Yule, per i Celti, rappresentava quindi un momento di rinnovamento, sia della terra, ma anche dello spirito ,e del corpo, un momento di passaggio, di transizione tra le tenebre e la luce, con un’estrema valenza sia nel concetto cosmico, sia in quello religioso/ spirituale che, appunto i Celti avevano del tempo, e del ciclo delle stagioni.
Yule è il risveglio della natura. Il tempo di lasciar andar via il passato, e liberarsi di tutti i dubbi, gli incubi, e le paure che fin lì ci hanno attanagliato, per poi dirigersi verso un nuovo cammino, chiedendo alla Madre Terra di aiutarci a diventare persone migliori, a superare tutte le avversità, sia quelle vecchie, sia tutte quelle che, dovessero mai presentarsi da lì in poi. Yule è il ritorno della speranza e della vita. L’opportunità per piantare i semi del cambiamento.
Yule:
La sua etimologia ,che probabilmente deriva dal norreno “Hiol” cioè ruota, si collega alla ruota della vita che proprio la notte del solstizio d'inverno si trova nel suo estremo inferiore, quando le ore di buio prevalgono su quelle della luce, appena prima però che essa ricominci la sua risalita.
E' infatti che, dall'Alba del 21 dicembre ,solstizio d'inverno, che il Dio sole inizierà a far notare la sua presenza in cielo sempre di più giorno dopo giorno, e la natura, lentamente, si prepara ad accogliere la meravigliosa Primavera.
Yule,in quanto festa del Sole, veniva dunque celebrato dai Celti attraverso il fuoco, la notte del Solstizio D’Inverno, uno dei quattro sabba Solari, insieme a Oestara (Equinozio di Primavera, Lithà Solstizio d’Estate ,e Mabon Equinozio d’Autunno.
Nelle saghe Celtiche si narra che, a Yule durante la notte del solstizio d’inverno loro il Re Oscuro, o vecchio sole morente, si trasformasse nel Sole Bambino, tramite la rinascita dalla Dea, la Madre Terra. I celti consideravano il Re Sole Oscuro come un sole-ombra, mentre il vero Sole, quello Bambino, era prigioniero di Arawan, re del mondo-di-sotto, che sarebbe rinato dal grembo di Ceridwen, la dea-strega dell’inverno, proprio all’alba del solstizio.
I nostri antenati, celebravano quindi con gioia questo avvenimento, poiché si dava il benvenuto al Dio Sole, colui che, genera la vita e riscalda la terra congelata. Tali celebrazioni consistevano nell’accensione di grandi falò, intorno ai quali ci si riuniva per ballare, e brindare con del Sidro. I bambini venivano accompagnati di casa in casa per portare i doni tipici del periodo, come mele o arance in cui venivano conficcati dei chiodi di garofano, questi frutti poi, venivano posti in tronchi di piante sempre verdi insieme a grano e farina. Venivano scelte arance e mele perché secondo la tradizione esse rappresentavano il Dio Sole, mentre i sempreverdi simbolicamente indicavano l’immortalità, il grano e la farina invece l’abbondanza e la luce.
Simbologia e Tradizioni rituali di Yule
La tradizione di Yule prevedeva la raccolta del famoso tronco di legna, che, di solito veniva effettuata dal capofamiglia, ma in alternativa, lo si poteva anche ricevere in dono, mentre invece era severamente vietato comprarlo. Tale raccolta, secondo l'usanza, solitamente veniva effettuata nove giorni prima del Solstizio d'Inverno, notte in qui poi il ceppo veniva bruciato. Tale cerimonia aveva come scopo quello di onorare la morte del vecchio Sole ,e la rinascita del Nuovo Sole, che si auspicava, avrebbe portato con se fortuna e prosperità per tutto l'anno.
Quella del ceppo di Natale o ceppo natalizio o ciocco natalizio, è considerata una delle più antiche tradizioni natalizie .
Il tronco di Yule,o piccolo ceppo di Natale, come abbiamo già precisato, deve essere esclusivamente di quercia, o di frassino, ma può andar bene anche di pino o abete.
Fate nel vostro ceppo tre piccoli fori, dove poi andrete ad inserirete tre candele, fatto questo ,cospargete il tronco di birra o sidro, e farina, come la tradizione comanda. Dopo di che, accendete le tre candele. I colori delle candele hanno un loro significato in questo caso, e sarete voi a decidere i vari abbinamenti secondo le vostre esigenze.
Il rosso, il verde e il bianco rappresentano la stagione, quindi la festa di Yule;
Il verde, l’oro e il nero rappresentano il Dio Sole;
Il bianco, il rosso e il nero rappresentano la Dea.
Altri simboli di Yule sono i rami sempreverdi.
Elementi fondamentali delle celebrazioni del solstizio invernale. L'albero sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l'anno, era ritenuto simbolo della persistenza della vita anche attraverso il freddo e l’oscurità.
Chiamato anche L’Albero di Yule, esso per una famiglia rappresentava simbolicamente la fortuna la prosperità, proprio quella fortuna e prosperità che essi si auguravano per il nuovo anno.
Altra ' tradizione, era fare una ghirlanda di vischio e rami di abete o di agrifoglio per simboleggiare l'antica ruota del tempo che, era centrica nella cultura Celtica,
Anche se cade nel momento più scuro dell'anno, Yule è un momento sacro e di pace. La concentrazione del singolo dovrebbe essere verso la famiglia, gli antenati, la pace e la serenità."
Ghirlande di agrifoglio e vischio che poi venivano appese ai portoni, alle quali venivano abbinate candele dorate, cesti di frutta cosparsi di chiodi di garofano (come già detto I chiodi di garofano si conficcavano anche nella frutta stessa, come prevede la tradizione)
Erbe di Yule:
Cardo, sempreverdi, incenso, agrifoglio, alloro, vischio, quercia, pino, salvia, cedro giallo.
Gli alimenti di Yule:
Biscotti e torte di cumino imbevuti di sidro, frutta, noci, piatti di maiale, tacchino, zabaione, tea allo zenzero, sidro speziato, Wassail o lana di agnello (birra, zucchero, noce moscata, mele al forno).
Incenso di Yule:
Pino, cedro, cannella.
Colori di Yule:
Rosso, verde, oro, bianco, argento, giallo, arancio.
Pietre di Yule:
Rubini, granati, smeraldi, diamanti.
Attività di Yule:
Bruciare il ceppo natalizio, decorare l’albero di Yule, scambio dei regali, baciarsi sotto il vischio in onore del Dio Sole, preparare un banchetto con varie pietanze da condividere con le persone care
Incantesimi di Yule:
Potete operare per donare pace ,armonia, amore e felicità.
Incenso di yule
2 parti di Franchincenso
2 parti di aghi o resina di pino
1 parte di cedro del Libano
1 parte di bacche di ginepro
Da bruciare per i rituali di yule ( 21 dicembre/1 gennaio) oppure nei mesi invernali per purificare la casa e allinearsi con le forze della natura nelle giornate fredde .
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