uno spazio senza tempo. Tutto è eterno e santo ora. Le forze della perseveranza per raggiungere gli obiettivi o le finalità del cacciatore, da utilizzare in modo da poter ricevere il bene spirituale. Quello che abbiamo conosciuto e accettato nelle dodici notti sante, dovremmo portarlo nella vita e spiritualizzare così la materia e l’anima.



Ricorda sempre che le dodici notti sono importanti per la vita e il destino di tutto l’anno. Esse hanno il potere di piantare un seme di buona volontà dentro di noi.

13°NOTTE: 5-6 gennaio- Epifania. «Epifania», dal greco, significa «manifestazione»; e, se nel linguaggio cristiano designa il riconoscimento e l’adorazione di Gesù Bambino da parte dei Magi, più in generale essa indica la manifestazione di ciò che è nascosto, e ciò sia in un contesto di tipo religioso, sia nella dimensione della vita profana sia di quella spirituale. Nella 13° notte, e al 13° giorno (Epifania), si verifica l’unità superiore dell’insieme delle 12 notti: qui può essere operata la sintesi della totalità. Il Dodici è un numero magico, che indica il ritorno al punto di partenza e il completamento di un ciclo cosmico, così come i dodici mesi dell’anno scandiscono l’orbita della Terra nello spazio intorno al Sole.



la prima e la quinta foto,sono opera di EMILIA CLARK
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