FOLLETTI DEL NATALE
Secondo la tradizione, il Natale è da sempre animato da creature fatate, Gnomi, Folletti ed Elfi, alcuni di questi di indole benevoli, altri invece di indole burlona, con comportamenti a tratti maligni. I tedeschi ad esempio, si tramandano racconti che riguardano uno di questi elfi, di nome Frau Gaude.
La leggenda racconta che questo Elfo delle montagne, durante il periodo natalizio scendesse nei villaggi, e se trovava la porta di un'abitazione aperta, mandava dentro casa uno dei suoi cani che, si rannicchiava davanti al focolare, e iniziava a lamentarsi piangendo sommessamente, malgrado I tentativi, nessuno riusciva né a calmarlo, né a scacciarlo. Anche se di giorno sembrava scomparire, di notte ritornava ,e ricominciava a guarire, portando malattie e disgrazie alla famiglia che abitava la casa ove egli si era intrufolato.
Una volta terminato il Natale, il cane, insieme con il suo padrone, l’Elfo Frau Gaude sparivano, per poi far ritorno il Natale successivo
Altre creature maligne erano I Ragazzi del Natale dell’Islanda che, in base alla tradizione tredici giorni prima del Natale, uno alla volta, si recavano nelle case degli islandesi per rubare loro candele, salsicce, portavano via il grano raccolto, e sporcavano le stanze riassettate per il Natale. Giunto però il giorno di Natale, questi folletti uno alla volta, così come erano giunti, se ne andavano, portando via con se I bambini che abitavano nelle case da loro infestate. (ma la leggenda specifica, solo I bambini cattivi)
E ancora, altri folletti così detti maligni del Natale sono i Kallikantzaroi che, secondo la tradizione
Nelle dodici notti tra il Natale e l’Epifania pare abbandonino le loro dimore sotterranee per salire in superficie, e molestare gli umani con I loro scherzi. In varie parti della Grecia e di Cipro si dice che questi folletti maligni girino con stivali di ferro, per far più male alle persone a cui tirano calci. Altrove si dice che rovinino il vino e le provviste nelle cantine destinate alle feste di Natale e dell’Anno Nuovo. Da qualche parte si dice anche che rapiscano le persone che si attardano per strada, di ritorno dalle feste.
Nonostante sia fastidioso averli in giro, per noi umani è un bene che i Kallikantzaroi si prendano questa vacanza dalla loro attività sotterranea preferita: rosicchiare le radici dell’albero del mondo. Se i Kallikantzaroi potessero continuare fino all’Epifania a rosicchiare le radici, l’albero crollerebbe e il mondo sovrastante con lui. Le dodici notti sono indispensabili all’albero per rigenerarsi.
Come abbiamo detto però, Gnomi ,Elfi e Folletti del Natale possono rivelarsi anche creature buone. In Norvegia e Danimarca ad esempio, gli elfi della casa che durante l’anno vivevano nelle soffitte e nelle stalle, la notte di Natale nascondevano dei regali per i bambini.
fonti
http://ontanomagico.altervista.org/folletti-natale.htm
http://www.gnomi.org/i-folletti-maligni-del-natale/
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